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SAn giuseppe lavoratore
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Santa Pazienza




Giuseppe è il padre putativo di Gesù.

Discendente del re David, era un povero falegname ma una persona onesta. Quando apprese che la fidanzata era incinta fu legittimamente preoccupato, sapendo che il bambino non era suo.

Risoluto ad evitare alla futura sposa una umiliazione pubblica, voleva rompere con discrezione i suoi impegni. Un angelo che vide in sogno lo rassicurò sulla virtù di Maria ed il matrimonio ebbe ugualmente luogo.

Aveva probabilmente solo alcuni anni più della Vergine, ma la credenza che fa di lui una persona anziana già alla nascita di Gesù proviene da testi apocrifi, come i due Protovangeli (lo Pseudo Giacomo e lo Pseudo Matteo), e quindi non ha fondamento.

Nei Vangeli non viene registrata alcuna sua frase, il primo autore che lo cita è Giustino, e il suo nome fu aggiunto al calendario romano solamente nel 1479.

Tradizionalmente, la Chiesa Cattolica lo festeggia il 19 marzo, ma dal 1956 è stato introdotta nel calendario una nuova ricorrenza, il primo di Maggio, probabilmente derivata, con diversi spostamenti di data, di una festività della Roma medievale dedicata a uno dei tanti momenti della vita di Giuseppe di cui leggende e tradizioni popolari sono ricche.

Si riferisce, forse, ai “leggendari” Joseph! Ma a quale? A quello sepolto della valle di Giosafat?

Oppure a colui che aveva il suo mantello e l’anello matrimoniale conservati a Perugia dal 1477? E i fedeli perugini sapevano che gli stessi oggetti erano in possesso dei cittadini di Semur-en-Auxois? E sapevano che le eguali “reliquie” si veneravano pure in Toledo e in altri luoghi?

Ad Aquisgrana le sue scarpe (peccato che la misura fosse quella di un dodicenne), furono meta di pellegrinaggi. Le pantofole, adatte a un piede di adulto, erano certamente, e ci sono ancora, a Treviri, nell’abbazia di Saint Simeon.

Ad Annecy, in Savoia, posseggono il suo bastone da viaggio, quello che si può ammirare nell’iconografie riguardanti la “Fuga in Egitto”. Pure a Camaldoli (Arezzo) esiste un bastone!

A Joinville-sur-Marne è invece la cintura, portata da un crociato nel 1254.

Ma probabilmente la ricorrenza del primo Maggio è dedicata alla massima reliquia del ”lavoratore" Giuseppe, citato in Confession catholique du sieur de Sancy. Nel testo di Jean-Henri Melle D’Auvigné, storico svizzero e pastore protestante,è riportato che a Cour Cheverny, nei pressi di Blois, è conservato il famoso ah!

Non un normale ah! che qualsiasi essere umano può emettere quando per errore si martella un dito, no!

Questo suono era conservato in una petite bouteille ermeticamente chiusa perché conteneva il sacro ah! emesso dal falegname Giuseppe, mentre tagliava un ceppo, un po’ come un normale Geppetto.

IL FRANCOBOLLO



Emesso dal Vaticano
il 27 novembre 1990

Dentellato 12 1/2 x 13
Yvert n. 887


IL SANTINO