PERSONAGGI


pagina iniziale le rubriche storia postale marcofilia siti filatelici indice per autori
Giordano Bruno
di Alberto Caminiti

ANTEFATTO

Una delle più gravi colpe della Chiesa Cattolica è l’aver mantenuto in vita per oltre 250 anni l’Inquisizione. E, con essa, aver mandato al rogo migliaia di veri cristiani che evidenziavano alcuni errori nel Credo, ma che non volevano certo combattere il Cristianesimo, ma solo depurarlo da qualche incrostazione. Fra i chierici inviati al rogo vi fu Giordano Bruno di Nola, piccolo prete che aveva pochi proseliti e la stessa Chiesa in pratica lo ignorava. Era un predicatore itinerante; quando lo arrestarono, se lo scordarono in carcere per ben otto anni, e mai il detto “ buttare via la chiave” potrà essere usato meglio che nella vicenda di G.B. Ma alcuni meticolosi funzionari della citata istituzione lavoravano in silenzio e misero su una massa di prove, di testimonianze estorte con la tortura ecc. che, al processo, bastarono poche ore ed egli venne condannato ad esser bruciato vivo. Lasciò moltissime opere, oggi rivalutate, dalle quali si evince che senza i suoi studi oggi non esisterebbe la filosofia, né potevano nascere Spinoza ed Hegel.

CENNI BIOGRAFICI

Nacque come Filippo, ma assunse il nome di Giordano quando raggiunse il sacerdozio. Uomo di cultura leggeva ed assimilava i testi classici greci e latini, trovando lì lo spunto per le sue prediche. Varcò i confini della penisola ed attraversò in lungo ed in largo la Francia, la Svizzera, la Germania e la Gran Bretagna. Ovunque scriveva in latino (la lingua universale degli acculturati) e talora nell’idioma locale, saggi e testi filosofici. Per la benevolenza del re francese Enrico III ebbe una cattedra a Parigi dove rimase a lungo. Solo che ormai era braccato dall’Inquisizione e non poteva più tornare in Italia. La Yates, una delle più attente e documentate biografe, ritiene che fu indotto a tornate in quanto era auto- convinto di essere un buon cattolico solo un po’ riformatore; altri studiosi però concordano nell’affermare che scattò in lui quasi una vena di auto- suicidio: voleva smettere di fuggire. E così l’homo universale (come veniva chiamato per la sua elevata cultura) giunse a Venezia, che gli sembrava la città intellettualmente più aperta. Alla fine trovò ospitalità in casa del patrizio Mocenigo che a tradimento lo accusò all’Inquisizione di blasfemia, di non credere alla Trinità e di disprezzare le istituzioni cattoliche e, perfino, di esercitare pratiche magiche e stregoneria. Il 23 maggio del 1592 venne arrestato e rinchiuso in San Domenico al Castello. Il tribunale ecclesiastico se lo scordò per otto anni, ma quando – come sopra detto- fu aperto il processo, bastarono poche ore per decretare la sua condanna al rogo. Fu bruciato a Roma in Piazza di Spagna e dall’alto della sua pira perdonò i carnefici “perché non sanno quel che fanno”. Morì arso vivo senza ritrattare il suo verbo.

SUPPORTI POSTALI E TEMATICI

Ci appare giusto presentare anzitutto le immagini (non coperte da copyright) di Giordano trentenne; la Curia gli aveva tolto il crisma del sacerdozio, ma egli si sentì sempre “prete” ed agì come tale. Si mostra poi la sua statua in Piazza di Spagna. Le Poste repubblicane lo hanno ricordato nel 2000; i valori postali sono di proprietà dell’autore:


BIBLIOGRAFIA

Frances A. Yate: G.B. e la tradizione ermetica; Laterza, Bari ; 1992 ;
Nicola Badaloni: G.B. tra cosmologia ed etica; De Donato, Bari, 1988.

FILMOGRAFIA

Film “G.B.” del regista Giuliano Montaldo del 1973.

Alberto Caminiti

pagina iniziale le rubriche storia postale marcofilia siti filatelici indice per autori