Storia Postale dello
Stato Pontificio

Stato Pontificio: non solo bolli...
di Francesco Maria AMATO

Bibliografia

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia
“UN’ASSICURATA PARTICOLARE” (la Partecipanza Agraria di Villa Fontana)
Luca Dermidoff

PERCORSO > S.P. Stato Pontificio > questa pagina

Sono a presentare questa Assicurata dello Stato Pontificio che, a parte la grande freschezza fisica della lettera, ha alcune caratteristiche storiche e storico-postali che nel suo complesso la rendono interessante e particolare.

Argomenti di interesse:

1) assicurata limitrofa tra S. Lazzaro di Savena e Medicina via Bologna, distanti tra loro 18 km in linea d’aria.

2) affrancata con francobollo da 3 baj (Sassone 4d) della prima emissione con la pregiata tonalità giallo paglia, tipica del 1858.

3) l’assicurata conteneva un mandato di pagamento di 1 scudo e 60 baj, citato a penna sul recto della lettera, con la ulteriore dicitura “si attende la ricevuta” in alto.

4) la lettera è diretta a Villa Fontana, ora nel Comune di Medicina, nella quale si applicava una forma unica di proprietà collettiva detta “Partecipanza”.

L’assicurata (Fig.1), scritta il 9 luglio 1858, è affrancata per località all’interno del circondario postale della Direzione Postale di Bologna con una tariffa complessiva di 3 baj, composta da 2 baj in quanto il peso della lettera (15 grammi), come scritto a penna in alto a sinistra, ne determina il doppio porto, a cui va aggiunto 1 baj per il costo del 50 % dovuto per l’assicurazione della lettera. È presente altresì il muto a griglia, quale annullatore del francobollo, il timbro a doppio cerchio di Bologna del 10 luglio 1858 e sul fronte è impresso il bollo ovale del Municipio di S. Lazzaro, quale mittente (punti 1 e 2 degli argomenti di interesse).

Fig.1 - Fronte lettera


All’interno del testo compilato dalla Tesoreria del Municipio di S. Lazzaro di Savena (BO), si cita la trasmissione del mandato di pagamento di 1 scudo e 60 baj a favore di un orfano di cui se ne attende la ricevuta (punto 3 degli argomenti di interesse e Fig.2), per il periodo da giugno 1856 a giugno 1858, il quale si trovava presso l’Istituto Agrario Industriale a Villa Fontana di Medicina.

Fig.2 - Testo interno, del 9 luglio 1858, indirizzato al Vicepresidente dell’Istituto Agricolo Industriale

Testo interno lettura (Fig.2):

Oggetto: Mandato per dozzene (dozzine: intese come periodo temporale per la retta dell’orfano)
Illustrissimo Signore,
Le trasmetto mandato nella somma di scudi 1 e sessanta a saldo di dozzene prestate dal 16 giugno 1856 a tutto il 15 giugno 1858, all’orfano Venturi Carlo di questo comune (S. Lazzaro di Savena) che trovasi nell’Istituto Agricolo Industriale in Villa Fontana.
Sta poi sommamente soddisfatto questo Magistrale l’assicurazione che la S.V.E. ne dà col suo taglio del 18 giugno pp del buono stato di salute, e della lodevole condotta del nominato.
In quest’incontro mi pregio intestarmi con distintissima stima.
Il Priore"

Come citato al punto 4 degli argomenti di interesse a Villa Fontana si praticava la Partecipanza Agraria che è una interessante forma di proprietà collettiva delle terre (Nota 1), soprattutto di terreni interessati a bonifiche e destinati successivamente a coltivazioni agricole, intese come assetti fondiari collettivi (terre comuni) delle comunità locali, risalente addirittura al Medioevo nella bassa Pianura Padana, intorno all’anno 1.000, allora piuttosto diffusa e tuttora in uso, seppur con formule aggiornate alle esigenze odierne (Sostenibilità e Biodiversità), il cui patrimonio fondiario viene ripartito secondo regole antichissime fra tutti gli aventi diritto, cioè i discendenti delle famiglie che ottennero il privilegio.

Tecnicamente parlando, l’esercizio dei diritti di proprietà collettiva, a favore di terzi, può essere demandato a particolari organizzazioni (università agrarie, comunità, comunanze, associazioni o enti), in questo caso specifico al destinatario dell’assicurata cioè l’Istituto Agrario Industriale di Medicina o alle amministrazioni comunali. Le modalità di possesso ed uso del suolo vengono tramandate in forza di particolari leggi, regolamenti, atti specifici o consuetudini di fatto.

