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le notizie storiche tratte dall'Archivio di Friburgo sono state rilevate e tradotte dall'Ing. Gianfranco Mattiello, che ringrazio sentitamente.

Giuseppe Marchese

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la posta da campo per le quattro Divisioni della R.S.I.
di Giuseppe Marchese

CAPITOLO I

LA NASCITA DELLE DIVISIONI
(Dicembre 1943 - Aprile 1944)


L'8.9.1943 è la data fatidica dell'armistizio e conseguentemente del crollo della struttura militare del centro nord dell'Italia e nelle altre zone di occupazione.
Il 15 settembre seguente nasce la Repubblica Sociale Italiana e infine il 27 Ottobre vengono sciolte le "Regie Forze Armate" e vengono nuovamente organizzate le forze armate del nuovo Stato.
Ma già il 29 settembre 1943 in Germania c'è chi pensa di utilizzare una parte dei militari italiani per la formazione di quattro divisioni cacciatori.
"1) Il Führer ha ordinato l'allestimento di 4 divisioni italiane cacciatori. Queste divisioni saranno composte come le analoghe divisioni tedesche.
2) Per il loro allestimento si considerano in primo luogo unità italiane di buon livello che già all'inizio si sono dichiarate disposte a combattere dalla nostra parte. Queste unità non vanno addestrate come unità di sicurezza ma devono essere messe a disposizione del Comando Supremo dell'Esercito per l'allestimento delle 4 divisioni cacciato-ri."
3) Prima che possano essere emesse le procedure per l'allestimento delle 4 divisioni è necessario avere un'idea delle truppe e del personale italiano che si possono avere a disposizione. Pertanto il Comando Supremo Ovest. il Comando Supremo Est, il Comando Supremo Sud-Est, il Gruppo di Eserciti B, il Comandante Militare della Francia e il Comandante Militare Sud-Est dovranno comunicare al più presto il numero dei soldati fedeli all'Asse che possono essere utilizzati per la formazione delle 4 divisioni cacciatori."
(1)

Ma questo progetto di costituire le nuove unità con elementi "fedeli all'Asse" evidentemente non è un percorso faci-le perché presuppone l'uso di forze armate di un futuro Governo amico.
Scartata questa ipotesi il 15 Ottobre viene emanata una nuova direttiva da parte del Comando Supremo dell'Esercito tedesco. Il nuovo progetto indirizza il reclutamento verso i militari italiani internati con le seguenti modalità:
"Il Führer ha ordinato la costituzione di formazioni italiane costituita da internati militari.
I) "......Bisogna pertanto iniziare l'opportuna propaganda tra gli internati militari. Si devono inserire organizza-zioni locali fasciste che secondo le esperienze tratte sinora, possono garantire una buona efficacia. Nei campi bisogna selezionare fascisti ed appartenenti alla milizia che siano atti ad effettuare una buona propaganda......." .
II Nella scelta degli internati militari che si offrono si deve procedere con criteri molto rigorosi. Internati militari che lascino sospettare atteggiamenti non combattivi vanno scartati. Bisogna scegliere di preferenza:
a) internati che abbiano ricevuto decorazioni tedesche appartenenti alla milizia o appartenenti al Corpo di Spedizione italiano in Russia
c) appartenenti alle classi giovani.
................................ "
(2)

Ma anche la soluzione di trovare il personale delle costituende divisioni presso gli internati non viene attuata pro-babilmente perché costoro non vengono ritenuti affidabili e, cosa ancor più grave per i tedeschi, scarsamente motivati.
Alla fine gli incontri tra le Delegazioni italiana e tedesca portano a elaborare un progetto secondo il quale si trar-ranno dai campi di concentramento tedeschi un primo nucleo di ufficiali e sottufficiali per formare i quadri delle Divi-sioni (circa 12.000) uomini. Il rimanente personale verrà fornito dalla chiamata alle armi di classi giovani
"In base a nuove discussioni avute con il maresciallo Graziani si è stabilito che per la formazione del nuovo eser-cito italiano si possono impiegare anche militari internati italiani.
I) Verrà formata una Commissione per la selezione degli ufficiali internati. La Commissione sarà composta da personale italiano e tedesco.
........................................
IV) Tutti i volontari italiani che troveranno impiego nei reparti italiani avranno vitto, alloggio e paga come i pari grado tedeschi."
(3)

Tale direttiva interna all'Esercito tedesco viene formalizzata il 16 ottobre con un protocollo di intesa, del seguente tenore:
"1) l'O.K.W. si impegnava di equipaggiare, armare e addestrare quattro divisioni italiane (una alpina e tre di fante-ria) in tutto 52.000 uomini con le seguenti modalità: si costituirà a Berlino una commissione mista italo tedesca;
si recluteranno alcune migliaia di sottufficiali, graduati e soldati anziani volontari, atti al servizio di istruttori. Con tali elementi si costituiranno i nuclei di istruttori in quattro campi di addestramento divisionale messi a disposizione dall'O.K.W.
I nuclei saranno addestrati da altrettanti nuclei di istruttori tedeschi.
Dopo di ciò si faranno affluire dall'Italia le reclute per completare l'organico divisionale.
2) Il Governo italiano si impegnava di chiamare alle armi le classi 1924, 1925, 1926 e 1927.
3).....................
4) Il Governo italiano si impegnava inoltre di organizzare circa 30.000 uomini tra artiglieria di montagna, genio e artiglieria contraerei, da porre a disposizione come unità italiane ausiliarie delle forze armate tedesche in Italia, princi-palmente per la difesa aerea e costiera.
5) Il trattamento delle truppe italiane sarebbe stato in ogni caso identico a quello delle truppe tedesche, ma era inte-so che tutto il trattamento era a carico del Governo repubblicano."

