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Una interessante lettera
dal Dipartimento 111 “TARO” al Dipartimento 114 “OMBRONE”
Massimo MONACI (Il Monitore della Toscana n. 14 - A.S.Po.T)

>>> I francesi in Italia

Lettera del luglio 1808 da Parma per Orbetello (indirizzata A Monsieur L’Officier del État Civil de Orbitello), redatta su carta intestata a mano “Mairie de Parme – Arrondissement Communal de Parme”, firmata dal suo prémier adjoint Auge Bianchi, recante sul recto contrassegno manoscritto con dicitura “Maire de Parme”, e al verso sigillo con dicitura “MAIRE DE LA VILLE DE PARME” racchiusa in ovale disposto verticalmente, con stemma al centro poco interpretabile, presumibilmente un’aquila coronata.
In pratica la lettera consiste nella “copia conforme” di una certificazione di morte, avvenuta il 18.1.1808 presso l’ospedale militare di Parma, di un certo Anastasi C...(?), soldato del reggimento d’Etruria, secondo battaglione, 1a compagnia, nativo di Orbetello nel dipartimento d’Etruria.


La copia conforme non reca data, ma fortunatamente quando arrivò ad Orbetello, si provvide a vergare, all’interno in alto a sinistra, la dicitura Adì 27 Luglio ricev(uta), cosa che ci permette di ricondurre la datazione della missiva al luglio 1808.
A Parma(1) la lettera fu bollata in partenza con bollo lineare in stampatello diritto maiuscolo e di colore rosso “PARME”, apposto sul recto.
La lettera proseguì per Reggio Emilia-Modena e Bologna(2) (ufficio dove probabilmente finì erroneamente nella sacca per Roma), quindi per Firenze-Siena-Radicofani-Acquapendente-Viterbo e infine Roma(3), dove venne tassata per 12 bajocchi(4) (equivalenti a 6 décimes), come da cifra manoscritta “12” sul recto in alto a sinistra, essendo stata spedita in porto dovuto.
A Roma però ci si accorse che la lettera era ivi giunta mal diretta, quindi la locale Direzione postale provvide a:
- apporre la dicitura manoscritta, già alla maniera francese, “Deb. de Rome” (vale a dire Déboursé de Rome) al verso, a deconteggio del mancato introito della tassa postale, poiché ricorreva il caso di lettera mal instradata;
- cassare la tassa di 12 bajocchi mediante apposizione di due freghi trasversali;
- rispedire a Parma la lettera, che fece il percorso inverso.
Giunta a Parma, questa Direzione postale provvide a:
- indicare il corretto instradamento postale manoscritto “Par Sienne Etrurie” (da notare che la Toscana viene qui ancora definita con l’appellativo di Etrurie, il cui Regno era appena cessato di esistere il 29.10.1807);
- rispedire la lettera ad Orbetello.
Quindi l’epistola fu fatta proseguire ancora per Bologna e Firenze(5), dove la locale Direzione postale provvide a:
- apporre il bollo di colore rosso “L.R.1” (quale “bollo di conteggio” per lettera di “primo raggio limitrofo” con scambio diretto), sul recto al centro(6);
- indicare la tassa convenzionale fissa, per paese “limitrofo”, pari a 28 centesimi (spesso arrotondati a 3 décimes, come in questo caso, mediante apposizione della cifra manoscritta “3” sul recto).
Finalmente la lettera proseguì alla volta di Siena-Grosseto e Orbetello(7), dove il beneficiario assolse al pagamento della tassa in arrivo.

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note

(1) Parma (dipartimento 111 TARO):
- il 6.6.1805 il Ducato di Parma passa sotto l’egida della 28a Divisione Militare, quindi anche il Parmense viene postalmente organizzato su modello dipartimentale francese, da parte dell’intendente Platestainer. Parma viene decretata Direzione postale;
- dall’ottobre 1805 sono impiegati i timbri con dizione francese, però senza numero dipartimentale;
- il 24.5.1808 viene designato il numero dipartimentale 111 per il dipartimento del Taro, e decretata l’annessione all’Impero francese da parte di Napoleone, unitamente ai dipartimenti toscani;
- solo dalla fine del 1811 verranno consegnati alle Direzioni postali, tra cui Parma, i timbri recanti anche il numero dipartimentale.

