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Gioco: come? e perchè? un altro mondo

dodicesima riflessione di un novantenne


di Giorgio LANDMANS

 

Giovanni perché mi chiedi come fare gioco con i francobolli? Vedi, amico, se vuoi fare qualcosa a questo mondo che poi funzioni, lo puoi fare, ma il tuo attivo intervento può essere per te un gioco o un lavoro o una strana spina che cuoce una speranza futura. Un lavoro fatto con animo di gioco usualmente riesce meglio e con maggiore sicurezza..
Lo studio di qualcosa fatto con spirito di gioco solitamente apporta migliori risultati proprio perché chi lo fa è privo dell’ ansia di fantasia di pronto guadagno e dell’ ansia di luminoso futuro.
Se vuoi fare qualcosa che ti porti un ricco vantaggio devi inevitabilmente sopportare la tua stessa ansia dell’avere tutto e subito. E non sarà gioco, ma sarà ansia.

Collezionare francobolli può essere uno studio, ma può essere anche un gioco. Ti hanno invece parlato di investimento e ti hanno spiegato che sarebbe diventato l’investimento del futuro. Ma –attento - un investimento è cosa che puoi fare anche guidando un’automobile.
Con le parole è facile ingannare.

Ma raccogliendo e collezionando francobolli tu puoi farne un gioco, forse un gioco di ricerca che potrebbe anche darti un certo concreto vantaggio: riusciresti ad avere una nozione in più. E sai bene che è sempre vantaggio avere una nozione in più. Il saper riconoscere tra mille quel qualcosa che solo tu, tu solo forse per primo hai visto quel dettaglio, magari quel minimo dettaglio, e questo può far di te anche un qualcuno che la gente saluta e che poi si vanta d’essere uno che ha potuto salutarti.

Puoi fare una raccolta (prima si raccoglie e poi si colleziona). Vuol dire semplicemente che devi dapprima scegliere quel che vorrai raccogliere (sarà l’oggetto e poi la sua forma, l’estetica, l’aspetto che giocheranno un loro ruolo) e poi dovrai imparare a collezionare: prima questo, poi l’altro, dovrai dare cioè un ordine che potrà essere temporale o estetico o comunque sempre comprensivo per chi guarderà il tuo lavoro. Tutto questo si chiamerà forse criterio, criterio che potrebbe anche essere diverso dalla tradizione, via i precotti, fatti un gioco, un gioco che sia tuo.

Più complicato del gioco con i francobolli sarà quello del raccogliere e del collezionare gli annulli detti anche timbri o annullamenti. Molte di queste timbrature furono in uso prima dell’ uscita-invenzione del francobollo (sì invenzione così vuole che si dica la tradizione). Il timbro – che a sua volta sostituiva scritte manuali - significava la provenienza e talvolta ulteriori timbri stavano a significare un pagamento eseguito in partenza. Già perché la corrispondenza, in antichi tempi, veniva pagata tendenzialmente all’arrivo forse partendo dal principio che il maggior interessato fosse il ricevente. Vennero approntati timbri di assicurazione, di raccomandazione e altro che sostituirono indicazioni manuali precedenti.
Sarà necessario, anzi forse indispensabile, apprendere la storia della posta sin dall’antichità. gli antichi conquistatori comunicavano gli avvenimenti e le loro conquiste.

Sceglierai forse di interessarti forse solo di un certo tipo o la foggia di certe impronte, o forse le impronte usate in un periodo di una certa Nazione, deciderai forse di raccogliere e poi classificare impronte più moderne che naturalmente tenderanno sempre più ad iscrizioni tipo pubblicitario...
La corsa dei cavalli, l’uva migliore, il paradiso in terra e via dicendo.

E oggi ho voluto giocare anch’ io.
Ho trovato una busta che riporta un timbro che pare non dovrebbe esistere in base a quanto si è detto e scritto sinora. E allora sfoglia libri, saggi, articoli ....
LEGNAGO si legge in un doppio cerchio. Ma i sacri testi dicono che esiste solo con un cerchio. Ma allora? Già, ma allora?
Ne ho cercato traccia tra i sacri testi degli annullamenti del passato, in uso in Lombardo Veneto – è simile, simile ma non uguale. Quello usato dovrebbe essere con un solo cerchio: ne ho cercato traccia poi tra i timbri delle collettorie ma sempre con esito negativo.
Ma poi d’improvviso mi sono chiesto. «Ma il timbro è su francobollo? »
No, no è un timbro di transito e.... quindi mi sono chiesto ... e se fosse lo stesso che in quel periodo (siamo nel 1875) in Italia accompagnava usualmente il numerale? già quel doppio cerchio con rosetta che era in uso in quel periodo?
Eh, sì ! e allora è lui, timbro tipicamente italiano di quell’epoca.... Certo non c’ è dubbio è proprio il timbro del periodo che accompagnava il numerale. Ora è senza relativo numerale poiché è timbro in uso di transito.

E allora valore? Poco o nulla ...
E allora quanto vale il tuo divertimento?
Non mi interessa, io mi sono divertito e la mia mente ha annotato.
 



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