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Centenario dell’aviazione: A.N.R. Il gruppo da trasporto “Terracciano”

Enrico Bettazzi

L’8 settembre 1943 se provocò una divisione geografica della penisola, tra parte settentrionale occupata dai Tedeschi e parte meridionale, occupata dagli Alleati, sappiamo che ne provocò anche una tra i militari, con quanti vollero continuare a combattere coi vecchi camerati e chi scelse di appoggiare gli anglo americani per liberarsi dal nazi-fascismo.

Così pure la Regia Aeronautica si trovò a dover fare una scelta: nei primi tempi dopo l’armistizio, ma anche più tardi, chi aveva ancora da optare con convinzione, lo fece grazie alla maggiore mobilità dei mezzi a disposizione, con conseguente cambio di schieramento.
Alcuni, anche per la posizione degli aeroporti, rimasero al fianco dell’alleato germanico, già allora in evidente difficoltà verso la supremazia aerea alleata. Molti apparecchi furono requisiti al suolo dalle forze tedesche, ma cospicue aliquote di piloti si offrirono per mantenere una arma azzurra comunque sotto comando italiano. Molti furono i tentativi di inglobare queste forze all’interno della Luftwaffe, ma col costituirsi della RSI si delineò una propria aviazione repubblicana (A.N.R.), con proprie insegne, anche se affiancate a quelle tedesche (per chiarire il campo di schieramento, verso i medesimi mezzi del “Regno del Sud”).

Tra le forze messe in campo dalla RSI, oltre alla specialità di caccia e di aerosiluranti, vi fu quella dei trasporti, sicuramente rimasti strategici, non tanto sul fronte nazionale, ove tali servizi non avrebbero avuto neppure la dovuta protezione, ma quanto sul vasto fronte settentrionale ed orientale europeo, ove anche i nostri ormai obsoleti aerei avrebbero potuto dare un valido contributo.
Furono così costituiti due gruppi da trasporto, a cui poi se ne aggiunse un terzo; il loro raggio d’azione fu dunque l’Europa orientale (dalla Finlandia alla Romania).

Timbro del Comando Raggruppamento Aerotrasporti

I due originari gruppi furono dedicati alle m.o.v.m. Capitano pilota Felice Terracciano e Maresciallo pilota Mario Trabucchi. Vennero costituiti tra il novembre 1943 e il gennaio 1944 all’aeroporto di Orio al Serio, nei pressi di Bergamo. Disponevano circa di un centinaio di piloti, tra ufficiali e sottufficiali, e di diverse centinaia di specialisti e avieri dei servizi a terra.

Cronologia dei trasferimenti del Gruppo come riportato nel catalogo Buzzetti-Vironda, citato in bibliografia.


Allenatisi ivi su alcuni SM81 e SM82 recuperati, andarono poi in Germania, dove erano state radunate alcune decine di trimotori SM81 sequestrati dai Tedeschi un po’ dappertutto:in Jugoslavia, in Grecia , nel Dodecanneso ed in Italia. Questi apparecchi vennero dati in consegna al Gruppo Aviotrasporti TERRACCIANO agli inizi del 1944; il Gruppo che si era costituito a Bergamo, ove aveva sede anche l’Ispettorato Aerotrasporti, aveva mandato i piloti al Centro Raccolta Piloti di Firenze. L’insegna scelta per il Gruppo, quasi irridente verso i propri mezzi a disposizione , fu quella di un vecchio, con un fagotto sulle spalle, trainato da una tartaruga al guinzaglio (Le tartarughe pazienti fu quindi il nomignolo del gruppo).

Insegna del gruppo: le tartarughe pazienti.

 

In effetti gli aerei erano i SIAI Marchetti SM81 Pipistrello, robusti ma vecchi aerei, veterani dell’A.O.I., della Spagna e del primo scorcio della II g.m., non più adatti al bombardamento e declassati al trasporto. Il Gruppo TERRACCIANO prese sede a Goslar, in Sassonia.

Cartolina di Goslar, utilizzata da componente del Gruppo.


