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storia postale del lombardo veneto

le domande dei lettori

 

da Modena a Padova, 22 agosto 1850

Andrea:
Gentilissimo Signor Monticini, del mio archivio di lettere di famiglia ho finora ingiustamente trascurato una serie di documenti per il solo fatto che erano "senza francobolli". Di recente, del tutto casualmente, ho ripreso in mano queste lettere ed ho scoperto l'ovvietà della mancanza di francobolli: si tratta perlopiù di corrispondenza del periodo prefilatelico.
Adesso mi sto dunque divertendo a visionare con attenzione questo materiale. In diversi casi tuttavia alcuni "segni" di tassazione non mi sono chiari, come quelli apposti su questa lettera spedita da Modena il 22 agosto 1850, diretta a Padova dove giunse il successivo giorno 23. In particolare, cosa stanno ad indicare "10" (angolo superiore sinistro) e "6" apposto sull'indirizzo?

10 (cent) significa il porto interno del Ducato di Modena fino al confine e 6 caratani (circa cent. 30) dal confine a destinazione

Paolo Vaccari

 
Soresina: bolli senza giorno e senza mese
Scrive Gino: 
consultando il catalogo Sassone specializzato " gli annullamenti", nel Lombardoveneto sotto ufficio di Soresina è indicato il tipo di bollo a CO. E' possibile che esista anche senza il tipo senza mese?

Risponde Lorenzo Carra:
mi sembra un banale, occasionale difetto nell'inserire il numero del mese. Capitava anche col numero del giorno. E con tutti e due! In certi casi è voluto: ad esempio su certe ricevute di ritorno per ottenere un bollo solo nominativo.

Gino segnala: bollo di Soresina con giorno mancante:

Risponde Lorenzo Carra:
La mancanza del giorno nel bollo austriaco a cerchio di Soresina a me sembra un fatto occasionale (che può essere limitato al momento – vedere la macchia sulla barretta di separazione dovuta, forse, ad un corpo estraneo – o che può anche essersi prolungato per alcuni giorni – rottura del datario e tempi necessari alla riparazione).
Riferendomi non a Soresina, ma ai bolli austriaci in generale, la mancanza del giorno (o del mese) è solitamente occasionale. Solo in casi particolari è voluta (e ciò si è verificato soprattutto in periodi successivi a quello austriaco, dove non è difficile trovare bolli austriaci usati senza il datario). Ad esempio come bolli nominativi su ricevute di ritorno o documenti interni.
In ogni caso, complimenti a Cappellini per le sue attente osservazioni e per non aver lasciato il Soresina nel cassetto, ma averlo portato alla pubblica attenzione. Che continui nelle sue ricerche e, quando saranno ben documentate, le proponga alla Sassone per integrazioni, variazioni e (perché no?) correzioni. Saranno certamente ben accolte.
Grazie a Tutti per la cortese attenzione
falso di Verona del 1853 ?
Scrive: Alberto,
Colgo l'occasione per proporre questo pezzo "ravanato" in un negozietto a New York: è un trenta centesimi bruno con annullo Padova 11 Agosto. La lettera è stata spedita , come si rileva dal contenuto all'interno, l'11 Agosto 1853. Il francobollo presenta le caratteristiche del Falso di Verona del 1853. Qualche esperto di Lombardo Veneto riesce a dirmi qualcosa in più?

Risponde Giacomo Bottacchi:

Si tratta di un bruno scuro del I° tipo, con bel bordo di foglio a destra. Purtroppo per il gentile lettore nulla a che vedere con i falsi per posta.

 
 
   
 

 

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