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SAnta chiara d'assisi
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Santa Pazienza




Chiara, della nobile e ricca famiglia degli Offreducci, aveva appena dodici anni quando Francesco d'Assisi si spogliò, sulla pubblica piazza, di tutti i vestiti per restituirli al padre Bernardone.

Pochi anni dopo, conquistata dall'esempio di San Francesco, la sera della domenica delle Palme (1211 o 1212) la giovane Chiara fugge dalla sua casa in Assisi e corre alla Porziuncola, dove l’attendono Francesco e il gruppo dei suoi frati minori. Le fanno indossare un saio da penitente, le tagliano i capelli e poi la ricoverano in due successivi monasteri benedettini, a Bastia e a Sant’Angelo.

Infine Chiara prende dimora nel piccolo fabbricato annesso alla chiesa di San Damiano, che era stata restaurata da Francesco, dove viene raggiunta dalle sorelle Agnese e Beatrice, e da gruppi di ragazze e donne.

Così incomincia, sotto la spinta di Francesco d’Assisi, l’avventura di Chiara, figlia di nobili che si oppongono, invano, anche con la forza alla sua scelta di vita. Ma Chiara non è fuggita “per andare dalle monache”, ossia per entrare in una comunità nota e stabilita: affascinata dalla predicazione e dall’esempio di Francesco, la ragazza vuole dare vita ad un ordine religioso radicalmente povero, che viva del prprio lavoro e di qualche aiuto dei frati minori, dedicandosi alla preghiera per sé e per gli altri, e al servizio di tutti. Chiamate inizialmente “Damianite” (e da Francesco “Povere Dame”), saranno poi per sempre note come “Clarisse”.

Da Francesco (ispiratore e consigliere), Chiara ottiene una prima regola fondata sulla povertà, poi, dopo la morte di Francesco, nel 1226, il cardinale Ugolino, vescovo di Ostia e protettore dei Minori, le dà una nuova regola che attenua la povertà, regola che però lei non accetta. Così Ugolino, diventato papa Gregorio IX (1227-41) le concede il “privilegio della povertà”, poi confermato da Innocenzo IV con una solenne bolla del 1253, presentata a Chiara pochi giorni prima della morte, avvenuta l'11 agosto del 1253.

A soli due anni dalla morte, papa Alessandro IV la proclama santa.

Chiara si distinse per il culto verso l'Eucarestia. Per due volte Assisi venne minacciata dall'esercito dell'imperatore Federico II che contava, tra i suoi soldati, anche saraceni. Chiara, in quel tempo malata, fu portata alle mura della città con in mano la pisside contenente il Santissimo Sacramento la cui vista volse in fuga l'esercito assediante.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dalle Poste Vaticane
il 12 agosto 1953
(7° centenario della morte)

Yvert 188
Dentellato 13 1/2


IL SANTINO