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le immagini usate per lo sfondo sono opera di
Bimba Landmann

 



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FILATELIA: tante tipologie di collezionismo

Con la filatelia, nel tempo, avvenne che dal collezionismo semplice (raccolta senza studio dei francobolli emessi dalle poste di uno o più Paesi) vi furono persone che rivolsero le loro attenzioni ad un diverso tipo di scelta.

I francobolli, sin dai primi tempi, non sono altro che una illustrazione: il ricordo di un capo del popolo o di un avvenimento o di una figura che così si credeva diventasse immortale.

Sono quadretti, piccole immagini forse affascinanti anche per la località della loro provenienza, allora a quei tempi si viaggiava poco, quasi nulla (così i paesi sconosciuti erano quelli più ricercati e così diventavano ancora più affascinanti, ma erano soggetti sempre molto vicini a certe immaginette religiose).

Taluni venditori per i pochi collezionisti del tempo che fu, e per sviluppare ancor più la bramosia e il desiderio di possesso, crearono speciali album per la raccolta, furono edizioni di album particolari che contenevano fogli punteggiati, la qual cosa avrebbe aiutato a crearsi un proprio contenitore speciale diverso per ciascun collezionista. In testa ad ogni foglio vi era uno spazio nel quale scrivere il nome del Paese.

Dopo breve tempo questi Album mondiali divennero inutilizzabili per la mole delle nuove emissioni che le poste di ogni paese emetteva.
Vennero allora stampati fogli raccolti “per singoli paesi”, raramente arricchiti con una presentazione “storica”.
I fogli sciolti venivano immessi in particolari cartelle che speciali anelli a vite permettevano il riordino dei fogli ed una catalogazione personalizzata.
Le nuove emissioni, acquisibili anche annualmente, venivano così immesse dal collezionista nei volumi.

Il passo successivo furono gli album “a taschine”.
Si sviluppò così la “moda” di raccogliere solo francobolli “nuovi”, e da qui nacque naturalmente un diverso valore commerciale.

Per stimolare l’attenzione verso la filatelia, furono promosse Esposizioni e mostre nelle quali venivano premiate le collezioni più meritevoli nominalmente, il che vuol dire le più ricche e costose, naturalmente per dare nuova e ulteriore spinta psicologica…

Nel dopoguerra nacque la moda di acquistare francobolli nuovi ed integri (significa francobolli la cui gomma al retro non era stata intaccata da “linguella” o altro).

Esposi l’assurdità di tale moda che fu anche di spinta per la nascita di nuovi artigianelli, chiamati in seguito “riparatori”, che tanto danno hanno creato e creano alla filatelia, ma che purtroppo sono ancora in servizio.

La cosa è ancora oggi molto sviluppata e favorita dai nuovi modi di offrire e di acquistare i francobolli in internet, senza poterli vedere dal vivo e toccare.
Lo sviluppo delle vendite senza controllo peritale è predominante e non aiuta certo il collezionista, specie quello degli antichi Stati.

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A lato di questo boom sono nati per fortuna anche gli studiosi.
Le date e le caratteristiche delle serie allo stato di nuovo trovò anche un pubblico che non rifuggì la facile impresa di riempire gli album con quei francobolli, talvolta anche dotati di timbrature apparentemente postali, per lo più collezionisti che rifuggivano e rifuggono lo studio, scegliendo la “pappa scodellata”, invece di crearsi un gioco mentalmente ben più remunerativo: lo studio di un paese, di una regione, di un modo d’essere.

Ad alcuni venne l’idea di sviluppare uno studio sul passato uso postale. Vi fu anche chi cominciò a cercare falle nella stampa delle vignette, chi volle conoscere le vere ragioni di alcune varietà della dentellatura e altro. Ci fu anche chi volle conoscere le cause di una emissione e poi passò a studiare i documenti che accompagnano una lettera con un francobollo.

Nelle Esposizioni più importanti vengono quasi ignorate le raccolte piene di ricchi valori, mentre sono presi in considerazione gli studi.
Fine dei Granchi rosa.

L’uso che viene fatto di un francobollo, la rarità di un annullo su una lettera spedita da una certa località o una busta proveniente da un momento di guerra, un timbro postale che viene usato per un breve periodo, un caso di francobollo mai distribuito in quella località, una data che coincide con un momento di cambio di governo o una guerra, un annullo di un primo giorno in periodo anteguerra, un annullo che corrisponde ad una data in cui avvenne un particolare avvenimento, un annullo su un francobollo emesso per altro uso ecc. ecc.
I giudici in una Esposizione tendono appunto a premiare uno studio profondo ed originale, ben più del valore monetario di una o più serie di costosi francobolli.
Studiare il francobollo vuol dire studiarne l’uso, la tariffa, il momento, la provenienza e fin dove è diretto

Iniziate a crearvi una collezione sulla vostra regione formando una raccolta di timbri postali delle varie località e dei diversi timbri utilizzati nel tempo dello stesso ufficio postale. Talvolta potete affiancare anche cartoline che presentano caratteristiche inusuali e... buon divertimento.

Questa è ricerca e per questo si viene premiati.
Riscoprire l’uso insolito o raro di un certo documento…. e quel timbro fuori luogo … e l’occasione di quella affrancatura forse eccessiva e… e…

Giorgio Landmans