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Sovicille
Integrazione della scheda di Sovicille - V parte (pag 198)

In questo quinto e ultimo aggiornamento su Sovicille ci occupiamo del personale e del servizio dei portalettere rurali.

Prima però c’è da rettificare la data di apertura della ricevitoria postale di S.Rocco a Pilli che appena nella puntata precedente avevamo detto essere avvenuta nell’anno 1904. Proprio poche giorni fa, riguardando un vecchio registro del personale1, abbiamo trovato che il primo titolare dell’ufficio fu Germano Campini, nato a Chiusdino nel 1867, nominato titolare il 1° Febbraio 1903 e non può che essere questa la data reale di apertura, che quindi è anticipata di un anno; risulta anche che il proprietario del locale era un certo Torello Bianciardi. Aggiungiamo che l’11 Febbraio 1910 fu istituito il servizio telegrafico.

Il Campini mantenne il suo posto fino al 16 Febbraio 1931, quando fu “dimissionario per ragioni di salute”. Lo sostituì Leopoldo Trabalzini, “Chiamato in servizio civile in Africa Orientale” il 16 Ottobre 1935: proprio allora erano cominciate infatti le operazioni militari per la conquista dell’Abissinia e c’era bisogno di personale civile per riorganizzare il servizio postale. Seguirono tre gerenti provvisori - Delia Chini, Giovannino Biagini, Donato Pialli - prima della nomina di Orlando Moretti, avvenuta il 21 Giugno 1938, ma il nuovo titolare, che era nato a Banzena (AR) nel 1895, dopo appena tre mesi fu “sospeso per frodi” e successivamente licenziato dall’Amministrazione.

Vi furono altri due gerenti - Matilde Bandini e Feriglio Sordi – prima di Italo Landi, titolare dal 1943 al 1956; dopo di lui, Emilia Meoni.

Nella prima parte abbiamo accennato al servizio postale che, per quanto riguardava il capoluogo, si è sempre limitato al collegamento con le Volte Basse, sia quando ivi esisteva una ricevitoria postale sia dopo la sua soppressione, nel 1923, quando il portalettere che arrivava dal capoluogo provvedeva allo scambio del plico postale con la corriera Siena-Massa Maritima, distribuiva nel borgo le lettere eventualmente arrivate il giorno prima e smistate dall’ufficio di Sovicille, e vuotava la cassetta postale che era stata installata alle Volte nel 1924 dopo la chiusura della ricevitoria.

Citiamo a tale proposito la delibera del consiglio comunale di Sovicille del 17 Aprile 1924 di “...assumere a carico di questa Amministrazione Comunale la spesa di collocamento e manutenzione di una piastra per l’impostazione rurale in località Volte Basse”.2

Il postino però doveva distribuire le lettere non solo in paese, ma anche nelle frazioni di Malignano, Ampugnano, Ponte allo Spino, Toiano. La zona da coprire era piuttosta vasta, bisogna però tenere presente che, come in genere tutta la provincia senese, e non solo, era allora popolata prevalentemente da mezzadri e braccianti agricoli a bassa alfabetizzazione. In alcune frazioni potevano passare settimane senza che arrivasse una lettera, eccetto che nei periodi di guerra. I postini che potevano e sapevano usare la bicicletta erano naturalmente molto avvantaggiati nel loro lavoro.

In paese la corrispondenza, anche se scarsa, veniva distribuita addirittura due volte al giorno: della distribuzione serale era incaricato, fino al 1923, il titolare della ricevitoria.

Il Comune, nella seduta consiliare dell’8 Agosto 1879, “...vista la domanda in data dei 24 Agosto 1878 di vari abitanti e possidenti del Comune per la istituzione di un portalettere rurale per Torri, Stigliano, Brenna e Orgia.
Visto il carteggio tenuto in proposito col Direttore Provinciale delle Poste da cui risulta che la Direzione Generale concede il domandato servizio a condizione che il Municipio concorra nella metà della spesa di £ 300 annue, che tante ne occorrono per l’assegno a un portalettere.
Considerando che i citati paesi non solo, ma anche la frazione di S.Rocco, trovansi affatto mancanti di servizio postale, di cui non è a porsi in dubbio la necessità

Delibera
Lo stanziamento di £ 150 nel futuro bilancio 1880, a titolo di concorso pel domandato servizio che estende anche alla frazione di S.Rocco, e che per dipendenza di tale aumento potrà eseguirsi tre volte la settimana.”3

Ai primi del novecento per la distribuzione della posta sia il capoluogo che le frazioni sede di ufficio postale erano divisi in zone.