Insomma si tratta di “Un altro modo di possedere”: norme sociali, ordinamenti, regole, tradizioni, usi e consuetudini sono gli strumenti del diritto che le comunità hanno inventato proprio per evitare di autodistruggersi o di essere sciolte.

Le Partecipanze in questione sono sei, compresa Villa Fontana, tutte concentrate nella bassa pianura emiliana, tra i fiumi Panaro e Sillaro: Nonantola, Cento, Pieve di Cento, S.Giovanni in Persiceto e S. Agata
Nell’ambito delle Partecipanze agrarie emiliane, nello specifico di questa assicurata parliamo della Partecipanza Agraria di Villa Fontana (Fig.3).

Fig.3 - Stemma della Partecipanza Agraria ed anche comunale

Villa Fontana o Villafontana è la frazione più popolosa del comune di Medicina, nella città metropolitana di Bologna dove aveva sede il Palazzo delle Partecipanze e l’Istituto Agrario Industriale costruito nel 1853 e chiuso nel 1876, a cui la l’Assicurata era diretta.

Villa Fontana fece parte dello Stato Pontificio dal 1815 al 1859, quando passo prima al Regno di Sardegna e poi al Regno d’Italia.

La Partecipanza di Villa Fontana (tenuta Vallona), infatti, è proprietaria di un fondo (Fig.4), di circa 860 ettari, che, ogni 18 anni, viene suddiviso tra i cosiddetti Partecipanti Utenti secondo le regole dello Statuto dell’Ente (Fig.4). Il venir meno nel tempo di uno solo dei requisiti implicala perdita del diritto di godimento.

Questi, oltre ad essere discendenti in linea retta maschile delle antiche famiglie partecipanti, devono avere "...casa aperta e camin fumante..." (il cosiddetto incolato) in una delle quattro parrocchie della "cerchia": Villa Fontana, S. Donino, Fiorentina e S. Antonio della Quaderna.

Chi è in possesso di questi requisiti riceve al compimento del diciottesimo anno di età (sia maschio che femmina) una "quota" di terreno che può coltivare come meglio crede, nel rispetto però delle regole dello Statuto dell'ente. Il venir meno nel tempo di uno solo dei requisiti implica la perdita del diritto di godimento.

Le Partecipanze oggi pur diverse per origini e caratteristiche rappresentano un “unicum” nella struttura sociale ed istituzionale del paese, non rinvenendosi altri enti con simili peculiarità.

La natura giuridica delle Partecipanze agrarie emiliane per oltre un secolo ha diviso gli studiosi che le hanno considerate enti pubblici o privati. Ognuno aveva le sue buone ragioni, ma la verità è che le Partecipanze hanno elementi caratteristici sia dell’ente pubblico che della persona giuridica privata” (Nota 2).

Le Partecipanze hanno costituito nel passato un'importante presenza sul territorio, essendo dotate di una forte capacità di coesione e di sostegno finanziario della popolazione, nonché di miglioramento del territorio e di spinta economica alla coltivazione delle campagne.

Fig.4 - Villa Fontana (www.partecipanzavillafontana.it)


Fig.5 - Tavola divisione quote Partecipanza Villa Fontana (www.partecipanzavillafontana.it)


Bibliografia:


Gallenga M.: “I Bolli delle Romagne” – Raybaudi Editore

Fonti:
www.partecipanzavillafontana.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Partecipanza_agraria_di_Villa_Fontana
Notificazione Cardinale Tosti del 2 novembre 1844 e relativa Tariffa Generale


Note: novembre


(1) La legge 20 novembre 2018, n° 168, recante “Norme in materia di domini collettivi”, pur riconoscendo agli assetti fondiari collettivi, comprese le Partecipanze emiliane, la personalità giuridica di diritto privato, ha posto tra le competenze della Repubblica la tutela e la valorizzazione delle proprietà collettive per la loro fondamentale importanza dal punto di vista del patrimonio naturale, del sistema ambientale, del patrimonio storico-culturale e paesaggistico, in un’ottica di comproprietà inter-generazionale.

(2) “La controversa natura giuridica della Partecipanza agraria di Villa Fontana” di Luciano Fanti www.partecipanzavillafontana.it

Luca Dermidoff
14-02-2024