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La posta militare italiana in territorio Egiziano 1940-1942
di Giuseppe MARCHESE (Nuovo Corriere Filatelico 5/1979)

Il conflitto tra le forze italiane e quelle inglesi prima, e tra quelle italo-tedesche e quelle inglesi poi, si svolge in Africa Settentrionale in una serie di attacchi e contrattacchi che nei tre anni di guerra capovolgono ripetutamente il fronte.

Le ostilità vengono aperte dagli italiani con una offensiva verso Sidi el-Barrani che inizia il 13 settembre e si esaurisce pochi giorni dopo il 25 con la presa di quella cittadina situata in territorio egiziano.

La controffensiva inglese giunge inaspettata il 9 dicembre e travolge il Corpo di Spedizione Italiano in Egitto: viene sferrata da due Divisioni inglesi, ben armate ed equipaggiate, che hanno ragione di sette Divisioni italiane oltre il raggruppamento Maletti e varie truppe di Armata e di Corpo d'Armata.

Agli italiani costa tutta la Cirenaica e la perdita della 10^ Armata, del XXI e XXIII Corpo d'Armata, del gruppo Divisioni Libiche, equivalente a un Corpo d'Armata, e, come abbiamo già accennato, a sette Divisioni e truppe varie.

Nell'aprile del 1941 ci riprovano gli italo-tedeschi con una offensiva che ha come scopo principale la riconquista della Cirenaica.

Infatti gli italo-tedeschi raggiungono la frontiera egiziana nel maggio del '41, penetrano nel territorio egiziano e presidiano la piazza di Sollum. Dopo tale traguardo il fronte si stabilizza per qualche tempo con le opposte forze che hanno frequenti scaramucce nella zona di confine, finché gli inglesi non prendono nuovamente l'iniziativa e sferrano un contrattacco, il 18 novembre, che li rende nuovamente padroni della situazione in Cirenaica.

La seconda offensiva italo-tedesca, nell'aprile del '42, ha un successo superiore alle previsioni grazie all’impiego di una armata corazzata italo-tedesca forte di nove Divisioni, di cui cinque corazzate e due motorizzate, e ad un'abile condotta delle operazioni da parte del maresciallo Erwin Rommel.

I piani operativi del Comando Supremo Italiano erano di raggiungere il fronte di Sollum-Halfaya-Sidi Omar e sistemarvi a difesa le proprie forze: in sostanza fermarsi al confine egiziano.

Ma i rapidi successi ottenuti convincono Rommel di poter raggiungere facilmente Alessandria d'Egitto: il maresciallo, che nel giugno viene nominato feldmaresciallo, fa appello a Hitler perché gli consenta di continuare l'avanzata “con o senza gli italiani”. L'intervento di Hitler presso Mussolini è decisivo: prosegue quindi l'inseguimento delle forze inglesi sino al forzamento della piazza di Marsa Matruh, che cade il 29 giugno '42, e al definitivo aggancio delle forze inglesi che si attestano poco oltre El-Alamein.

Dal 2 luglio al 3 novembre in questo settore avvengono continue battaglie di logoramento che espongono sempre più gli italo-tedeschi sugli oltre 2.000 chilometri dalle loro basi, con i rifornimenti che giungono sempre più raramente poiché il controllo del Mediterraneo è ormai definitivamente inglese e con perdite del naviglio sempre più preoccupanti per gli italiani.

In questa condizione di inferiorità generale per quanto riguarda rinforzi, viveri e soprattutto benzina per i carri armati, ha inizio il 4 novembre l'ennesima offensiva britannica.

Anche questa volta la sconfitta è grave. Sette Divisioni italiane vengono perdute totalmente; altre due divisioni subiscono notevoli perdite, tra cui la Folgore ridotta a 300 uomini soltanto. La maggior parte delle perdite è dovuta a una crisi dei mezzi di trasporto che non permette un rapido sganciamento delle forze in ritirata.

