storia postale

 

 



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ASSICURAZIONE POSTALE, PRIMO RISCHIO, FORZA MAGGIORE E….
SECONDO RISCHIO

di Marino BIGNAMI

Dopo l'Unità venne emanato un decreto per l'organizzazione postale del nuovo Regno che venne applicata con differenze regionali. Dopo aver subito importanti modifiche e messe a punto, il 1° gennaio 1863 il regolamento divenne definitivo e applicato uniformemente in tutta la Nazione. Alcune norme di quest'ultimo erano delle novità introdotte per adeguare il sistema postale del nuovo Regno alle aumentate esigenze postali, fra queste venne introdotto anche il nuovo servizio dell'assicurazione da applicare alle raccomandate. L'assicurazione prevedeva da parte del mittente la denuncia del valore contenuto nel plico in spedizione come raccomandata e della sua sigillatura con ceralacca (replicata dalle Poste con propri sigilli, per salvaguardare l'Ente) In caso di perdita, le poste rimborsavano una cifra pari al valore dichiarato, o proporzionale in caso di perdita parziale.
In pratica l'assicurazione era prevista solo per gli oggetti a firma cioè le lettere raccomandate e i pacchi (oggetti di cui l'amministrazione postale rilasciava ricevuta). Il danno veniva rimborsato solo se imputabile alle Poste per la perdita o il danneggiamento dell'invio. In caso di calamità naturali o avvenimenti causati da forza maggiore come guerre o disastri in cui la posta non era responsabile non veniva riconosciuto nessun rimborso.
Per venire incontro alle richieste degli utenti dal 1° marzo 1913 venne introdotta una ulteriore assicurazione aggiuntiva, quella per i rischi di "forza maggiore". Questa era applicata con il pagamento di una ulteriore tassa proporzionale al valore dichiarato, da aggiungersi alle precedenti tre, cioè: il porto, la raccomandazione e l'assicurazione che dal 1936 venne estesa anche ai pacchi con valore dichiarato.


1928 lettera assicurata anche per i rischi di forza maggiore (con timbro esplicativo)
La tariffa da £ 5,10 é formata da £ 2 + 1,25 + 1,10 + 0,75 cioé: gr. 60 = 4 porti 0,50 x 4 Totale £ 2
Raccomandazione 1,25
Assicurazione £ 300 (prime £ 200 = 0,80 + £100 = 0,30 Totale £ 1,10
Forza maggiore £ 300 (prime £ 200 = 0,50 + £100 = 0,25 Totale £ 0,75