Ebbe trentasei aerei operativi e con la denominazione 10 Gruppe Transport Italien venne incluso nel Flieger Dienst Transport Kommand della Luftwaffe; operando sul fronte con i Tedeschi, sulle ali ebbero insegne tedesche, ma con vistosi tricolori sulla fusoliera. Il Gruppo fu organizzato su tre squadriglie di 11 aerei ciascuna. Dopo tre mesi il Gruppo a cui era stato affidata l’area operativa settentrionale del fronte orientale si spostò verso est; dopo un paio di tappe intermedie, il Gruppo fu nell’aeroporto di Siauliai in Lituania.

Immagine dell’aeroporto di Siauliai (Lituania), tratta dal libro di N. Arena in bibliografia.


I voli spesso furono diretti ai rifornimenti in Finlandia, con soste all’aeroporto finlandese di Turku, ma anche verso la Bielorussia.

Immagine dal libro di Nino Arena, citato in bibliografia


Con l’avanzare dei Sovietici, il Terracciano si spostò ad ovest negli aeroporti operativi di Mitau, Dunaburg e Jonisky verso Konigsberg. Poi ancora al nuovo campo base di Bautzen-Litten, vicino Dresda, ai primi di settembre 1944. Una delle tre squadriglie ebbe anche degli aerei Junkers Ju52, per le linee tra Cecoslovacchia e Austria.

Immagine dal libro di Nino Arena, citato in bibliografia. Ju52 del Gruppo qui a Graz (Austria).

 

Zona operativa del Gruppo. Immagine tratta dal libro di Nino Arena, citato in bibliografia.


I nostri vecchi trimotori erano arrivati all’usura e fu deciso di conseguenza il rimpatrio degli equipaggi e del personale; i velivoli furono demoliti.
Rientrato a Bergamo in autunno, il TERRACCIANO venne trasformato in battaglione antiaereo e antiparacadutisti, equipaggiato con mitragliere antiaeree da 20mm. e inviato a presidiare gli aeroporti di Orio al Serio, Ponte S.Pietro e Ghedi. Finì prestando servizio di ordine pubblico in quelle zone, alla fine delle ostilità.
Postalmente il Gruppo ebbe assegnata la Posta da Campo 749, costituita presso il 17° Comando Militare Provinciale di Bergamo; naturalmente con la permanenza all’estero ebbe assegnato anche un proprio numero di Feldpost tedesca e cioè il n. 60606 (seguito dalle lettere A, B, C per le tre squadriglie).

Timbro di censura . Numerazione di posta militare tedesca Feldpost n. 60606 con indicazione di unità dell’aviazione (lettera L antecedente).


Come in molti casi nelle corrispondenze di reparti dell’aviazione, le corrispondenze trovavano anche canali alternativi di instradamento, da quello diretto tramite il proprio aereo a quello indiretto di poste civili in zone di transito (seguono alcuni esempi).

Enrico Bettazzi
11/09/2023


BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

L. BUZZETTI - P.VIRONDA, Repubblica Sociale Italiana. Poste da campo e feldpost 1943-1945, Varese,1997.

N. ARENA, Battaglie nei cieli d’Italia 1943-1945. Storia dell’aviazione della R.S.I., Bologna, 1971.

https://it.wikipedia.org/wiki/Aeronautica_Nazionale_Repubblicana

 

Cartolina illustrata di Goslar an Harz. Per Vidigulfo (PV) , postalizzata a Bergamo presso ufficio civile il 23/2/44). Timbro circolare del Comando Raggruppamento Aerotrasporti.

Cartolina illustrata tedesca, anch’essa portata in Italia e postalizzata a Bergamo il 24/4/44, ove viene apposto il timbro lineare “Tassa a carico del destinatario”, mancando il timbro militare dell’unità per la franchigia. Non considerato il timbro di censura in cartella L60606 A CENSURA. Scritta il 18/4/44 con indicazione della Posta da Campo di appartenenza PdC 749. Destinazione in provincia di Lucca, ancora in RSI.

 

Cartolina illustrata inglese, utilizzata solitamente ai primi del Novecento, qui forse come uso occasionale e residuale in mano nemica, scritta il 15/3/44. Per ottenerne il riconoscimento è stato manoscritto Feldpostkarte.


Stessa tipologia di cartolina, scritta il 18/3/44 probabilmente da Siauliai (Lituania) dopo il trasferimento da Goslar. Presente anche qui il timbro circolare di reparto e la dizione manoscritta Feldpostkarte.