Questa volta la perdita della Cirenaica e di tutto il territorio dell'Africa Settentrionale è definitiva. Le forze dell'Asse, dopo un'ulteriore resistenza sul territorio tunisino, vengono definitivamente battute in terra d'Africa il mattino del 13 maggio 1943.

Della posta militare italiana in Africa Settentrionale vi è un'ampia ed esauriente documentazione, mentre per la posta militare in territorio egiziano esiste solo lo studio di Alberto Diena, apparso nel 1963-64, che tratta l'argomento marginalmente.

Tale lacuna è dovuta principalmente a due motivi. Primo: la continuità territoriale tra la Cirenaica e l'Egitto che non permette una separazione netta e visibile del territorio cirenaico da quello egiziano. Secondo: la mancanza di segni distintivi particolari della posta militare italiana operante in Egitto.

Queste difficoltà sono visibili nel lavoro dell'Ing. Diena che, malgrado abbia visionato migliaia di pezzi e parecchie collezioni specializzate in materia, è riuscito a individuare solo 11 uffici di posta militare.

L'elencazione degli uffici operanti in territorio egiziano capovolge il problema individuando prima i reparti che operarono in territorio egiziano e poi dando a questi reparti, detti Grandi Unità (G.U.), il loro numero di posta militare secondo i più recenti indirizzi di impostazione della posta militare - il che permette anche una più esatta localizzazione di ogni singolo ufficio.

Naturalmente tale impostazione storico-filatelica, più che filatelica, presenta un grosso svantaggio: le date riportate sono esatte storicamente, un po' meno filatelicamente. Prendiamo ad esempio la 1^ Divisione Libica che entrò in territorio egiziano il 13.9.40. Tale data non tiene conto di quando cominciarono ad essere utilizzati i servizi della Divisione che, secondo la norma Napoleonica “l'Intendence suivra”, ebbero a seguire la G.U.

Per quanto riguarda l’uscita dal territorio egiziano si è largheggiato un po’ risalendo alla data ultima con cui la divisione si trova citata in documenti storici in territorio egiziano.

Tale prassi alle volte non è stata facile. Specie per il periodo 1942 si assiste a una riluttanza da parte dei nostri comandi ad ammettere la scomparsa di nostre divisioni. Nel diario Cavallero sotto la data 8 novembre '42 si cita la perdita di sette Divisioni, mentre da parte di altre fonti, non solo inglesi, alla data del 4 novembre vengono dichiarate distrutte tre Divisioni e un Corpo d'Armata. Analoga “sofferenza” nel dichiarare perdite si nota nei volumi editi dallo Stato Maggiore dell'Esercito dove ci si deve ingegnare al massimo per scoprire la fine di una Grande Unità.

A questo si deve aggiungere una buona dose di imprevisti che sia la storia che la filatelia sempre riservano ai dati riportati negli specchi che seguono non con dottrinale sicurezza ma con un'approssimazione che gli studiosi di posta militare conoscono.

1 - IL CORPO DI SPEDIZIONE ITALIANO IN EGITTO 13.9.40 –14.12.40

All'alba del 13 settembre 1940 le forze armate italiane iniziano l'avanzata oltre confine. Reparti del XXIII Corpo d'Armata e della 1^ Libica raggiungono passo Halfaya. La sera del 13 la Divisione Cirene raggiunge quota 199 di Anza El Qallara e la Divisione Marmarica il quadrivio nord di Gabr Bu Fares; sempre il 13 il raggruppamento Maletti raggiunge la propria posizione a ovest di Sidi Omar.