Nel 1927 si riconobbe la necessità per alcuni servizi di un ulteriore tipo di assicurazione di tipo privato che riconoscesse il rimborso per cifre superiori a quelle accettate dal servizio postale, quindi da aggiungere a quello dell'Amministrazione postale in secondo rischio, quest'ultima assicurazione era stipulata a mezzo della posta che agiva da agente.
Come tutte le particolarità del servizio postale, questo servizio aggiuntivo venne introdotto con un decreto Reale emesso il 9 settembre 1926 (vedi sotto). Il decreto affidava la gestione di tale servizio allo "Istituto di Assicurazione e Previdenza per i Titolari degli uffici secondari, dei Ricevitori postali e telegrafici e degli Agenti rurali", che in seguito venne denominato "Istituto di Assicurazione e Previdenza dei Postelegrafonici".
Le somme incassate (in cifre proporzionali al valore dichiarato e calcolato in diversi scaglioni) per il servizio aggiuntivo venivano versate a questo Istituto che si assumeva l'onere di indennizzare gli assicurati in caso di perdite o manomissioni oltre la cifra di competenza delle Regie Poste.
Questa assicurazione era applicabile alle raccomandate e ai pacchi postali ordinari per l'interno del Regno e delle Colonie e ai pacchi postali con valore dichiarato in regime di secondo rischio per il valore eccedente i massimali stabiliti dall'assicurazione postale e comprendente i casi di forza maggiore per le lettere raccomandate e pacchi ordinari diretti negli Stati Uniti, per i quali l'assicurazione non era prevista dalle Regie Poste.
Il pagamento dell'assicurazione era effettuato applicando delle speciali marche a due sezioni sui documenti di spedizione.
Nel decreto è riportato che "l'Istituto o chi per esso" doveva munirsi di apposite marche che riportavano il nome dell'ente assicuratore.
L'Istituto a sua volta in armonia con il decreto "o chi per esso" affidò l'incarico della copertura ad una società assicuratrice di importanza nazionale come previsto dal decreto istitutivo, trattenendo una parte della cifra per l'Istituto. Per questo le marche a due sezioni emesse il 1° gennaio 1927 riportano il nome di " Le Assicurazioni d'Italia ".
Delle due sezioni di cui erano composte questi marche una, la destra, era applicata sulla ricevuta e l'altra sui bollettari degli uffici ed annullate entrambe con il bollo a data.
In particolare per le raccomandate USA la prima veniva applicata sui bollettari dell'ufficio postale accettante a riprova dell'assicurazione stipulata e la seconda sulla ricevuta che si rilasciava all'utente, per i pacchi l'applicazione della mezza marca era effettuata sulla sezione di destra del bollettino di spedizione che veniva rilasciata come ricevuta e l'altra sul bollettario.
Nel 1936 alla scadenza del contratto con " Le Assicurazioni d'Italia" (il decreto istitutivo chiarisce che l'autorizzazione è a tempo indeterminato ma che dopo dieci anni poteva essere revocabile), l' Istituto di Assicurazione e Previdenza dei Postelegrafonici decise di assumere direttamente l'impegno assicurativo. Con una circolare interna datata 1°ottobre 1936 furono avvertiti tutti gli uffici postali che dal 1° novembre le vecchie marche de " Le Assicurazioni d'Italia " sarebbero andate fuori corso, sostituite dalle nuove riportanti la scritta "Istituto Assicurazioni e Previdenza Postelegrafonici".

Fin dal 1926 queste marche furono sempre stampate dal Poligrafico e fornite al Magazzino Carte Valori dello Stato, subendo lo stesso iter di carico e scarico e custodite come tutte le altre carte valori.
La prima serie de "Le Assicurazioni d'Italia" comprendeva valori di due colori azzurro e rosso (nel 1930 venne emesso un taglio marrone di cent.10). Il valore da Lire 1,50 era l'unico in azzurro ed era destinato ai soli " Pacchi postali ordinari per l'interno e le colonie " per un'assicurazione fino a Lire 100, mentre gli altri valori di colore rosso comprendevano più tagli secondo il valore assicurato per "Pacchi postali e lettere raccomandate" per l'interno e per gli U.S.A. e dal 1936 per i "Pacchi di valore dichiarato" per l'interno e le colonie.
La seconda serie del 1937 fu emessa per "Istituto Assicurazioni e Previdenza Postelegrafonici"; era di colori diversi per i vari valori, ma ha mantenuto per il valore da Lire 1,50 (e l'assicurazione fino a lire 100) il colore azzurro.


Marche de "Le Assicurazioni D'Italia". A sinistra ricevuta di pacco o raccomandata per gli U.S.A - NewYork. e a destra due ricevute di pacco assicurato.
A quello di destra é stato erroneamente applicata la parte sinistra destinata al registro postale.

Le marche assicurative "private" restarono in corso fino al 31 dicembre 1947, dopo tale data la cifra venne scritta dall'addetto postale direttamente sulla ricevuta di spedizione. Come si può vedere la normativa entrata in vigore dal I° gennaio 1948 complicava notevolmente la procedura della contabilità.


Estratto dalla circolare del 23 dicembre 1947 della Direzione Provinciale di Genova messa on-line dall'ISSP.

Riporto anche in PDF il decreto del 1926 e la circolare del 1936 riportanti le norme. Sono ricavate da quella miniera di informazioni che sono le copie dei bollettini postali edite dalle Poste dal 1924 al 1943, messe on-line dall'ISSP. Nata come "Rivista delle comunicazioni" in seguito è diventata "Rassegna delle poste e dei telegrafi e dei telefoni" poi "Rassegna delle poste e telecomunicazioni" infine semplicemente" Poste e telecomunicazioni".

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