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Chiusdino
Integrazione della scheda di Chiusdino - I parte (pag. 127)
Le comunicazioni fra Chiusdino e Siena, come pure fra Chiusdino e la provincia di Grosseto, subirono un radicale mutamento nel 1849, quando, come abbiamo ampiamente esposto nel nostro libro a pag. 130, fu apportata alla strada Siena-Massa Marittima la variante lungo la valle della Merse, che è quella in esercizio a tutt'oggi. Chiusdino rimase tagliata fuori da questa importante via di comunicazione, con tutte le immaginabili ripercussioni sul piano economico e commerciale, specialmente quando, a partire dagli anni quaranta del novecento, su di essa si incanalò tutto il traffico turistico balneare da Siena a Follonica.

E' quindi comprensibile come la questione sia sempre stata a cuore ai chiusdinesi, che non tralasciarono mai di reclamare misure che potessero in qualche modo attenuare i disagi del loro relativo isolamento.


In azzurro, il vecchio tracciato stradale

Abbiamo visto che il servizio fra Siena e Massa Marittima era svolto dal procaccia Giuseppe Pacchiani, almeno fino al 1860; non sappiamo quando lasciò l'incarico, che nel 1866 risulta essere affidato a Orazio Palazzoni "del fu Giovan Gualberto abitante a Chiusdino nel luogo detto l'Olmo" al quale alla fine dell'anno fu rinnovato dall'Amministrazione postale il "Contratto per l'accollo del servizio postale tra Massa Marittima e Siena per la via di Palazzetto. Il nominato Orazio Palazzoni si è obbligato di eseguire e di farne eseguire il trasporto …con servizio giornaliero con biroccino, dei dispacci, valigie e sacchi, ed altri oggetti dell'Amministrazione Postale sotto l'esatta osservanza della cartella d'oneri in data 29 Novembre 1866 …a fronte del corrispettivo di annue £ 3061,25."

All'asta per l'accollo aveva concorso anche "Gosi Antonio del fu Angelo, di anni 44, possidente e Locandiere all'Albergo dei Tre Re in Siena, ivi nativo, domiciliato e dimorante …giacché pratico ed idoneo a tale ingerenza, per averla altra volta onorevolmente disimpegnata e per avere i mezzi richiesti." Probabilmente era lo stesso Gosi che nel 1855, lavorando come vetturale alle dipendenze del Pacchiani, smarrì la bolgetta con la corrispondenza di Chiusdino, fortunatamente ritrovata il giorno dopo.1

Pur non potendo rimediare al danno derivante al paese dalla deviazione stradale di fondo valle, i chiusdinesi non si erano mai adattatati al nuovo corso postale che, come abbiamo già visto, fin dal 1849 aveva preso a percorrere il nuovo tragitto, tagliando fuori il loro paese e costringendo il distributore a spedire un pedone al Palazzetto per scambiare la corrispondenza al passaggio della carrozza.

Le cose cambiarono con la costruzione della linea ferroviaria maremmana, le cui diverse sezioni furono aperte nelle date seguenti: 20 Ottobre 1863 da S.Vincenzo a Follonica, 15 Giugno 1864 da Follonica a Orbetello e il 10 Luglio successivo da Orbetello alla Nunziatella (località intermedia fra l'ex fermata di Ansedonia e l'attuale stazione di Capalbio).