(2) Bologna (REGNO D’ITALIA, territorio sotto egida francese, solo nominalmente indipendente):
- il 26.5.1805 viene istituito il Regno d’Italia con capitale Milano, da parte di Napoleone che assume il titolo di Re d’Italia (già dal 2.12.1804 aveva assunto anche il titolo di Imperatore di Francia con il nome di Napoleone I).

(3) Roma (STATO PONTIFICIO, ma occupato dai francesi):
- nel gennaio 1808 Napoleone decide la soppressione del potere temporale di Papa Pio VII, di conseguenza viene a crearsi una convivenza precaria che finirà per gettare un’ombra anche sulla gestione e il funzionamento delle poste;
- il 2.2.1808 le truppe francesi del generale Miollis entrano in Roma;
- il 17.5.1809 Napoleone decide di annettere lo Stato Pontificio all’Impero francese, decretando il Lazio quale dipartimento 116 Tibre (Tevere);
- dall’ottobre 1809 il servizio postale sarà organizzato sul modello degli altri dipartimenti francesi in Italia, a cura del commissario ordinatore Fornier-Montcazals, anche se le tariffe postali continueranno ad essere conteggiate in bajocchi sino al 1810 (1 décime=2 bajocchi);
- solo l’l 17.2.1810 il Senato francese legifererà la creazione dei dipartimenti umbro-laziali.

(4) Come già detto le tariffe postali, nello Stato Pontificio, continueranno ad essere conteggiate in bajocchi sino al 1810.
Per la lettera in questione viene conteggiata una tassa di 12 bajocchi (pari a 6 décimes), la quale non sembrerebbe corretta poiché in base alle tariffe francesi sancite dalla legge del 24.4.1806, trattandosi di lettera di I porto (peso entro i 6 grammi), per il tratto Parma-Roma (da 400 a 500 km) dovevasi applicare la tariffa per la VI distanza, vale a dire 7 décimes; azzardiamo l’ipotesi che trovandoci nella fase iniziale dell’occupazione francese e conseguente riordino dei servizi postali, venne fatta un po’ di confusione.

(5) Firenze (dipartimento 112 ARNO):
- il 29.10.1807 Napoleone decreta la fine del Regno d’Etruria che la reggente Maria Luisa (per conto del figlio adolescente Carlo Ludovico, successore di Ludovico I, prematuramente scomparso nel 1803) abbandonerà il 9.12.1807. In Toscana il potere passa ad una Giunta Straordinaria, presieduta dal generale Menou, che si avvarrà quale amministratore di Dauchy;
- il 28.3.1808 la Toscana viene suddivisa in tre dipartimenti: 112 Arno, 113 Mediterraneo, 114 Ombrone;
- il 24.5.1808 i dipartimenti toscani vengono annessi all’Impero francese;
- dal novembre 1808, nei dipartimenti di cui sopra, verranno introdotti i caratteristici timbri recanti anche il numero dipartimentale;
- il 3.3.1809 Napoleone erigerà a Granducato i dipartimenti della Toscana, dandoli in appannaggio alla sorella Elisa Bonaparte Baciocchi.

(6) Firenze era la stazione di “scambio diretto” (cioè non mediato con l’ufficio di Milano) tra i dipartimenti toscani e il Regno d’Italia (tramite Bologna).

(7) Orbetello (dipartimento 114 OMBRONE):
già capitale dello Stato dei Presìdi, istituito nel 1557 per volontà del Re di Spagna Filippo II che, ceduto il Senese a Cosimo I de’ Medici, mantenne piazzaforti sul litorale tirrenico (Orbetello, Monte Argentario, Porto Ercole, Porto Santo Stefano, Talamone, Ansedonia e Porto Longone). Assegnato agli Asburgo (Austria) nel 1707, passò ai Borbone di Napoli nel 1734, quindi venne incorporato nel Regno d’Etruria, costituito dai francesi nel 1801, per tornare al Granducato di Toscana nel 1814.

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Bibliografia essenziale

Ohnmeiss Edoardo Paolo – “Metodi e Bolli Postali Napoleonici dei Dipartimenti Francesi d’Italia” – Paolo Vaccari Editore, Vignola (MO), 1989.
Pallini Giuseppe, Monaci Massimo – “Storia Postale della Provincia di Grosseto dalle origini agli inizi del 1900” – Circolo Culturale Filatelico e Numismatico di Castiglione della Pescaia, Grosseto, 1998.

 
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