In totale il Corpo di Spedizione italiano impiega la 10^ Armata, il cui comando resta a Bardia in zona di confine, due Corpi d'Armata e un Gruppo Divisioni libiche così dislocate alla fine delle operazioni militari (Ottobre 1940):

- Comando gruppo divisioni libiche (presidia il settore avanzato di Sidi El-Barrani)
- 1^ Divisione Libica
- 2' Divisione Libica
- 4^ Divisione CC.NN. “3 Gennaio”
- Comando XXI Corpo d'Armata (presidia il settore di Bug Bug)
- Raggruppamento Maletti
- Divisione Cirene
- Divisione Catanzaro
- Comando XXIII Corpo d'Armata (presidia il settore di Sollum)
- Divisione Marmarica
- 1^ Divisione CC.NN. “23 Marzo”
- 2^ Divisione CC.NN. “28 Ottobre”.

QUADRO 1
 
La posta militare italiana in territorio egiziano del 1940
 
N.ro Grande Data Località
P.M. Unità servita Apertura Chiusura  
26 1^ Divisione Libica 13.9.40 12.12.40 Sidi el-Barrani
27 2^ Divisione Libica 13.9.40 12.12.40 idem
304 4^ Divis. CC.NN. 3 Gennaio (1) Ott. 40 12.12.40 idem
13 Raggr. Libico Maletti 14.9.40 09.12.40 idem
263 Divisione Cirene 13.9.40 12.12.40 entroterra Sidi el-Barrani
303 Divisione Catanzaro (1) Ott. 40 11.12.40 Bug Bug
262 Divisione Marmarica 13.9.40 14.12.40 in zona confine egiziano
301 1^ Divis. CC.NN. 23 Marzo 13.9.40 14.12.40 Sollum
302 2^ Div. CC.NN. 28 Ottobre (1) Ott. 40 14.12.40 Sollum
221 XXI Corpo d'Armata (1) Ott. 40 14.12.40 Bug Bug
123 XXIII Corpo d'Armata 13.9.40 14.12.40 Sollum
         

(1) La data di ottobre è indicativa. Di certo al 30 settembre le Divisioni 4.a CC.NN. e Catanzaro presiedevano la zona di Tobruch, mentre la 2.a CC.NN. e il XXI Corpo d'Armata erano dislocate tra Barce e Berta.



2 - L'OFFENSIVA ITALO-TEDESCA DEL 1941

Nel corso della prima offensiva italo-tedesca in Africa Settentrionale il 13 aprile reparti italiani e tedeschi penetrano in territorio egiziano e presidiano la piazza di Sollum. Tali forze sono:

- elementi della 15'' Divisone tedesca
- gruppo Wechmar
- gruppo Montemurro.

Tale penetrazione e appena accentuata il 15 maggio 1941 e ci estende fin sotto Bug Bug mentre il distacca­mento della Div. Trento è attestato tra Bardia e Sollum in zona di confine.

Il primo contrattacco britannico è del 15 maggio 1941 tra Halfaya-Sollum-Capuzzo contro i capisaldi tenuti dal gruppo Herff, subentrato al gruppo Wechmar, e Montemurro.

Il 6.6.41 le forze italo tedesche sono arretrate verso Bardia ma rinforzate dalla 15" Divisione tedesca al completo e da aliquote della 5° Divisione tedesca.

La sera del 18 giugno, dopo la battaglia di Sollum, si attestano in territorio egiziano elementi della Divisione Trento.

Il 18 novembre 1941 la Divisione Savona è schierata a cavallo del territorio egiziano.

QUADRO 2
 
N.ro Grande Data Località
P.M. Unità servita Apertura Chiusura  
109 Divisione Trento 18.6.41 18.11.41 Solo una piccola aliquota è
55 Divisione Savona

?

18.11.41 allocata in territorio egiziano
         


3 - L'OFFENSIVA ITALO-TEDESCA DEL 1942

Alle ore 14 del 23 giugno le forze italo-tedesche iniziano l'attacco verso la frontiera egiziana, all'inseguimento delle forze inglesi.

