storia postale

 

 



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Una nota su una affrancatura filatelica

di Marino BIGNAMI

A volte con le cosiddette affrancature filateliche si possono fare acquisti insperati e interessanti giacché i puristi delle tariffe e delle affrancature le snobbano.
Per pochi euro ho acquistato un campionario di francobolli coloniali che il mittente ha spedito a casa nel lontano 1936. Quella mostrata é una busta con affrancatura sovrabbondante, è vero, ma realmente arrivata da lontano nel tempo e nello spazio dall’esotica Eritrea.

E' certamente frutto anche dell'entusiasmo popolare che permeava le conquiste coloniali e la fondazione dell'AOI. L'impresa compiuta dall'Italia fece sì che tanti, trasferiti nelle terre d'Africa, si sentissero partecipi e colpiti dall'ambiente esotico e ne vollero far parte i famigliari, inviando dei francobolli con le immagini delle nuove terre. I francobolli divennero così dei veri e propri messaggeri di terre esotiche che andavano al di là della loro funzione postale: dei souvenir, dei regali, degli ambasciatori delle colonie. Furono in molti perciò, filatelici e non, che all'epoca utilizzando spesso il nuovo veloce mezzo aereo abbondavano nelle affrancature, anche se in termini monetari, questo invio é costato non poco, circa 40-50 euro odierni.
La tariffa per la madre Patria all'epoca era di Cent. 75 per il porto, Lire 1,25 per l’espresso e una lira ogni 5 gr. per la posta aerea.
Le date degli annulli postali inoltre ci raccontano del lungo viaggio intrapreso per arrivare ad Acqui Visone provincia di Alessandria meta dell’invio.
Partita da Massaua il 3 dicembre 1936 ha percorso i primi ottanta chilometri circa sulla camionabile per arrivare all'aeroporto di Asmara, probabilmente su un automezzo privato incaricato dalle poste, lo stesso giorno é stata presa in carico ed ha preso il volo per il viaggio che l'ha portata fino a destino.
Ha un timbro postale di Roma del 7 dicembre e uno dell'8 dicembre applicato sull'ambulante Genova-Alessandria e nello stesso giorno é stata consegnata ai destinatari come Espresso ad Acqui Visone .
I trasporti aerei erano bisettimanali e l'itinerario nel periodo era coperto in tre giorni sulle tappe principali di Asmara, Khartoum, Assuan, Cairo, Bengasi, Siracusa, Roma. L’ultimo tratto era fatto con idrovolante.
Fra queste tappe principali, l'aereo, che viaggiava solo di giorno, ne faceva altre intermedie ogni quattrocento chilometri circa, per scali tecnici.
Niente in confronto al trasporto postale marittimo che partiva da Massaua ogni mese e impiegava parecchi giorni per la traversata.
Dell’affrancatura realizzata con un totale di 20 francobolli alcuni hanno l’immagine del Re e Imperatore ed altri le immagini degli indigeni, degli animali e dell’ambiente esotico eritreo per totali di £ 30,05. Di rilievo sono gli alti valori della serie pittorica da 5 e 10 £ e l'Espresso rosso da Cent. 60 sovrastampato £ 1,25 emesso nel 1935 che sono abbastanza pregiati.
Beh, anche questa è storia postale!

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