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Lo scambio delle lettere tra il Regno d’Italia napoleonico e i Départements Conquis italiani facenti parte dell’Impero francese

  di Marco PANZA
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A partire dal 1808 lo scambio di lettere tra il Regno d’Italia napoleonico ed i Départements dell’Impero francese avveniva in alcuni uffici postali prestabiliti, detti stazioni di scambio. Sulle lettere veniva apposto il bollo “Royaume d’Italie par ….” con l’indicazione della città.
L’inchiostro usato poteva essere di colore rosso o nero.
La mappa mostra gli uffici postali in cui aveva luogo lo scambio di lettere provenienti dal Regno d'Italia. Vi era un itinerario piemontese, che aveva come stazioni di transito Vercelli e Torino, oltre a Chambéry per le lettere destinate in Francia; un itinerario ligure, con Voghera e Genova; un itinerario emiliano con Piacenza. Tutti gli uffici postali indicati sulla mappa erano incaricati di scambio di lettere con Milano, con l'eccezione di Parma, che era l'ufficio postale di cambio per quelle provenienti da Bologna.

Di seguito alcune lettere con le varie indicazioni

19 Agosto 1809. Da Mantova (Dipartimento del Mincio) a Torino (Département Conqui, parte dell’Impero Francese). Poste restante – pressée. Peso 6/8 di oncia, lettera di quinto porto, tassa 4 décimi di Lira italiana. A fronte, il bollo “L.T./MILANO” Lettere Transito indicante l’instradamento della lettera per la via di Milano ed il bollo “R.AUME D’ITALIE/PAR/ TURIN” relativo all’ufficio postale di scambio delle lettere.

 

6 Marzo 1811. Da Novara (Dipartimento dell’Agogna) a Parma (Département Conqui, parte dell’Impero Francese). Peso 6/8 di oncia, lettera di quinto porto, tassa 4 décimi di Lira italiana. A fronte, il bollo “L.T./MILANO”Lettere Transito indicante l’instradamento della lettera per la via di Milano ed il bollo “R.AUME D’ITALIE/PAR/PLAISANCE” relativo all’ufficio postale di scambio delle lettere. Essa fu tassata 6 décimes in arrivo.

 

4 Novembre 1809. Da Vigevano, vicino Pavia (Dipartimento dell’Agogna) a Ivrea (Département Conqui, parte dell’Impero Francese). Peso 7/8 di oncia, lettera di sesto porto, tassata 5 decimi di Lira italiana. L’esatto importo sarebbe stato 48 centesimi,ma fu arrotondato per eccesso, come sovente accadeva. A fronte, il bollo “L.T./MILANO” Lettere Transito indicante l’instradamento della lettera per la via di Milano ed il bollo “R.AUME D’ITALIE PAR VERCEIL” relativo all’ufficio postale di scambio delle lettere.

 

9 Ottobre 1811. Da Milano a Genova. Peso tra 0 e 6 grammi, lettera di primo porto inviata a Département Conqui, parte dell’Impero Francese, tassata 40 centesimi di Lira italiana. Per le lettere inviate ai dipartimenti Liguri, la tassa era calcolata dal luogo di partenza a quello di destinazione. In arrivo a Genova fu tassata 14 décimes. A fronte, il bollo “R.AUME D’ITALIE/PAR/GENES” indicante la stazione di scambio della lettera e il bollo “L.I./MILANO” LETTERE ITALIANE.

 

6 Gennaio 1812. Da Legnago, vicino Verona, a Saint Germier (Impero Francese) “Poste restante”. Peso compreso tra 0 e 6 grammi, lettera primo porto inviata in Francia, tassata 8 decimi di Lira italiana. A fronte, il bollo “R.AUME D’ITALIE/PAR/CHAMBERY” indicante l’ufficio postale dove la lettera fu scambiata e il bollo “L.T./MILANO” Lettere Transito, indicante l’instradamento della lettera per la via di Milano.


 
 
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