Il 26 Novembre 1867 il Comune richiede al Prefetto, "…pressato dalle continue richieste della popolazione …che la corsa postale tra Siena e Massa M. venga ripristinata per Chiusdino, anziché per il Palazzetto." Nella relativa delibera si ricorda che "…fin da quando venne attivata la Ferrovia Maremmana da Livorno alla Nunziatella, potendo Massa Marittima ottenere le sue corrispondenze dalla parte di Follonica, il R° Governo ravvisò inutile una corsa diretta tra Siena e Massa, e limitò la corsa stessa da Siena a Chiusdino. Considerando che soltanto per le premure fatte da alcuni Massetani, venne posteriormente ordinato che il corriere da Chiusdino proseguisse per Massa, ma con tale disposizione non veniva modificato il primitivo concetto, che cioè il corso di posta diretto fosse principalmente necessario per Chiusdino, e soltanto sussidiariamente utile per Massa Marittima. Considerando che negli ultimi del 1866, per motivi, che non apparvero giustificati, piacque alla Direzione Generale delle RR. Poste, con sorpresa di tutti i Comunisti, ordinare un nuovo accollo per la durata d'un triennio a datare dal 1° Gennaio 1867, in forza del quale veniva privato Chiusdino del corso di posta diretto, ingiungendo al Corriere di dover percorrere la strada del Palazzetto, lasciando così Chiusdino in disparte, il quale per ottenere le sue corrispondenze giornaliere è obbligato a sopportare l'annuo aggravio di £ 252,00 per un pedone …La strada di Chiusdino è molto più breve di quella del Palazzetto, perché separandosi le due vie in prossimità del Ponte della Feccia vanno a ricongiungersi nella Via Provinciale per Follonica in prossimità delle Vene, e perché la strada dalla Feccia a Chiusdino essendo di moderna costruzione per il tratto di circa otto chilometri è agile e trottabile, come ruotabile, sebbene meno agile, è l'altro tratto da Ciciano alle Vene distante da questo Capoluogo circa tre chilometri."

Il Palazzoni aveva esposto la sua preferenza a passare per Chiusdino, accettando una diminuzione della sua mercede. La delibera prosegue esponendo le difficoltà e il rischio di cambiare le corrispondenze "…in luogo aperto in prossimità del Palazzetto …invece che in un Uffizio di Posta, di cui è fornito Chiusdino …La linea per Chiusdino è anche più sicura, e meno pericolosa di brutti incontri, mentre l'altra percorre luoghi spopolati e boschivi, e nella quale per due volte in tempi non a noi lontani, si sono dovute lamentare delle aggressioni …è calcolo fatto che dalla parte di Massa Marittima non giungono al Palazzetto che tre passeggeri al mese."

Pur non disponendo di dati ufficiali più precisi, da quanto riportato in tale delibera si deduce che fra il 1863 e il 1864 era stato ripristinato un corso di posta diretto fra Siena e Chiusdino, ma alla fine del 1866 "con sorpresa di tutti i Comunisti" le cose tornarono come prima: "…la Direzione Generale delle Poste alla fine del p° p° anno 1866 si determinò a far percorrere dal servizio postale tra Siena e Massa il tratto della Via Provinciale del Palazzetto a preferenza del tratto di Via Comunitativa per Chiusdino."

Ma i chiusdinesi non si arresero. Il Comune provvide ad apportare migliorie alla vecchia strada comunitativa, il Palazzoni accettò una riduzione di 100 lire sul canone d'appalto e finalmente il 6 Aprile 1868 la Direzione Compartimentale delle Poste di Firenze scrive alla Prefettura che il contratto stipulato fra la Prefettura e Orazio Palazzoni "…pel trasporto delle corrispondenze fra Siena e Massa Marittima" deve essere modificato "…perché dal 1° Maggio p° il Palazzoni anziché battere la strada del Palazzetto che lascia da parte il paese di Chiusdino, dovrà toccarlo tanto in andata che in ritorno e il canone annuo è stato diminuito, d'accordo, di £ 100, vale a dire da £ 3061,25 ridotto a £ 2961,25."

Il successivo 20 Maggio anche la Direzione delle Poste di Siena dà parere favorevole al cambiamento, sia perché non comporterebbe alcuna variazione di orario, sia perché "…per sicurezza del pubblico servizio sarebbe preferibile la linea Siena-Chiusdino-Massa poiché questa via è la più sicura per essere la più battuta dai viandanti e potrebbe, a suo tempo, esser anco più vantaggiosa al R.Erario, inquantoché dovendosi rinnuovare il contratto potrebbesi ottenere un tale servizio per una somma minore di quella che costa attualmente."2

Da una lettera del Comune di Chiusdino alla Prefettura del 17 Settembre 1872, veniamo a sapere che "…fino dal 10 settembre corrente fu pagata alla Direzione Generale delle Poste la somma di £ 500 pel titolo di contributo sulle spese occorrenti pel servizio postale tra Siena e Massa Marittima."3

1 - L'episodio è riportato a pag. 130 del nostro libro.
2 - Tutta la documentazione fin qui citata è in A.S.S. - Prefettura n.1197, cat.8.
3 - A.S.S. - Prefettura n.1379, cat.8

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