Il bollo postale, esistendo dal 1879 (o forse 1878), 
              si può trovare soltanto abbinato al numerale a sbarre. E' 
              certo il suo uso fino al Dicembre 1897; la prima impronta del TQ 
              l'abbiamo vista nel Luglio 1899. Non siamo riusciti finora a trovare 
              documenti postali partiti o arrivati a Trequanda nell'anno 1898. 
             
              
            Come curiosità, segnaliamo il bollino-datario di Trequanda 
              usato in arrivo il 7 Ottobre 1897. I bolli postali documentano come 
              questo plico per una ricerca anagrafica sia stato spedito da Siena 
              il 1.10.97 e arrivato lo stesso giorno a S.Giovanni d'Asso; il giorno 
              dopo fu rispedito con esito negativo (annotazione all'interno), 
              sottofascia o in busta perché non ci sono segni di posta; 
              il 6.10.97 Siena lo rispedisce, questa volta a Trequanda, al verso 
              c'è il bollo di transito SINALUNGA 7.10.97 e in arrivo il 
              suddetto bollino. 
              
             Dai vecchi registri conservati alla Direzione delle Poste di Siena, 
              risulta che il 1° Gennaio 1880 venne nominato titolare dell'ufficio 
              postale tale Giulio Galluzzi, nato a Trequanda nel 1844, che il 
              10 Dicembre 1925 fu "Dimissionario per ragioni di età 
              e di salute, in occasione inchiesta." Parrebbe quindi 
              che inizialmente, per un anno o poco più, il titolare sia 
              stato un altro, ammenoché il Galluzzi non sia stato nominato 
              tale dopo un breve periodo di incarico provvisorio. 
             Quanto alla "inchiesta" del 1925, tenendo presente che 
              allora il Galluzzi aveva già 81 anni, abbiamo reperito una 
              documentazione che risale al 1° Marzo 1912, quando l'Ispezione 
              Distrettuale delle Poste scrive al R.Commissario Prefettizio del 
              Comune di Trequanda: "Pregiomi informare la S.V. Ill.ma 
              che in data odierna ho sospeso dalle funzioni e dallo stipendio 
              il Ricevitore di questo Ufficio postale telegrafico sig. Giulio 
              Galluzzi per deficienza di cassa di £ 1805,60; che benché 
              ripianata dietro mia richiesta, non cessa di avere la figura del 
              peculato, risultandomi che per pareggiare il suo debito, il nominato 
              Ricevitore è ricorso a farsi imprestare delle somme di denaro 
              dai suoi conoscenti" . L'Ispettore G.Bordoni 
            Il successivo 23 Marzo il Direttore Prov. delle Poste scrive al 
              Prefetto: "...Siccome la deficienza di cassa fu subito 
              ripianata, e sussistendo dubbi che possa trattarsi di vero e proprio 
              peculato, questo Ispettore Distrettuale Cav. Bordoni, a' sensi d'una 
              circolare ministeriale del 1903, credette opportuno di chiedere 
              istruzioni al Ministero prima di sporgere denunzia all'Autorità 
              giudiziaria". 
            Un'annotazione del Prefetto del 27 Marzo in calce alla lettera 
              dice che "Il Cav. Bordoni ha assicurato oggi il sottoscritto 
              che, per autorizzazione avuta dal suo Ministero, denunzierà 
              il Galluzzi all'Autorità Giudiziaria".1 
            E' evidente che la denunzia non sortì alcun effetto e che 
              il Galluzzi rimase al suo posto per altri tredici anni, anche se 
              l'annotazione pare affermare che nel 1925 la famosa inchiesta non 
              si fosse ancora conclusa, ma a quell'età è più 
              logico pensare che le dimissioni siano state piuttosto motivate 
              da ragioni di salute. 
            
               
                  
                  1917-1929 Cartoline postali del Comune di Trequanda | 
               
             
            La prima data del Guller che finora abbiamo trovato ha la singolarità 
              di essere tutta con una sola cifra: 11.1.11. 
              
            Alle dimissioni di Giulio Galluzzi, l'ufficio fu affidato a Umberto 
              Galluzzi di Fausto, dapprima come gerente e dal 21 Ottobre 1931 
              come tiolare; questi non poteva essere il fratello di Giulio (di 
              cui non è menzionata la paternità) essendo nato nel 
              1887 e quindi di 43 anni più giovane, era probabilmente un 
              cugino. Morì nel 1955, nel suo curriculum risulta un "Elogio 
              per ottimo esito visita del 2.6.36" e al suo posto fu 
              nominata, il 12 Dicembre 1955, la vedova Viola Bruzzichelli, sua 
              supplente dal 1930; contemporaneamente la supplenza passò 
              alla figlia Paolina Galluzzi. 
             
                1) A.S.S. - Prefettura 
            - Affari Generali, anno 1928, serie I, cat. 8 
            
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