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la storia postale

le domande dei lettori - risponde Marino BIGNAMI

Per la Francia in corso particolare

Caro Roberto,
vorrei porre all'attenzione degli esperti la lettera fronte/retro che allego.
Apparentemente sembrerebbe una normale lettera II porto Raccomandata per la Francia in tariffa 18 lire: 5 lire I porto + 3 lire II porto + 10 lire Raccomandazione.
Al retro però vi sono un'etichetta dattiloscritta della Banca d’Italia e lateralmente uno scritto a lapis blu indicante il valore (cifre e lettere) verosimilmente dell’oggetto oltre alla firma dell’impiegato.
Potrebbe trattarsi di una forma di Assicurata, visto che nel periodo e fino al giugno ‘60 questo tipo di servizio era stato sospeso per il solo estero?
Ti ringrazio e ti saluti cordialmente
Gianni Vitale






Risponde Marino Bignami


Concordo con Vitale, però con alcune osservazioni. Trattandosi di raccomandata sottolineerei la mancanza di bolli postali di arrivo francesi al retro. Data la natura dell’invio, a maggior ragione avrebbero dovuto esserci per segnalare la data di arrivo e consegna. Penserei ad un “CORSO PARTICOLARE”: infatti era prevista dalla normativa postale la possibilità, dopo la presentazione e la registrazione, del ritiro della corrispondenza da parte del mittente con firma del registro postale. Il mittente l’avrebbe poi fatta avere al destinatario a sua cura (tale normativa era solitamente utilizzata per i bandi e concorsi: la Posta assicurava la data con timbro ufficiale e registrazione e il mittente era sicuro che l’invio sarebbe giunto entro la data fissata).
Al retro della nostra busta si nota evidentemente che è una spedizione filatelica e quando si tratta di francobolli i valori possono essere anche elevati e la normativa per esportazione di capitali nel periodo potrebbe aver detto la sua. Quindi passaggio ufficiale con autorizzazione della Banca d’Italia che il contenuto era regolarmente noto ( e, se la scritta si riferisce al contenuto, di modesta entità). Probabile che la busta dopo i passaggi ufficiali sia stata portata a Parigi o dal commerciante stesso o da qualche incaricato che così poteva passare la dogana in piena legalità alla normativa con il placet della Banca d’Italia. I sigilli erano messi per ufficializzate il trasporto e anche per impedire che nella busta si potessero aggiungere altri valori.

M.Bignami

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