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l'origine delle cartoline militari
di Aldo Baldi
( per gentile concessione dell'Associazione Salernitana di Filatelia e di Numismatica da: "l'Occhio di Arechi - Notiziario n. 16 - aprile 2006 )

Ricollegandomi alle brevi note scritte lo scorso anno sulla storia della cartolina ho ritenuto suggestivo completare questo argomento con la storia delle cartoline militari.
Per restare nel certo e dar cenno alle prime cartoline militari circolanti in Italia è bene attenersi ad esemplari che si possono datare.
Tra i primi troviamo un esemplare di cartoncino doppio del 64° Reggimento Fanteria stampato in occasione del venticinquesimo anniversario della fondazione del Reggimento avvenuta nel 1862, per cui si deduce che esso fu stampato nel 1887. Troviamo nel 1890 due cartoline spedite per posta dalla Scuola Militare di Modena. L’editore Marcucci stampò a Roma nel 1892 e nel 1895 una serie di cartoline militari intitolate “Ricordo Militare”.
Nel 1895 le Regie Poste stamparono un intero postale per celebrare il venticinquesimo anniversario della presa di Roma, ricordata anche con edizioni di privati fra i quali il Marcucci.
Dal 1900 al 1904 le cartoline militari furono stampate a migliaia per cui si persero le tracce, anche perché vi furono numerose cartoline stampate da privati: si calcola che in Italia circolassero decine di milioni di cartoline di vario genere; proprio per questo motivo non esiste a tutt’oggi un sistema per catalogare le cartoline militari.
Per i “puristi” le vere cartoline militari sono quelle reggimentali che riportano Arma, Corpo e Specialità.
Una classificazione riportata da Nicola Della Volpe è la seguente:

1) cartoline dei Comandi, dei Corpi e degli Enti vari dell’Esercito
2) cartoline militari generiche emesse da privati e riportanti i temi più vari da quelli commemorativi a quelli umoristici
3) cartoline di propaganda per i prestiti di guerra, in franchigia
4) cartoline coloniali in onore dei corpi indigeni che tanta parte ebbero nelle guerre africane
5) cartoline fotografiche perché per illustrarle fu usata la macchina fotografica

Con riferimento alle cartoline in franchigia: le prime comparvero nella guerra di Libia e fu concessa solo ai militari di truppa, purché fossero spedite con la posta militare e con il bollo del Comando competente.
Molti sono gli autori di cartoline militari fra i quali ricordiamo Cenni, Beltrame, Boccasile e il nostro Tafuri, autore di bellissime cartoline sui bersaglieri.
Ma il più grande autore di cartoline militari è senz’altro Paolo Caccia Dominioni.
Pochi cenni biografici bastano a delineare l’uomo: volontario a 18 anni nella Grande Guerra, combattente nella seconda guerra mondiale e nella resistenza, invalido di guerra, cinque decorazioni militari, scrittore di vaglia conseguì il premio “Bancarella” per il suo libro “Alamein”, introvabile.
Ingegnere di vaglia ha trascorso 12 anni in Africa per raccogliere le salme dei caduti di El Alamein e tumularle nel Sacrario omonimo.
Il disegno di Dominioni è essenziale, reale perché preso dal vero con scarne linee che completa con scritte, quasi temendo che il suo messaggio non potesse essere compreso.
I suoi soldati sono sorpresi sempre in atteggiamenti spontanei, non sono figurine da parata, sono persone in tutta la loro umanità, perciò non sono perfetti, ma sono sempre dei giganti.
Paolo Caccia Dominioni ha portato nei suoi disegni qualcosa che nessuno dei grandi disegnatori ha portato: il vissuto.

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