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Masse di Siena
Cenni storici e contrassegni postali
Con il nome di Masse di Siena si definiva una fascia di territorio sparsa intorno alle mura di Siena per un raggio da sei a otto chilometri, costituito, dal XIII secolo almeno, in un particolare stato giuridico-amministrativo e suddiviso in tre Comunità autonome, corrispondenti ai tre Terzi in cui era (ed è) territorialmente divisa la città: la Comunità delle Masse del Terzo di Città, quella delle Masse del Terzo di S.Martino e quella delle Masse del Terzo di Camollia.

Il territorio delle Masse, costellato di borghi, ville e casolari, era composto da piccoli poderi e orti a coltivazione intensiva, costituendo una specie di cuscinetto fra la città e il contado vero e proprio, dal quale ancora fino al primo dopoguerra si distingueva per i costumi e la parlata.

La riforma di Pietro Leopoldo del 2 Giugno 1777 soppresse la Comunità delle Masse del Terzo di Camollia, ripartendo i 17 Comunelli che la costituivano fra quella del Terzo di Città(10) e quella del Terzo di S.Martino(7).


Da: Luigi Passerini – LE ARMI DEI MUNICIPI TOSCANI – Firenze, Tip.Ducci 1864

Col Regio Decreto del 17 Marzo 1869 il Comune delle Masse del Terzo di Città fu unito a quello del Terzo di S.Martino, del quale il nuovo Comune conservò lo stemma e la sede, prendendo però il nome di Comune delle Masse di Siena, il quale ebbe vita fino a quando, con altro Regio Decreto dell’8 Maggio 1904, fu a sua volta soppresso ed aggregato al Comune di Siena.


Fino al 1904 il Comune di Siena ebbe perciò giurisdizione amministrativa soltanto sul territorio compreso entro le mura urbane, con l’aggiunta di alcune aree extra moenia che via via erano state incorporate ad est, nord e ovest, mentre a sud il suo confine non oltrepassò mai Porta Romana, essendo situata appena fuori di essa, nel sobborgo di Valli, la Casa Comunale delle Masse di Siena.

Le collettorie postali, che furono aperte nei dintorni della città dopo l’annessione al Regno sardo, non erano quindi comprese nel territorio comunale di Siena, bensì in quello delle Masse. Ricordiamo che si tratta, in ordine cronologico, di Costalpino (1871), Taverne d’Arbia (1875), Coroncina (1889), Montalbuccio (1895), e Malafrasca (istituita proprio nel 1904), rimandando alle relative schede del nostro libro per la documentazione di ognuna di esse.

Altre testimonianze postali delle Masse si possono considerare i contrassegni di franchigia postale, in uso già dall’epoca granducale.

CONTRASSEGNI DI FRANCHIGIA
CATALOGO - pag. 37 - MASSE DI SIENA
CONTRASSEGNO SIGILLO

1
Nessun sigillo
Il Maire della Comune delle Masse del Terzo di Città
(1808)
 

2
Nessun contrassegno
  COMUNITA' DELLE MASSE DEL TERZO DI CITTA'
(1852 - 1869, nero e azzurro) 

3
Come il n° 2
IL GONFALONIERE DELLE MASSE
DEL TERZO DI CITTA'
(1855 - 1864, nero e azzurro)
 

4
IL GONFALONIERE DELLE MASSE
DEL TERZO DI S: MARTINO
(1864 - 1869)
COMUNITA' DELLE MASSE DEL TERZO DI S. MARTINO

5
Come il contrassegno
(1871 - 1900)
COMUNE DELLE MASSE DI SIENA (1871)  

6
Come il n° 5,
ma il contrassegno n° 6 si trova
talvolta usato per sigillo.
SINDACO DELLE MASSE DI SIENA (1871 - 1892)  

7
Come il n° 5
R. POSTE
SINDACO DEL COMUNE DI MASSE DI SIENA
(1892 - 1905)
 
N.B: dopo il 1892 si possono trovare i contrassegni n° 6 e n° 7 usati insieme

8
Municipio delle Masse di Siena
Provincia di Siena (1899 - 1905)

Contrassegni di franchigia
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L’uso del contrassegno R.POSTE si protrasse fino all’anno 1905, cioè anche dopo il decreto di soppressione del Comune, come si vede in questa lettera del 17 Febbraio 1905.

Questo fatto si spiega con il dettato dell’art. 3 del succitato R.Decreto 8 Giugno 1904: “Fino alla costituzione del nuovo consiglio comunale di Siena […] le attuali rappresentanze dei due Comuni continueranno nell’esercizio delle loro funzioni, astenendosi però dal prendere deliberazioni che possano vincolare l’azione del futuro consiglio.

Il Comune delle Masse si oppose, inutilmente, alla decretata aggregazione con diversi ricorsi al Consiglio di Stato, ritardandosi così le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Siena, che si poterono tenere solo il 9 Aprile 1905; fino a tale data le sue strutture amministrative seguitarono a funzionare regolarmente e furono usati i vecchi bolli, fra cui anche quello di franchigia postale.

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