Rommel aveva ordinato di ridurre al minimo la forza delle unità per ottenere un maggiore slancio. Con tali presupposti il XX Corpo con le Divisioni Ariete, Trieste e Littorio parte con 44 carri e 3.100 uomini; il X Corpo con la Divisione Brescia e il 9° Regg. Bersaglieri con 80 mezzi; il XXI Corpo con 3.000 uomini e 100 mezzi. Anche le forze tedesche delle Divisioni corazzate 15^ e 21^ e la 90^ leggera e tre gruppi esploranti sono notevolmente ridotte a beneficio di una maggiore mobilità.

L'avanzata degli italo-tedeschi termina a giugno con il raggiungimento delle posizioni di El-Alamein/depressione di el-Qattara. Nei mesi di giugno e luglio vi sono delle offensive e controffensive di logoramento che stabilizzano il fronte su quelle posizioni. In luglio arrivano dall'Italia nuove forze: il 23 la Divisione Giovani Fascisti occupa l'oasi di Siwa; in agosto sono in linea la Divisione Folgore, che sostituisce la provatissima Sabratha, e la Divisione Pistoia.

Ecco la situazione delle grandi unità schierate sulle posizioni di el-Alamein/depressione di el-Qattara e delle immediate retrovie al 23 ottobre 1942:

X Corpo d'Armata
- Divisione Brescia
- Divisione Folgore
- Divisione Pavia
- Truppe e servizi d'armata

XX Corpo d'Armata
- Divisione Ariete
- Divisione Littorio
- Divisione Trieste
- Truppe e servizi d'armata

XXI Corpo d'Armata
- Divisione Trento
- Divisione Bologna
- Truppe e servizi d'armata
- 164^ Divisione tedesca
- Brigata paracadutisti tedesca “Ramcke” (2 battaglioni al X Corpo e 2 battaglioni al XXI Corpo).

Oltre a queste truppe riportiamo un elenco delle forze tedesche operanti in Egitto, sempre alla data del 23.10.42:

a) Truppe d'armata:
- Raggruppamento tattico “Kasta”
- Comando artiglieria 104
- 298° Regg. Corazzato Granatieri (raggruppamento Menton)
- 19^ Divisione Flak (contraerea)
- elementi vari

b) Corpo Tedesco Africa (D.A.K)
- 15^ Divisione corazzata
- 21^ Divisione corazzata
- 90^ Divisione leggera
- 164^ Divisione fanteria
- Brigata paracad. “Ramcke” ovvero “1^ brigata cacciatori dell'aviazione”
- elementi vari.

QUADRO 3
 
La posta militare italiana in territorio egiziano del 1942
 
N.ro Grande Data
P.M. Unità servita Apertura Chiusura
600 XX Corpo d'Armata 23.6.42 4.11.42
132 Divisione Ariete 23.6.42 4.11.42
56 Divisione Trieste 23.6.42 4.11.42
133 Divisione Littorio 23.6.42 4.11.42
31 X Corpo d'Armata 23.6.42 8.11.42
96 Divisione Brescia 23.6.42 8.11.42
221 XXI Corpo d'Armata 23.6.42 8.11.42
109 Divisione Trento 23.6.42 8.11.42
54 Divisione Pavia (1) Sett. 42 8.11.42
58 Divisione Bologna 18.7.42 8.11.42
260 Divisione Folgore Ago. 42 8.11.42
76 Divisione Pistoia Ago. 42 8.11.42
136 Divisione Giovani Fascisti 23.7.42 9.11.42
260 Divisione Sabratha Giu. 42 Lug. 42
220 C.A.M. (Corpo d'Armata motocorazzato) 23.6.42 9.11.42
XIII Delegazione Comando Supremo in A.S. 16.8.42 7.11.42
  (sotto intendenza di Marsa Matruh)    
       

(1) La data del settembre è indicativa poichè fino al 30.8 la Divisione ridotta al solo 28.o Regg. fanteria e parte del 26.o Regg. artigl. era in ricostituzione.

