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Pontepetri e la seconda guerra mondiale: i caduti in Russia

Enrico Bettazzi

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Monumento ai caduti in guerra a Pontepetri (Immagine tratta dal sito “pietre della memoria”).

In una lapide apposta ai piedi del monumento ai caduti in guerra (1° g.m.) sono stati aggiunti i tre nominativi del territorio di Pontepetri caduti durante la seconda guerra mondiale; tutti caduti nella campagna di Russia, nella seconda battaglia sul Don e la conseguente ritirata che ci fa tornare in mente le sofferenti pagine di “centomila gavette di ghiaccio” (una lunga fila nera di militari in ritirata, sotto le peggiori condizioni ambientali e belliche).

Tra i tre nominativi anche Divino Bartoletti, di cui abbiamo rintracciato una corrispondenza nel momento in cui il militare stava arrivando sul territorio russo.

Divino era nato il 22/2/1920; era partito come fante inquadrato nella divisione Torino, nel 81° reggimento fanteria (battaglione complementi, 1ª compagnia).

Immagine della ritirata italiana in Russia.

Cartolina in franchigia spedita in data 17 aprile 1942 tramite la PM 90, manoscritto posta militare 152R. La PM 152 era quella assegnata ai reparti della Divisione Torino. Di passaggio da Vienna in treno il militare si appoggiò sull’ufficio postale militare lì presente. Con un treno di ritorno la corrispondenza tornò velocemente a Pontepetri dove arrivò in data 21/4/42, quattro giorni dopo.

Quando scrive si avvale della posta militare n. 90, appoggiandosi in transito a quell’ufficio, allora collocato a Vienna proprio per favorire le comunicazioni a casa.

Nella stringata comunicazione, Bartoletti si riserva di scrivere più lungamente a casa appena sarà arrivato. Non abbiamo altre tracce postali; sappiamo che il militare pistoiese si farà tutta la campagna bellica, rimanendo poi coinvolto nella disastrosa ritirata ad occidente, tra la neve, il ghiaccio ed il fuoco sovietico.

Quanto sia stata devastante quella esperienza ci è stata descritta in moltissima memorialistica del secondo dopoguerra. Ma i numeri rendono più crudi ed oggettivi i dati: la divisione che all’inizio della guerra nel 1940 contava più di diecimila militari, al momento dell’ultimo conteggio dopo la ritirata era ridotta a circa 1600 uomini. L’81° reggimento di fanteria ebbe tra feriti, dispersi e morti 2814 uomini.

Divino Bartoletti viene registrato da Onorcaduti in due date differenti, come spesso accade nell’incertezza di attribuire una data precisa in una fase in cui gli stessi ufficiali preposti a questo triste computo non ebbero il tempo materiale per annotarne i dati, se non altra cura nel comando di sopravvivere assieme ai propri soldati: le date del febbraio 1943, a ritirata conclusa, segnano il fenomeno di dispersione, all’appello di riunione delle truppe nei luoghi di raduno.

Stringhe di ricerca ad nomen in Onorcaduti (ora Ufficio della cultura e della memoria della Difesa).

Enrico Bettazzi
31/10/2025

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

G. MARCHESE, La posta militare italiana 1939-1945, Padova, 2011

E. CORRADI, La ritirata di Russia, Milano, 1965

Atlante della seconda guerra mondiale, Milano, 1975

https://www.frontedeldon.it/in-evidenza/le-date-di-dispersione-dei-soldati-nella-campagna-di-russia-1941-43/

https://www.difesa.it/il-ministro/cadutiinguerra/secondaguerra/secondaguerra.html

https://www.pietredellamemoria.it/pietre/monumento-ai-caduti-di-pontepetri/

https://www.frontedeldon.it/divisione-torino/