La prima zona di Sovicille comprendeva Ancaiano, Simignano, Pernina, Cetinale e Personata; il primo postino di cui abbiamo notizia è Egidio Vannini nel 1903, poi Girolamo Scali, Angelo Santinelli, sua moglie Ginevra Petrini, Mario Brocchi dal 1953.

Della seconda facevano parte, oltre al paese, Malignano, Ampugnano, Ponte allo Spino, Toiano e, dopo la soppressione della ricevitoria, le Volte Basse. I postini, sempre dal 1903, furono Desiderato Vieri, Fanny Giannini, Oreste Baroni e il figlio Mario, Elsa Vannocci.

Nel paese di Rosia la posta nel 1892 la distribuiva Luigi Biagini, che provvedeva anche alle località di Tegoia, Cerbaia, Palazzo al Piano, Tonni e Reniere; dopo di lui Raffaello Furiesi, poi Ranieri Vichi che prestò servizio quarant’anni, infine Gino Dondoli dal 1950.

Un altro postino era addetto alle frazioni di Orgia, Brenna, Stigliano e Torri, almeno fin dal 1901. Conosciamo i nomi di Amerigo Giovani e del figlio Amelio che lo sostituì nel 1933: chiamato alle armi nel 1942, fu supplito dal padre e da un fratello, riprese il suo incarica nel 1945 e lo tenne fino al 1969; gli succedette Carlo Signorelli.

A S.Rocco a Pilli, frazione molto estesa, la distribuzione della posta nelle località toccate dalla strada grossetana nel tratto che attraversa il territorio comunale, cioè da Costalpino al fiume Merse, era assicurata da un “contratto di procacciato” stipulato nel 1908 con Giuseppe Sani, procaccia fra Siena e Iesa, modificato quando si estese anche a questo tratto il servizio automobilistico.1

C’era poi la zona che comprendeva Recenza, Cerreto e Capraia, piccoli agglomerati sperduti fra i boschi, che ebbe come postini, fin dal 1898, Virgilio Gori, Stella Meini, Galilea Andreani e la figlia Lucia.

Nel paese di S.Rocco e nell’area circostante, fino a Frontignano e Barontoli, i portalettere che si ricordano dal 1907 in poi sono Antonio Pieragalli, Giuseppe Caglieri (nominato nel 1914, morì in guerra nel 1915), la sua vedova Maria Pacenti, Giuseppe Barbacci, Alceste Andreani e suo figlio Fosco.

Per le Volte Basse, che erano nel comune di Siena, abbiamo visto che il recapito era compito del ricevitore postale e che, dopo la chiusura avvenuta nel 1923, fu affidato al postino di Sovicille.

Da quanto esposto, si vede che nel territorio comunale erano in servizio sei portalettere rurali, ai quali andava da parte del Comune un contributo annuo per integrare il magro compenso che ricevevano dall’Amministrazione postale. Questo fino all’anno 1913, quando, nella seduta consiliare del 24 Aprile, il sindaco Francesco Costa “...osserva che è sorprendente la riluttanza dell’Amministrazione delle Poste cui devono far carico tutte le spese relative al servizio postale, non escluso quelle che servono, come nel caso, ad assicurare che vi sia chi disimpegna le funzioni di portalettere rurale, che è un servizio di Stato e dallo Stato deve essere mantenuto perché lo Stato e non il Comune riscuote le tasse postali e gode gli utili di tale servizio” e il consiglio delibera che “...si tolgano con la fine dell’anno i supplementi di salario che il Comune ha fino ad ora corrisposto ai portalettere, così lo Stato, se non vuole incorrere nel pericolo di mancanza di personale per l’insufficienza dell’assegno al personale stesso corrisposto, bisognerà che provveda ad aumentarlo4

Resta da aggiungere, riguardo al personale della ricevitoria di Sovicille, che il primo collettore (poi ricevitore) Rizieri Quattrini, nominato nel 1894, rimase al suo posto fino al Dicembre 1953, quando, all’età di 82 anni essendo nato nel 1871, fu “Dispensato dal servizio per sopravvenuta invalidità fisica”. Gli succedette per breve tempo come gerente la figlia Maria, poi fu nominata la nuova titolare. Parigina Vannocci.


1) A.P.S. - Registri del personale
2) A.S.S. - Prefettura, affari generali - serie I, cat. 8, anno 1924
3) A.S.S. - Prefettura n. 1640, cat. 8
4) A.S.S. - Prefettura affari generali - serie I, cat. 8, anno 1913


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