Storia Postale dello
Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...
di Francesco Maria AMATO

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Appunti sulla storia postale di CANALE
- dalla origini all’adesione al Regno d’Italia -

di Francesco Maria AMATO

La fondazione di Canale risale alla fine del XVI secolo, e coincide con l’arrivo, sul territorio, sia dei coloni toscani e umbri chiamati dal feudatario per disboscare le fitte macchie che ricoprivano il territorio e mettere a coltura nuove terre, sia dagli abitanti del vicino paese di Monterano che, per una concomitanza di fattori, stava subendo un graduale processo di spopolamento, culminato al principio dell’Ottocento.

Sito a 378 metri sul livello del mare, il primo nucleo abitativo di Canale di Magliano, come era al tempo chiamato, era costituito da capanne costruite ai piedi del Monte Sassano, del tutto simili a quelle che erano usate in campagna per fini agricoli.

Col tempo a venire le vecchie capanne lasciarono il posto a nuovi edifici in muratura che presero il nome di “castelletti”, veri e propri nuclei di piccole case attorno ad una chiesetta parrocchiale. Solo in seguito Canale acquisì l’aspetto di un vero e proprio borgo, con abitazioni e botteghe artigianali affacciate lungo la strada che oggi corrisponde al Corso della Repubblica.

Con l’avvento della Repubblica Romana del 1798-99 Canale, inquadrato nel Dipartimento del Cimino, venne a costituire, unitamente ai comuni di Rota, Oriuolo, Cerveteri, Ceri, Palo, Cesano, Anguillara, Trivignano, Monte Virginio, Monterano, Castel Giuliano e Sasso, Manziana, Pisciarelli, Bagni di Stigliano, Quadroni, Sasso e Santa Severa, il circondario amministrativo del Cantone di Bracciano (1).

Con il riordino dell’amministrazione pontificia e la riorganizzazione del servizio di Posta del 1816 Canale, integrato nelle località della Delegazione di Civitavecchia, venne a dipendere direttamente dalla Direzione di Roma.

Il primo bollo di franchigia di cui posso fornire documentazione è una missiva spedita da Canale per Civitavecchia in data 26 febbraio 1823 (fig. 1).

Fig. 1) - Lettera spedita il 26 febbraio 1823 da Canale con destinazione Civitavecchia recante il bollo di franchigia DELEGAZIONE A. DI CIVITAVECCHIA / V.E GOVERNO / DI CANALE con insegne pontificie

 

Con la nuova riforma amministrativa sancita dal Moto Proprio di Leone XII il 21 dicembre 1827, Canale venne incluso nella Delegazione di Viterbo e Civitavecchia a costituire, unitamente ai Governi di Allumiere, Castel Giuliano, Cerveteri, Monte Virginio e Sasso, il circondario del Distretto di Civitavecchia

Aderendo al nuovo Governo della Repubblica Romana del 1849, Canale si adeguò alle nuove normative postali modificando la struttura dei bolli di franchigia attraverso l’impiego di inchiostro nero utilizzato sia per cassare le diciture preesistenti (fig. 2), sia per coprire, alla bene meglio, le insegne pontificie (fig. 3).

Fig. 2) - bollo di franchigia PRIORE DELLA / COMUNE DI / CANALE con diciture vergate e insegne parzialmente abrase (2)
Fig. 3) - bollo di franchigia DELEGAZIONE A. DI CIVITAVECCHIA / V.E GOVERNO / DI CANALE con insegne pontificie inchiostrate

 

Svanito il sogno d’indipendenza durato poco meno di cinque mesi, vennero ripristinati i vecchi bolli di franchigia riportanti le insegne pontificie. Per il movimento della corrispondenza successivo all’avvento dei francobolli nello Stato Pontificio, così il Gallenga a pag. 69 della sua opera sui Bolli nel Lazio:

1852-1863. Lettere per Canale in porto assegnato pre-annullate nei diversi tipi dallo sportello di Roma Circondario, della Direzione Postale di Roma.

1854-1863. Lettere da Canale per località differenti da Roma, a Roma marcate con bollo “Roma Circondario”.

In figura 4, missiva da Civitavecchia per Canale spedita il 31 dicembre 1862. Trattasi di Lettera spedita inizialmente non affrancata da Civitavecchia (Direzione Postale) a Canale (località ricompresa nel Circondario Postale di Roma).
In corso di distribuzione venne affrancata al verso in porto assegnato per 4 bajocchi presso l’Ufficio del Circondario di Roma con due francobolli da 2 bajocchi preannullati con annullo a griglia in tariffa di porto semplice per le lettere scambiate tra le località situate “oltre Roma” e quelle del suo Circondario Postale.
Sempre al verso, a fianco dei francobolli, fu manoscritto a penna l’importo della tassazione. Inedito assolvimento della tariffa da 4 bajocchi prevista per la corrispondenza in transito da roma mediante francobolli preannullati.

Fig. 4) - Lettera da Civitavecchia per Canale spedita il 31 dicembre 1862 (3).

 

In virtù del nuovo assetto amministrativo voluto da Papa Pio IX, nel 1857 Canale venne inquadrata nella Provincia di Civitavecchia a costituire il circondario del Governo di Manziana.

Quando il 1 gennaio 1864 Bracciano venne elevato a Ufficio Governativo, Canale, unitamente ai comuni di Anguillara, Manziana e Monte Virginio, Oriolo e Trevignano, venne a costituire il suo circondario amministrativo.

Con voto plebiscitario dell’ottobre 1870, la popolazione di Canale espresse la propria volontà di aderire al Regno d’Italia.

Dopo l’annessione al Regno d’Italia, il Comune, comprendente gli abitati di Canale e di Montevirginio uniti, venne ad assumere il nuovo toponimo di Canale Monterano.


 

Note:

1) Leggi relative alla Costituzione della Repubblica Romana, in Roma presso i Lazzarini Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, p. 5; per ulteriori informazioni vedi https://www.comune.canalemonterano.rm.it/per-il-turista/storia/la-storia-di-canale.html (visitato in data 10 gennaio 2018),

2) - Amato F.M. e Isufaj D., Storia Postale della Repubblica Romana del 1849. 9 febbraio – 4 luglio, Francesco Maria Amato Editore, Anzio 2011, p. 211,

3) - inventario.issp.po.it/dbcollezioni/PDF/262_manzoni.pdf (visitato in data 14 gennaio 2018)