Tuttavia tale decisione concordata finì per avere risvolti politici negativi per la Repubblica Sociale Italiana accusata di avere lasciato nei lager della Germania migliaia di italiani.
Come contro mossa venne teorizzato la proposta al comando tedesco di trarre dai campi di concentramento gli elementi volontari necessari per la riorganizzazione di un certo numero di divisioni. Le forze armate tedesche - proseguono gli storici del regime - si opposero a questo progetto e alla fine dovette essere accettata la proposta germa-nica, che portò al reclutamento degli elementi per come detto sopra. (4)
Sembra di capire da un ristretto numero di documenti d'archivio che le autorità tedesche proseguirono in forma au-tonoma i loro piani di armamento dei soldati italiani e poi informarono le autorità della R.S.I.
Il 6.11.43 le forme armate germaniche emanano le seguenti direttive:
"1) Come nucleo base del nuovo esercito italiano verranno addestrati in Germania 4 divisioni e 10 sezioni di artiglieria (possibilmente da montagna).
La formazione avverrà come segue:
a) Internati militari italiani (possibilmente di classi giovani) che si presentino volontariamente
b) Soldati e reparti fedeli all'Asse
c) Reclute delle classi 1924-26
2)……………………..
3).........................
4) Verranno formate 3 divisioni sul tipo di una Divisione cacciatori tedesca e una divisione alpina.
5)..........................
6) Per l'addestramento sono previste le seguenti località:

7) ………………………
8) Previsioni per l'addestramento.

f) Si addestrano innanzi tutto le 3 divisioni di fanteria tra le quali si sceglierà il personale adatto per la 4^ Divisione alpina che verrà quindi assegnato a quest'ultima Divisione. (5)

Tuttavia dovettero sorgere delle difficoltà nel reperimento dei quadri e delle reclute presso i campi di concentra-mento se il 18.1.1944 il Comando Supremo dell'Esercito comunicava:
"1) L'approntamento delle 4 divisioni italiane viene effettuato a scaglioni. Con il comandante della Wehrmacht in Italia fu stabilito quanto segue per l'invio delle reclute e dei quadri dall'Italia:

Biglietto Feldpost spedito l'8.12.43 da Feldpost 47017 assegnato al gruppo artiglieria "Colloridi".
Senza bollo di partenza, porta" il briefstempel" con la scritta "Austellungsstab V" del campo di Heuberg dove sarà addestrata poi la Divisione Italia.
Il mittente indica di essere un "artigliere alpino". Se ne deduce che in questo periodo nel campo si effettuava un addestramento preparatorio per "istruttori".
Il biglietto è stato censura-to con la censura chimica (tracce nel testo) e con la cen-sura militare (fascetta).
La data è la più precoce fin'ora nota.

Malgrado la chiamata alle armi delle classi dal 1923 al 1927 il gettito dei coscritti non fu sufficiente a coprire il fabbisogno militare. Restavano ancora da formare tre divisioni e per trovare gli altri 51.000 uomini si dovette ricorrere alla chiamata alle armi delle classi 1921 e 1922.
Le fonti "di parte" (Pisanò) parlano di "fervore patriottico" alla chiamata alle armi, ma si dubita che ci sia stato en-tusiasmo da parte dei coscritti di partire per la Germania. Tale atteggiamento negativo nel rispondere alla chiamata alle armi trova riscontro nel documento che segue:

Tra l'altro la decisione di ritenere "disertori di fronte al nemico" chi non rispondeva alle armi è una esagerazione giuridica tipica di un periodo in cui più che la legge valeva la forza.

Con l'affluenza delle classi giovani (1921 e 1922) e anziane (1926 e 1927) si potette completare l'organico.
La data di approntamento finale delle divisioni viene così fissata:

La composizione delle divisioni italiane, come si è detto, ricalcava il modello tedesco di una Divisione cacciatori e di una Divisione alpina per la Monte Rosa. Si riporta la composizione delle 4 unità italiane.


Composizione divisioni di fanteria italiane

Composizione della 4^ divisione alpina

Nell'aprile 1944 la situazione non è pienamente soddisfacente e il programma di addestramento slitta per de-ficienza di organico. Infatti la Divisione Monte Rosa ha 16.000 uomini di organico in luogo degli oltre 18.000 previsti. La Divisione San Marco ha in forza 12.000 uomini in luogo dei 15.400 previsti. Le Divisioni Littorio e Italia hanno in organico solamente i quadri, 3.000 e 3.500 uomini rispettivamente, mentre le reclute che dovevano arrivare all'inizio e a fine di Marzo non sono ancora stati assegnati.

situazione delle forze nell'Aprile 1994

La progammazione subì in seguito qualche ritardo per cui il periodo di istruzione finale fu il seguente:

 

_________________________________________________________

(1) - Comando Generale dell'Esercito. Telegramma del 26.9.43 Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R W 5 volume 425/2
(2) - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R W 4 volume 508a
(3) - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R W 4 volume 508 a
(4) - Giorgio Pisanò - Storia delle forze armate della Repubblica Sociale - edizioni Visto Milano 1982.
(5) - Rapporto del 6.11.43 - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R H 31 volume 6
(6) - Direttiva del Comando Supremo dell'Esercito Berlino 18.1.44 - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R W 5 volume 425
(7) - Comando Supremo dell'Esercito Berlino 18.1.44 - Bundesarchiv-Militärchiv Fondo R W 5 volume 425

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