Il sogno di raggiungere Alessandria d'Egitto su di un cavallo bianco si infrange qui su queste dune aride dove giacciono le spoglie di tanti nostri soldati hanno combattuto con onore spronati da quello che viene loro indicato come “amor di patria”. Che poi questa Patria si identificasse con una guerra non voluta e non sentita, finalizzata, qui in Africa, a delle conquiste territoriali nel tramonto dell'imperialismo classico è un dato storico che emerge dalla retorica di quei tempi e rende più amaro il sacrificio di tante giovani vite.

Fig. 1


Fig. 2 - C.P. da 15 c. annullata dalla P.M. 123 in data 2.10.40 (a quella data operante in Egitto). Si noti la scritta "Posta Militare 123 C" che i nostri militari del Corpo di Spedizione Italiano usavano costantemente.


Fig. 3 - Cartolina del XXI Corpo d'Armata operante in Egitto dall'Ottobre al dicembre 1940


Fig. 4 - C.P. FF.AA. in franchigia con il lineare "Nucleo Sezione Sussistenza Raggruppamento Maletti" e manoscritto Posta Militare "13 C". L'annullo è della P.M. 123 presso il 23° Corpo d'Armata operante in Egitto.


Fig. 5 - Busta non affrancata con annullo della P.M. 262 in data 13.10.40 operante in Egitto presso la Divisione Marmarica.


Fig. 6 - Cartolina illustrata affrancata con c. 20+c. 50 P.A. e annullata dalla P.M. 303 in data 6.12.40. A tale data la Divisione Catanzaro operava in Egitto, nel settore di Bug Bug; cinque giorni più tardi, travolta dall'offensiva inglese, si sfaldava.


Fig. 7 - Busta non affrancata del Dopolavoro P.N.F. con l'annullo della P.M. 304 presso la 4^ Divisione CC.NN. 3 gennaio. Malgrado rechi al verso la dizione manoscritta "P.M. 304 C", la lettera proviene dall'Egitto.


Fig. 8 - Cartolina in franchigia proveniente da militare appartenente al XXI Corpo d'Armata operante in Egitto: reca l'indicazione manoscritta P.M. "221". Datata 5 dicembre, fu inoltrata l'8 dal XII Ufficio Postale Concentramento che operava a Bengasi.


Fig. 9 - Busta dell'Intendenza inglese utilizzata da quella italiana che vi appose il lineare "Intendenza A.S./V Autogruppo di Manovra/Comando" e il P.M. 34 il 17.10.42.


Fig. 10 - C.P. FF.AA. con annullo della P.M. 133 in data 29.9.42: fu spedita da militare della Divisione Corazzata Littorio che operň in territorio egiziano dal 23 giugno al 4 novembre 1942.


Fig. 11 - C.P. FF.AA. con annullo della P.M. 132 in data 16.9.42: fu spedita da artigliere della Divisione Folgore. La Folgore impiegna in territorio africano la P.M. 260 ereditata dalla disciolta Divisione Sabratha, mentre la P.M. 132 era in dotazione alla Divisione Ariete anch'essa in territorio egiziano.


Fig. 12 - C.P. affrancata con c. 50 Imperiale con annullo della P.M. 58 in data 7.9.42 e bollo di censura del XIII Concentramento di Marsa Matruh. La P.M. 58 era in uso presso la Divisione Bologna che operò in territorio egiziano dal 18 luglio all'8 novembre 1942.


Fig. 13 - C.P. FF.AA. con annullo del XIII Ufficio Postale Concentramento in data 2.11.42. Il XIII Concentramento fu impiegato in territorio egiziano, a Marsa Matruh, dal 16 agosto al 7 novembre 1942.


Fig. 14 - Cartolina della Divisione Giovani Fascisti disegnata dal noto cartellonista Boccasile. La Divisione Giovani Fascisti entrň in territorio egiziano il 23 luglio 1942, occupando l'oasi di Siwa; successivamente la sua zona di operazione fu la congiungente che da Siwa portava a Suez attraverso la depressione di el-Qattara.

 

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