Storia Postale dello Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...

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Appunti sulla storia postale di LUGNANO
- dalle origini all’adesione al Regno d’Italia -

di Francesco Maria AMATO

Distante poco più di cinquanta chilometri da Roma in direzione Valmontone, Lugnano sorse probabilmente nel sito occupato in epoca antica dalla romana Labicum, luogo assai noto per le terme costruite sotto i Severi (1).

Grazie alla sua posizione geografica che la ubicava lungo una delle principali vie di comunicazione del mondo antico, la valle del fiume Sacco (detta anche Valle Latina), utilizzata per gli spostamenti tra Roma e la Campania, beneficiò sempre di un’invidiabile supremazia strategica.

Ufficialmente citata per la prima volta in un atto del 715 d.C. come Fundus Longeianus, fu munita in seguito di fortificazioni. Dopo essere appartenuta ai conti di Tuscolo dall’XI al XVI secolo ed aver subito agli inizi del Trecento una distruzione da parte delle truppe di papa Bonifacio VIII, il feudo di Lugnano passò agli Sforza, ai Barberini, e quindi ai Dora Pamphili.

Nel corso della Repubblica Romana del 1798 e dell’occupazione dei territori pontifici da parte delle truppe francesi, Lugnano venne a fare parte del Dipartimento del Cliturno (2), formando, unitamente a Civitella, Baschi, Montecchio, Tenaglie, Poggio, Guardeo, Alviano, Porchiano, Attigliano, Giove, Penna, S. Liberato, Montorio, Monte Campano, Foce, C. dell’Aquila, S. Restituta, Avigliano, Toscolano e Mellezzole, il vasto circondario amministrativo del Cantone di Amelia.

Con il ripristino del Governo Pontificio e la successiva riforma amministrativa del 1816, il comune venne inglobato nel circondario della Direzione di Frosinone e in tale posizione rimase fino al 1817 quando, elevato a Distribuzione di I° grado il comune di Valmontone, Lugnano ne venne a costituire il suo circondario insieme ai comuni di Giulianello e Segni.

In seguito al Moto Proprio di papa Leone XIII del 21 dicembre 1827 con il quale veniva a stabilirsi una nuova composizione amministrativa del territorio della Chiesa, la comunità, entrata a fare parte della Delegazione di Frosinone, venne inglobata nel Distretto di Anagni che comprendeva i Governi di Segni e di Valmontone con i rispettivi circondari amministrativi, fra i quali, in quello di Valmontone, Lugnano.

Dopo che nel febbraio del 1832 papa Gregorio XI, con motu proprio Luminose Prove, volendo ridurre l’estensione territoriale della Legazione di Frosinone, volle dare vita alla Legazione di Velletri, Lugnano transitò nel nuovo assetto amministrativo.

Al 1836 risale il bollo di franchigia proposto in figura 1 ed al 1847 invece quello in figura 2 relativo alla Guardia Civica.

fig. 1 - bollo di franchigia LEGAZIONE DI VELLETRI / COMUNITA’ / DI / LUGNANO fig. 2 - bollo di franchigia GUARDIA CIVICA / COMPA. ISOLATA DI LUGNANO con stemma pontificio al centro dell’ovale



Superato il breve lasso temporale della Repubblica Romana del 1849, la successiva riforma voluta da Pio IX portò all’abolizione delle delegazioni e all’introduzione delle Province.

Lugnano venne a fare parte della provincia di Velletri continuando a costituire, insieme a Monte Fortino (oggi Artena) e Giulianello, il circondario amministrativo del Governo di Valmontone.

In figura 3 il bollo di franchigia della Gendarmeria di Lugnano, corpo che andò a sostituire quello dei Carabinieri Pontifici sciolti da Pio IX sul finire del 1849 per alto tradimento avendo prestato giuramento di fedeltà al decaduto Governo Repubblicano.

fig. 3 - bollo di franchigia GENDARMERIA PONTIFICIA / DIST.O DI LUGNANO, con stemma pontificio all’interno della circonferenza

 

Annesso al Regno d’Italia dal 15 gennaio 1871 a seguito della Legge n. 6165 del 31/12/1870, il 14 gennaio 1873 il comune di “Lugnano” cambiò denominazione in “Lugnano Labicano”, toponimo questo ancora una volta modificato il 6 febbraio 1980 con quello di “Labico”.


 

Note:

1. ipotesi questa tuttavia che, ancora oggi, è motivo di accese controversie accademiche fra gli studiosi del settore;

2. Leggi Relative alla Costituzione della Repubblica Romana, Roma, Stampatori Nazionali, Anno VI Repubblicano, 1798, p. 7.