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SAnta nazaria ignazia
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Santa Pazienza




Nata a Madrid il 10 gennaio 1889, Nazaria Ignacia March Meza era la quarta dei dieci figli di una famiglia madrilena di bassa condizione sociale. I suoi genitori, pur avendola come d'uso battezzata, si curavano poco della sua educazione religiosa, e fu solo grazie all’interessamento della nonna materna che nel 1898 ricevette la Prima Comunione. In quell’occasione Nazaria raccontò di avere sentito una voce, da lei attribuita a Gesù Cristo, che le diceva “Seguimi…”

Fece dunque voto di castità e manifestò apertamente la sua intenzione di entrare in un ordine religioso, cosa che incontrò la decisa opposizione della famiglia, che arrivò a proibirle di accostarsi ai sacramenti. Fu ancora una volta la nonna a venirle incontro, procurandole una borsa di studio presso un collegio agostiniano di Siviglia, dove fu cresimata. Sempre la nonna provvide a fornire l’autorizzazione per farla entrare nel Terz’Ordine Francescano prima del raggiungimento della maggiore età.

Nel 1904 la ditta dove il padre lavorava fallì, e per la famiglia March si aprì la strada dell’emigrazione oltreoceano, in Messico, in cerca di nuove opportunità. Sulla nave Nazaria si avvicinò ad un gruppo di suore appartenenti all’ordine delle Piccole Sorelle degli Anziani Abbandonati, rimanendo molto colpita dal loro modo di vivere. Due anni dopo il suo arrivo nel Nuovo Mondo ottenne finalmente dai sui genitori il permesso di unirsi come novizia all’ordine.

Dopo un temporaneo ritorno in Spagna per svolgere il noviziato nel convento di Palencia, dove pronunciò i voti assumendo il nome di suor Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù, approfittò della prima occasione utile per tornare in America offrendosi volontaria per seguire altre nove consorelle destinate alla fondazione di una nuova casa in Bolivia, nella città di Oruro.

Per almeno un decennio Nazaria si dedicò senza risparmio alle cure fisiche e al sostegno spirituale degli anziani, arrivando ad essere nominata madre superiora della casa di Oruro, ma a partire dal 1920, grazie anche a un ciclo di esercizi spirituali condotto dall’allora Nunzio Apostolico in Venezuela e Bolivia monsignor Filippo Cortesi, cominciò a concepire un nuovo modo di servire il Signore attraverso l’apostolato missionario attivo.

Lasciata la congregazione delle Piccole Sorelle degli Anziani Abbandonati nel 1925, Ignazia e una decina di giovani boliviane si dedicarono alla diffusione del catechismo tra gli strati più disagiati della popolazione, portando avanti al medesimo tempo un’intensa azione sociale per alleviare la povertà materiale e morale della popolazione.

Era nato l’Istituto delle Suore Missionarie della Crociata Pontificia, destinato a diventare di lì a poco l’ordine delle Missionarie Crociate della Chiesa. Di questo nuovo ordine, in occasione del primo Capitolo Generale tenutosi nel 1930, Nazaria Ignazia fu proclamata superiora generale, e con l’aiuto di monsignor Cortesi (nel frattempo divenuto Nunzio Apostolico a Buenos Aires) il raggio della sua azione missionaria e sociale si allargò a quasi tutti i paesi dell’America del Sud. Sotto l'ispirazione di suor Nazaria, fu fondato in Bolivia nel 1933 il primo sindacato di lavoratrici dell’America Latina

Nel 1935, cogliendo l’occasione di un pellegrinaggio organizzato dalle diocesi di Argentina e Uruguay, intraprese un viaggio a Roma per sollecitare direttamente davanti a papa Pio XI il riconoscimento definitivo del suo ordine. Durante il viaggio di ritorno fece tappa anche in Spagna nella sua città natale, dove aveva intenzione di fondare una casa di esercizi spirituali; qui, nelle tensioni causate dalla Guerra Civile, rischiò l’arresto e addirittura la fucilazione, scampando ad entrambi solo grazie all’intervento delle ambasciate di Uruguay e Argentina.

Dopo il rientro in America si stabilì definitivamente a Buenos Aires da dove, oltre a godere di un’assistenza medica resa necessaria dalle sue ormai malferme condizioni di salute, meglio poteva coordinare e seguire l'attività delle sue case ormai sparse per tutto il continente.

Ammalatasi di polmonite durante i lavori del terzo Capitolo Generale dell’ordine, fu ricoverata nel maggio del 1943 nell’ospedale Rivadavia di Buenos Aires dove morì il successivo 6 luglio, in seguito a una crisi di emottisi massiva.

 


IL FRANCOBOLLO



Emesso dalla Bolivia
il 14 aprile 1993
per celebrare la beatificazione

Yvert 817
Dentellato 13 ½
IL SANTINO