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Il bollo di contabilità postale “L.R. (Lettre Rayon) 1/2/3/4”

  di Marco PANZA
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Il Regno d’Italia, sebbene sotto dominazione francese e con Napoleone I che era, contemporaneamente, Imperatore e Re, godeva di autonomia fiscale e postale; pertanto era necessario regolare anche le competenze tariffarie per le lettere che erano scambiate tra i due territori, spedite in porto dovuto.
La convenzione firmata a Parigi il 17.03.1803, agli artt. 22, 29 e 30 disciplinava i bolli di transito e di provenienza e per questi ultimi L.R.1, L.R.2, L.R.3, L.R.4. Il testo recita che gli arrivi dalla Francia “portar deggiono per segno distintivo il bollo seguente L.R.1 che vuol dire lettere del primo raggio e così di mano in mano L.R.2, L.R.3, L.R.4 .”

La Francia ed i Départements Conquis italiani furono divisi in quattro circondari (chiamati rayon in francese, ovvero raggi) in base alla distanza che intercorreva da Milano, la capitale del Regno d’Italia, e le altre città di interscambio della corrispondenza, come indicato nella cartina.

Due erano gli scopi di tale bollo:

1) di verifica della tassa a carico del destinatario da parte dell’ufficio postale di scambio ricevente;
2) di regolazione dei conti tra i due Stati; ad ogni raggio corrispondeva una quota di tassa postale da riconoscere al Paese mittente la lettera giunta. Le quote erano riconosciute nella moneta del Paese creditore: franchi francesi per gl’importi riconosciuti all’Impero, in Lire italiane per quelli a favore del Regno ed erano proporzionali ad un peso di riferimento, a cui corrispondeva un determinato numero di lettere di primo porto. Ovviamente esse variarono nel tempo con il variare della monetazione e del peso determinato per le lettere di primo porto.

Veniva apposto utilizzando lo stesso inchiostro adoperato per apporre il bollo indicante la città di provenienza della lettera, come si può bene vedere dai due esempi sotto riportati.

Di seguito due lettere, entrambe indirizzate a Bologna, ma con provenienze differenti: la prima da Sédan, città compresa oltre il limite del raggio 3 e di conseguenza appartenente al raggio 4; la seconda da Firenze, città compresa entro i limiti del raggio 1.

14 Maggio 1808. Da Sedan (Impero Francese) a Bologna (Dipartimento del Reno nel Regno d’Italia). Peso 1 oncia e 3/8, lettera di nono porto, tassata a destino per 1 Lira italiana e 80 centesimi: 4,5 x 40 centesimi. In partenza il bollo di contabilità “L.R. 4”, Lettre Rayon 4.
21 Dicembre 1809. Da Firenze (Départment Conqui, parte dell’Impero Francese) a Bologna (Dipartimento del Reno nel Regno d’Italia). Peso 1/4 di oncia, lettera di primo porto, tassata 28 centesimi In partenza il bollo di contabilità “L.R.1” , Lettre Rayon 1. In arrivo il raro bollo di controllo “B”.
 
 
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