Storia Postale dello Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...

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Appunti sulla storia postale di BOLSENA
- dalle origini all’adesione al Regno d’Italia -

di Francesco Maria AMATO

Distante circa cento chilometri da Roma lungo la via Cassia, Bolsena si affaccia sulle rive dell’omonimo lago immergendosi in una natura rigogliosa ed in parte ancora incontaminata.

Incantevole borgo medioevale adagiato sui prolungamenti collinari dei monti Volsini, ha origini storiche che risalgono al III secolo dopo Cristo, nel tempo in cui venne abitata da popolazioni sfuggite alla distruzione di Velzna, città etrusca che soccombé alla potenza romana.

Nel successivo IV secolo, a fronte delle continue incursioni Longobarde, l’abitato venne abbandonato e la popolazione volsiniese, si riversò sulla rupe che oggi ospita il quartiere medievale del Castello e che in definitiva, costituirà il primo nucleo abitato dell’odierna Bolsena.

Dopo la caduta dell’impero romano, entrò a far parte dei possedimenti della Chiesa, passando poi nel 1186 tra i domini di Orvieto. Concessa in vicariato da Bonifacio IX, sul finire del Trecento, alla casata dei Monaldeschi della Cervara, vi rimase fino alla fine della prima metà del XIV secolo quando tornò sotto le dirette dipendenze dello Stato Pontificio.

All'epoca dei Monaldeschi risale la rocca che domina la rupe attorno alla quale si stringe il borgo medievale; essa fu fatta costruire sul finire del XIV secolo dalla nobile famiglia, come roccaforte del loro dominio su Bolsena.

Nel corso del Rinascimento Bolsena, la cui storia procede parallelamente a quella del Papato, divenne meta ambita di illustri personaggi fra i quali i quali il cardinale Giovanni de' Medici, futuro Leone X, alla cui volontà dobbiamo la costruzione della facciata della Chiesa di Santa Cristina (fine del XV secolo); il cardinale Tiberio Crispo che, intorno alla metà del '500, fece erigere il palazzo che porta il suo nome, come residenza del Cardinale Legato del Patrimonio che aveva sede appunto a Bolsena; Pio II Piccolomini e Paolo III Farnese (1).

Con l’avvento della Repubblica Romana del 1798 e l’occupazione dei territori dello Stato Pontificio da parte delle truppe napoleoniche, Bolsena venne a far parte del Dipartimento del Cimino costituendo, unitamente ai territori di La Rocca, Sugano, La Torre, Porano, Castro Rubello, Il Botto, Monte Rubiaglio, Castel Giorgio, Benano, Monte Alfino, Canale, Castel Viscardo e Viceno, il circondario amministrativo del Cantone di Orvieto (2).

Ed è a questo periodo che risale il bollo postale MAIRE DI BOLSENA con aquila coronata al centro, utilizzato per la corrispondenza in partenza da Bolsena. Superato il burrascoso momento storico, dal 1816 Bolsena venne a fare parte della Direzione di Viterbo alle dirette dipendenze del Governo di Montefiascone unitamente a Capo di Monte e Marta.

E tale rimase anche nel corso della riorganizzazione amministrativa dei territori pontifici voluta con Moto Proprio del 21 dicembre 1827 da Leone XII. Dal 1844 l’ufficio di posta di Bolsena ebbe in dotazione lo stampatello diritto BOLSENA (fig. 1).

Fig. 1) - Lineare in stampatello diritto BOLSENA
(Burgisser A., Stato Pontificio, p. 80)

Prestato giuramento di fedeltà al nuovo Governo Repubblicano proclamato nel 1849, l’amministrazione comunale provvide a celare gli emblemi pontifici dai bolli di franchigia postale sia inchiostrandone l’impronta lasciata sulla carta, come nel bollo in uso dalla Guardia Civica in figura 2, sia scalpellando il simbolo come nel bollo in uso dal Gonfaloniere in figura 3.

Fig. 2) - Bollo di franchigia GUARDIA CIVICA DI BOLSENA / COMANDO con insegne pontificie inchiostrate. Fig. 3) - Bollo di franchigia DELEGAZIONE APOSTOLICA DI VITERBO / GONFALONIERE DI BOLSENA con insegne pontificie scalpellate.

 

Abolite le Delegazioni e introdotte le Provincie, dal 1857 Bolsena venne a fare parte della neo costituita Provincia di Viterbo, mantenendo sempre la dipendenza dal Governo di Montefiascone.

La situazione rimase immutata fino al 1870, anno in cui la popolazione, con voto plebiscitario espresso nel mese di ottobre, aderì al Regno d’Italia.


 

Note:

1. cfr. www. infoviterbo.it/provincia-di-viterbo/bolsena.html (visitato il 2 febbraio 2018);

2. Leggi relative alla Costituzione della Repubblica Romana, in Roma presso i Lazzarini Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, p. 5