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SAnTA devota
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Santa Pazienza




La leggenda di Santa Devota è una delle tradizioni più antiche e più importanti del principato di Monaco, dove la notorietà della santa è bizzarramente legata anche ad una manifestazione che, benché indubbiamente più moderna, è ugualmente importante: quella del Gran Premio di Montecarlo per vetture di Formula Uno.

La Sainte-Dévote è infatti la prima delle 19 curve del circuito che si snoda nelle strette vie cittadine, la più temuta dai piloti appena dopo la partenza, quando i bolidi sono ammucchiati in poche decine di metri e conquistare una posizione di testa è essenziale per il prosieguo della gara.

Prende il nome, questa curva, dalla cappella che, invisibile dietro i rivestimenti di sicurezza e i cartelloni pubblicitari, fu eretta per ospitare i resti della santa "devota" dopo il loro avventuroso approdo sulla costa francese.

Tornando infatti alla leggenda, apprendiamo che una delle tante vittime delle persecuzioni ordinate da Diocleziano intorno all'anno 300 d.C. nei confronti dei cristiani fu una giovinetta còrsa appena diciassettenne la quale, benché imprigionata e torturata, si rifiutò di rinnegare la sua fede, subendo per questo innumerevoli torture, fino a morire lapidata. Dopo la sua morte, il governatore della provincia ordinò che il suo corpo, per evitarne la venerazione fosse bruciato, ma alcuni fedeli riuscirono a sottrarlo a quest'ultima ingiuria, caricandolo su una barca diretta in Africa.

Sorpresa da una tempesta, l'imbarcazione stava ormai andando alla deriva quando una colomba uscita dalla bocca di Devota la guidò verso l'approdo di Gaumates, corrispondente all'attuale porto di Montecarlo. Qui un pescatore, ritrovati i resti della santa, li riparò in una preesistente cappella dedicata a san Giorgio, dalla quale furono in seguito trasferiti in una cappella appositamente costruita, che è divenuta nel corso dei secoli l'odierna chiesa di Sainte Dévote.

Queste poche notizie sono tratte dalla Passio dei votae (alla lettera: Passione della votata a Dio) che secondo molti agiografi e storici moderni sarebbe una sorta di doppione della Passio Sanctae Juliae Carthaginensis, personaggio storico il cui corpo martirizzato sarebbe stato trasportato dall'Africa alla Francia al tempo delle invasioni dei Vandali. Particolare curioso, anche il culto di santa Giulia è vivissimo a Montecarlo, dove la sua festa si celebra esattamente a sei mesi di distanza, il 27 luglio, da quella di Devota.

Anche se dunque "devota" non sarebbe altro che un aggettivo dedicato a Giulia e benché dunque le due vicende siano in larga parte sovrapponibili, è tuttavia proprio santa Devota ad occupare un posto centrale nel culto dei fedeli monegaschi: patrona del Principato e della famiglia Grimaldi che lo regge, la sua festa è festa nazionale ed è celebrata in grande pompa il 27 di gennaio.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dal Principato di Monaco
il 29 settembre 2003

Yvert 2413
Dentellatura 13 ½
IL SANTINO