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SAnt'ignazio di loyola
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Santa Pazienza




Inigo Lopez nacque il 24 dicembre 1491 nel castello di Loyola ad Azpeitia, nella provincia basca di Guipúzcoa (Spagna).

Tredicesimo figlio d'una grande famiglia castigliana di media nobiltà, a sette anni rimase orfano della madre e dato in affidamento. Nel 1506 divenne paggio al servizio di un parente, Juan Velázquez de Cuéllar, contador mayor (ossia tesoriere) del regno di Castiglia.

Entrò nell'esercito nel 1517 e il 20 maggio 1521 partecipò alla Battaglia di Pamplona rimanendo gravemente ferito ad una gamba. Fu costretto per tre mesi a letto nel castello di suo padre ove il medico veniva a visitarlo tre volte al giorno.

La sua conversione avvenne durante la convalescenza, quando ebbe occasione leggere alcuni libri religiosi tra cui "La vita di Cristo" di Landolfo di Sassonia e "La leggenda Aurea" di Jacopo da Varagine. Rimase folgorato da quegli esempi e decise di visitare il Monastero benedettino di Montserrat (25 marzo 1522), dove abbandonò i suoi indumenti militari davanti a un'immagine della Vergine Maria, facendo voto di perpetua castità.

Si stabilì a Manresa, in Catalogna, e praticò per oltre un anno un severissimo ascetismo. Desiderava cambiare la sua vita e trascorrere un'esistenza basata sul proprio lavoro e ispirata a Francesco d'Assisi e altre grandi figure spirituali. Decise di recarsi in Terra Santa con l’intenzione di rimanervi come mendicante ma fu costretto a rientrare in Spagna.

Ebbe varie visioni, come raccontò più tardi nella sua autobiografia.

Da solo, in una cueva (grotta) presso il fiume Cardoner, prese a scrivere una serie di meditazioni e di norme. Elaborò, sperimentandolo in prima persona, il suo metodo di preghiera e contemplazione basato sul “discernimento”. Queste esperienze sfociarono nei celebri Ejercicios espirituales (Esercizi spirituali) che traggono origine dalla Seconda lettera ai Corinzi di San Paolo ("esaminate voi stessi, fate la prova su voi stessi", XIII, 5). Quest'opera ha influenzato profondamente i futuri Preti Pellegrini, quelli che in seguito saranno i Gesuiti.

Visse a Barcellona e poi ad Alcalà. Più tardi si recò all'Università di Parigi ove conobbe alcuni giovani: un basco chiamato Francesco Saverio e il francese Pierre Favre. Influenzati dal percorso spirituale di Inigo, i due ragazzi, insieme a molti altri studenti universitari, seguiranno gli "Esercizi Spirituali" sotto la sua guida.

A Montmartre fondò la Compagnia di Gesù e successivamente si trasferì, come sacerdote, a Venezia. Si recò a Roma e pose la Compagnia a disposizione del Papa Paolo III per la difesa della fede, la riforma della Chiesa e l'opera missionaria. Il Papa riconobbe tale Compagnia come ordine religioso della Chiesa Cattolica nel 1540.

Inigo, ossia Ignazio, (come aveva deciso di chiamarsi) dedicò la sua vita a dirigere la Compagnia, scrivendo "Le Costituzioni" che regolarono la vita del neonato ordine e concludendo gli "Esercizi Spirituali".

Morì a Roma il 31 luglio 1556.

Fu beatificato da Paolo V nel 1609 e canonizzato da Gregorio XV nel 1622. Il 23 luglio 1637 le sue spoglie furono collocate nella chiesa del Gesù, in un'urna di bronzo dorato. La statua del Santo, in argento, è opera di Pierre II Le Gros (1666-1719).
IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Spagna
il 12 dicembre 1955

Dentellato 13
Yvert n. 872
IL SANTINO