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  Gli orfani di guerra
Enrico Bettazzi

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Tra i tanti lutti portati dalla Grande Guerra vi furono anche gli strascichi che le morti dei militari si portarono appresso: famiglie distrutte, con madri e mogli a piangere i caduti e bimbi cresciuti senza un padre.

Nel censimento del fenomeno, avvenuto solo nel 1920, gli orfani minori (allora sotto i 21 anni) risultarono 280mila.

Anche Pistoia ebbe il suo conteggio; nel circondario (allora non era ancora provincia, ma faceva parte di quella di Firenze) furono 700 i ragazzi orfani del padre.

Ce lo ricorda una bella cartolina che fu editata a Pistoia per l’inaugurazione del monumento ai caduti in città, avvenuto il 25 ottobre 1925. È ritratta una trentina di orfani con alle spalle un tricolore su cui campeggia la scritta ricamata “Assistenza civile e religiosa – Orfani di guerra – Comitato di Pistoia”.
Al retro riporta la frase:
Negli orfani onorate l’olocausto dei Padri” VIVA IL RE


Come per tutte le altre categorie di civili, oltre che per i militari, che erano state in qualche modo segnate dalla guerra (mutilati, feriti in guerra, madri e vedove dei caduti) si istituirono segni distintivi per onorarne il passato e indicarli alla popolazione, per la costruzione di un sentimento unitario nazionale.

Vennero quindi approntati ufficialmente, con Regio decreto n.447 del 24/3/1921, i distintivi d’onore per gli orfani di guerra che vennero accompagnati dalla consegna di un diploma nominativo, graficamente realizzato da A. Venè e conferito nella simbolica data del 24 maggio 1923, a firma di Armando Diaz.

Diploma (in bianco, non ancora assegnato) per gli orfani, realizzato da A. Venè per il Ministero della Guerra. In alto il motto: Dulce et decorum est pro patria mori.

Il distintivo bronzeo, a spilla, contornato di smalto verde, lo vediamo nella cartolina portato sul braccio dagli orfani pistoiesi.


Il distintivo realizzato dal fiorentino Carlo Rivalta, scultore ed incisore, molto attivo nel primo dopoguerra.

Enrico Bettazzi
27-06-2025

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

G. VINCIGUERRA, I pupilli della patria. Storie di madri e orfani della Grande Guerra, Udine, 2020.

https://www.ilfriuli.it/cultura/gli-orfani-di-guerra-dimenticati-dalla-storia/

P. NESTI, Pistoia tra il 1915 e il 1918. La città e la sua gente durante la grande guerra, Pistoia, 2017.

E. BETTAZZI, L’onore e il dolore. I segni distintivi della Grande guerra, in AA.VV., Le cicatrici della vittoria. Frammenti di storia del primo dopoguerra italiano, Pistoia, 2019.