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il servizio telegrafico nella provincia di Salerno

di Sergio Mendikovic (da l'Occhio di Arechi n. 37 dell'A.S.F.N.)

Alla data del 17 Marzo 1861 vennero introdotte e rese vigenti nei territori acquisiti degli A.S.I. le norme che regolavano il servizio telegrafico del regno sabaudo. Le tariffe applicate riprendevano le norme sancite nel Regio Decreto n°3357 del 17 Aprile 1857. il Regno delle Due Sicile lasciò in eredità alla nuova amministrazione ben 86 stazioni telegrafiche, 2.874 Km. di linee, suddivise in dorsale adriatica in cui era usato il sistema Morse e dorsale tirrenica sistema Henley.


L'introduzione del servizio telegrafico nel Regno delle Due Sicilie nacque dall'esigenza di evitare l'isolamento telegrafico del regno, difatti l'unico e solo accordo postale con una amministrazione estera avvenne con lo Stato Pontificio nel 1854 e le relative comunicazioni iniziarono il 17 Ottobre 1854. Verso il 1 Aprile 1855 fu possibile inoltrare dispacci telegrafico con altri stati stranieri.
Col Regio Decreto del n°3087 del 18 Giugno 1852 si posero le basi per la costruzione della prima linea telegrafica elettrificata nel Regno delle Due Sicilie nei domini "Al di qua del faro", che grazie agli accordi postali con lo Stato Pontificio collegava Napoli a Terracina, località sul confine in territorio pontificio.
A seguire venne eretta la linea da Napoli a Salerno e da Nola ad Avellino, tali linee comprendevano delle stazioni telegrafiche di 2a e di 3a classe che inizialmente non davano accesso al pubblico, salvo casi specifici, in quanto era di esclusiva prerogativa alle stazioni di 1a classe. Il 5 Dicembre del 1857 tale competenza fu estesa anche alle stazioni di 2a classe.
L'apertura ufficiale del servizio avvenne il 23 Settembre 1854. Le inaugurazioni delle stazioni telegrafiche di Nocera, Salerno ed Avellino vengono riportate dalla Gazzetta Ufficiale n°222 15 Agosto 1953.
A firma dell'Intendente Giuseppe Velia venne affisso, in data 30 Luglio 1853, il manifesto con cui si proclamavano i festeggiamenti civili e religiosi per l'inaugurazione del servizio telegrafico elettromagnetico ed il successivo 31 Luglio 1853 veniva benedetta ed inaugurata la nuova stazione operativa che alloggiò nella casina di fronte al palazzo dell'Intendenza (Palazzo Sant'Agostino) .
Col successivo Regio Decreto del 9 Ottobre 1854 del "Regolamento per la telegrafia elettrica" si prevedeva che il Servizio Telegrafico Magnetico venisse ripartito in linee e le stesse in divisioni che possono estendersi da 80 ad un massimo di circa 100 miglia napoletane (pari a circa 1.850 metri).
La linea Napoli Salerno formava la IIa Divisione che comprendeva le seguenti stazioni: Nola 2a classe, Sarno 3a classe, Nocera 3a classe, Salerno 2a classe. Temporaneamente alla Divisione di Salerno venne aggregata la linea Nola – Avellino comprensiva anche delle stazioni di Avellino 2° classe e di Ariano 3° classe.
Come detto gli ufizi di 2a classe non potevano far accedere al servizio i privati cittadini, questo distinguo è basilare per la composizione degli addetti al servizio telegrafico di cui all'art. 4 del Regio Decreto del 19 Ottobre 1854 che così sanciva: per la stazione di 2a classe che poteva accettare i dispacci dei privati era previsto il seguente personale: un Capo, un Ufficiale aiutante, quattro Segnalatori ed un Pedone. Nel caso che il servizio non era esteso alla corrispondenza dei privati l'organico postale era così suddiviso: un Capo, un Ufficiale aiutante, due Segnalatori ed un Pedone. Il Pedone svolgeva anche l'uffizio di inservienti.
Ovviamente si previde anche il personale tecnico come i macchinisti ed gli artefici nonché il corpo Ispettivo atto a sorvegliare l'andamento del servizio telegrafico ed in mancanza degli Ispettori, presso l'officina centrale di Napoli erano stanziati degli Ufficiali che potevano supplire a tale ufficio.
Il Regio Decreto n°4602 del 15 Dicembre 1857 promulgò il tariffario del servizio telegrafico ed Il successivo Regio Decreto n°4638 del 23 Dicembre 1857 approvava il relativo regolamento telegrafico nei domini "Al di qua del faro", all'art. 1 che sanciva la ripartizioni delle linee telegrafiche in divisioni. Le divisioni ricadenti nella provincia salernitana: IIIa Divisione da Nocera a Potenza pari 63 miglia napoletane e IVa Divisione da Eboli a Castrovillari in miglia 95 napoletane.
Le stazioni ricadenti nella provincia di Salerno: Nocera 2a classe, Cava 3a classe, Salerno 2a classe, Eboli 3a classe e Sala 2a classe.
A conclusione di questa disamina storico - legislativa, tralasciando tutto il puntuale regolamento per quanto concerne la disciplina erariale, modulistica, esazione, tariffari, controversie, comportamenti da tenersi da parte del personale ed ecc. passiamo nel prossimo paragrafo ad illustrare il servizio telegrafico in Salerno prima dell'introduzione del servizio telegrafico elettromagnetico.
Il telegrafo a segnali era stazionato fino al 1849 nel ex monastero di Santa Teresa, ma poiché durante l'attracco delle navi sulla omonima spiaggia queste velavano la visuale della stazione segnaletica di Torre Angellara si propose inizialmente, ma l'idea venne scartata, di spostare la stazione telegrafica a segnali nei locali di proprietà del comune ove era di stazionamento il locale commissariato di polizia.
La sede definitiva divenne una casina posta di fronte al Palazzo Sant'Agostino, sede all'epoca dell'Intendenza,la cui entrata era posta all'interno e non lato mare come oggi. In tale sede già era operativa la stazione telegrafica elettrica, il cui operatore responsabile dell'ufficio, l'interprete telegrafico, era Giacomo Dalla Spina. Per il fitto la Direzione Generale dei Telegrafi di Napoli dovette sborsare 120 grana mensili.
Infine nella provincia di Salerno verso il 1873 gli uffici telegrafici si possono ricondurre a tre tipologie:
1. Ufizio Governativo con orario completo (G.C.), in tali ufizi l'orario era dalle 9.00 antimeridiane alle 9.00 pomeridiane in qualunque giorni domeniche e festività di precetto incluse: Amalfi, Salerno e Sala Consilina;
2. Ufizio Governativo con orario limitato (G.L.): Angri, Auletta, Baronissi, Campagna, Capaccio, Casalbuono, Castellabate, Castel San Giorgio, Cava dé Tirreni, Eboli, Fratte di Salerno, Laurino, Maiori, Nocera Inferiore, Padula, Pagani, Piaggine Soprane, Polla, Roccadaspide, Rutino, Mercato San Severino, Sapri, Vallo della Lucania, Vietri Sul Mare e Zuppino (fraz. di Sicignano);
3. Ufizio di società ferroviaria con orario limitato (F.L.): Battipaglia, Buccino, Contursi, Eboli,


 

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