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  L'ufficio postale di Bardalone
di Enrico Bettazzi

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Aggiornamento 11/2/25: segnalazioni di G. Bosco e M. Lucarelli; di C. Pagliai le immagini dell'u.p.

Immagine della Posta e Telegrafo ai primi del Novecento, da cartolina tratta dal libro di V. Baracchi in bibliografia.

Bardalone è una frazione del comune di San Marcello Piteglio. È situato ad un’altitudine di 760 m s.l.m., proprio al di sotto del Passo dell’Oppio ed è attraversato dall’omonimo torrente.

Il paese è costituito da una serie di borgate separate che spesso portano il nome delle famiglie che, in origine, le abitarono: Case Ducci, Case Biagi, Case Pellegro, Case Catinari, Case Cola, Case Cerrini. Nella parte del paese più a valle, detta “Il basso”, si sviluppa la zona industriale di Bardalone chiamata “Gli occhiali” come il torrente che l’attraversa.
In passato l’attività economica principale del paese fu quella silvo-pastorale.

Questo assetto economico rimase più o meno invariato fino all’avvenire della Società Metallurgica Italiana (SMI) di Campotizzoro, che assorbì la maggior parte della forza lavoro dell’intera montagna. Di conseguenza il paese abbandonò gradualmente le attività agricole e pastorali e fu avviato il turismo stagionale estivo con affitto delle case.

Bardalone è raggiungibile percorrendo la strada regionale 66 in direzione Abetone.

 

L’UFFICIO POSTALE

Tabella rielaborata su dati di A. Sortino.

In Bardalone fu istituito un Servizio Rurale di cui non si conosce la data di apertura, probabilmente nel 3° Trim. 1877 periodo nel quale il Josz ha inciso il bollo corsivo del quale si conosce l’uso. Con effetto dal 1° luglio 1883, i servizi rurali vengono ridenominati collettoria di 2ª classe. (Bollettino n. 6 del 1883).

Bullettino n. 1 – 1885 online su ISSP, vedasi sitografia

Bullettino n. IX – 1890 online su ISSP, vedasi sitografia

Stralcio da “Indicatore postale-telegrafico del Regno d’Italia per l’anno 1896”, ora online su ISSP, vedasi sitografia.


Il 1° febbraio 1885 la Collettoria di 2ª classe passa alla 1ª classe, con ufficio di riferimento a San Marcello P.se; fu poi trasformata in ufficio postale di 2ª classe nel 1890 con annesso ufficio telegrafico ad orario limitato nel 1895. Con la riforma del 1912 è ridenominata Ricevitoria di 1ª classe, poi di seconda classe, con frazionario fiorentino 25/12. Dopo la costituzione della provincia il frazionario restò il medesimo sino alla costituzione di una propria direzione provinciale separata da quella fiorentina nel 1951 e l’assegnazione del nuovo frazionario dedicato, il n. 85/111.
Con le trasformazioni organizzative degli ultimi anni divenne agenzia ed infine chiuso probabilmente intorno al 2010.

L’ufficio postale ha avuto almeno tre sedi.

La prima si trovava lungo la direttrice viaria principale, attuale strada regionale 66, ai primi del novecento, su di una curva , accanto al villino Bargellini (si veda la cartolina segnalata da Caroli su Il Postalista). Nei decenni successivi l’ufficio ha avuto altre due sedi, sempre situate sulla strada regionale: appena qualche decina di metri a monte fin dal secondo dopoguerra (ora vi è un negozio di parrucchiera) ed infine, qualche centinaio di metri più a valle verso Pistoia, sempre sul lato sinistro scendendo.

Veduta attuale del primo ufficio postale e del villino Bargellini.

La seconda sede poco sopra alla prima, dopo la curva salendo, attuale negozio di parrucchiera.

La terza sede: immagini da cartoline anni novanta (segnalazione di C. Pagliai)

La terza sede nell’edificio più basso; foto nello stato attuale.

Particolare da Google Maps 2011.

 

MARCOFILIA

Dopo l’utilizzo alla fine dell’Ottocento del timbro lineare corsivo ed ottagonale, comune a molte collettorie del periodo e il seguente timbro di tipo “tondo-riquadrato”, nel 1908 evidentemente per un certo periodo il timbro in dotazione all’ufficio postale ha avuto qualche “problema tecnico”, come testimoniato dalla sottostante cartolina ove in arrivo è stato apposto un datario “a ditale” (19AGO08) abbinato ad un lineare a stampatello BARDALONE.

Cartolina illustrata dalla Svizzera per Bardalone. Timbro di emergenza in arrivo (Coll. Papanti). Timbrino datario “ a ditale” e lineare nominativo.

Negli anni venti del Novecento fu utilizzato un timbro di tipo “guller” a lunette piccole, in due tipologie, con indicazione della provincia di Firenze poi col frazionario di Firenze 25/12, poi sostituito con indicazione della nuova provincia pistoiese, arrivato al secondo dopoguerra ed utilizzato ben oltre.
Con l’introduzione del codice di avviamento postale e l’adeguamento dei timbri in dotazione, si sono avuti, perlomeno per quelli rintracciati, annulli datari “normalizzati” con lettere alfabetiche da A a D, nelle due varianti con anno a 2 o 4 cifre.
Si suppone, vista la durata dell’ufficio postale e la probabile chiusura del medesimo nel primo decennio del nuovo millennio, l’adozione anche di un timbro “normalizzato” con la nuova indicazione Poste Italiane (con una o più lettere alfabetiche).

Si ringraziano: la fam. Ducci, in particolare Cristina e Graziella, per il materiale e le notizie forniteci circa l’ufficio postale; A.N.C.A.I. e in particolare il presidente Alcide Sortino per la tabella riassuntiva dell’ufficio postale e la consulenza storico/postale; l’Istituto di studi storici postali “Aldo Cecchi” odv, dal cui sito sono tratte le tabelle con le trasformazioni dell’ufficio postale; i soci del Circolo Filatelico Numismatico Pistoiese che hanno fornito collaborazione nel reperimento delle immagini dei timbri (in particolare D.Ciullini, E.Nappini, P.Bresci, F.Parenti, M.Lucarelli, G. Bosco); ASPOT (in particolare A.Caroli e F. Papanti), Filatelia e Francobolli Forum, in particolare R. Bodo.
Alcune immagini sono tratte da siti web quali Ebay e Delcampe.
In generale per la tipologia e il periodo di uso dei timbri si rimanda ai fondamentali scritti di M. Pozzati apparsi su L’Annullo (nn. 153-156) e ora ne Il Postalista al link:

https://www.ilpostalista.it/marcofilia/marcofilia_a01.htm


SITOGRAFIA

http://www.vivipistoia.it/visitare/bardalone/

https://www.ilpostalista.it/toscana/988.htm

https://risorse.issp.po.it/fonti/uffici/Indicatore-postale-1896.pdf e annate varie

BIBLIOGRAFIA

G. Gaggero, Le Collettorie Postali del Regno d'Italia, Il Mondo Filatelico, 1970
V. Alfani, a cura di, Collettorie Toscane, stampato in proprio, 2010
Paolo Saletti, a cura di con la collaborazione di P. Guglielminetti e I. Robetti, Lodovico Josz incisore di bolli postali in una famiglia di artisti, A.N.C.A.I., Edizioni Poste Italiane - Filatelia, marzo 2013






Enrico Bettazzi