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Censure con timbro A

Samuel Rimoldi

Giampiero D'Imperio di Firenze ha chiesto informazioni sulla organizzazione e sulle funzioni degli uffici di censura che marcavano la posta con la lettera A, variamente inquadrata:
-- "A" grande inscritta in un cerchio sulla corrispondenza militare e civile in arrivo a Bologna;
-- "A" media inscritta in cerchio sulla corrispondenza civile in arrivo a Rovigo;
-- "A" medio-piccola inscritta in un triangolo con lati paralleli a quelli della A, sulla corrispondenza civile per l'estero (ufficio di Roma ?);
-- "A" piccola inscritta in un rettangolo verticale diviso in due sezioni: parte in alto la A, parte in basso un numero (secondo i miei reperti da 1 a 3) su corrispondenza civile diretta all'estero.
Vi sarei grato se mi deste qualche indicazione bibliografica storico-filatelica.
Vi ringrazio e saluto cordialmente.

Samuel Rimoldi risponde.

Presso l'ufficio di censura postale di Bologna, che quindi censurava la corrispondenza in arrivo a Bologna e Provincia, è noto l'uso di due differenti timbri a cerchio con la lettera A, uno di tipo "grande" e uno di tipo "medio". L'uso di questi timbri è noto anche in periodo di RSI.

Bologna: timbro di censura A di tipo "grande" apposto su cartolina del 20.10.41 proveniente dalla Svizzera

Bologna: timbro di censura A di tipo "medio" apposto su cartolina del 20.03.1942 proveniente da Clana (Fiume)

Bologna: timbro di censura A di tipo "grande" apposto su cartolina del 30.06.1944 da Budrio a Bologna


E' parimenti noto l'uso di una A in cerchio "medio" presso l'ufficio di censura di Rovigo.

Rovigo: timbro di censura A di tipo "medio" apposto su busta non affrancata da Rovigo del 08.09.1943


Anni fa si ipotizzò che la A stesse per "Ammesso alla consegna" ma a seguito del ritrovamento della lettera B, in uso sempre presso l'ufficio postale di Bologna, tale ipotesi cadde. Non abbiamo sinora, a mia conoscenza, una determinazione sicura, ma l'ipotesi è che il timbro si riferisca ad una sezione dell'ufficio stesso. Molte corrispondenze censurate con i timbri A di Bologna, provengono dall'estero o da militari, quindi una delle ipotesi che è stata formulata era quella che la sezione A si occupasse del controllo di tali corrispondenze, ma ciò non risulta valido in quanto sono note anche alcune corrispondenze di natura civile provenienti dall'Italia con apposto il timbro A.

Bologna: timbro di censura B apposto su cartolina del 21.03.1940 da Milano

Bologna: timbro di censura B apposto su busta del 28.06.1940 proveniente dall'Ungheria


Esistono anche, come da lei riportato, un timbro piccolo con A in triangolo, in uso presso l'Ufficio di Censura Posta Estera di Roma e una A piccola in rettangolo con numeri 1, 2 e 3 in uso presso l'Ufficio di Censura Posta Estera di Milano. Indubbiamente il numero identifica l'impiegato censore. Anche qui valgono le ipotesi precedenti.

Milano posta estera: timbro di censura piccolo A e numero 1 apposto su intero postale dell'11.06.1943 per la Svizzera

Milano posta estera: timbro di censura piccolo A e numero 2 apposto su intero postale dell'11.03.1943 per la Svizzera

Milano posta estera: timbro di censura piccolo A e numero 3 apposto su intero postale dell'05.03.1943 per la Svizzera

 

Roma posta estera: due differenti timbri con A "piccola" in cerchio o triangolo. Immagini tratte dal libro di Gianfranco Mattiello Italian censorship on civil mail. 1940-1945. History, censor marks, resealing labels, seconda edizione, 2007.

 

Samuel Rimoldi