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alcune note sulle raccomandate con riduzione di tariffa

 di Marino Bignami

A volte si osservano oggetti postali che colpiscono per la originalità delle tassazioni.
Attiro l'attenzione sulla bassa tassazione goduta dagli invii raccomandati di stampe e campioni per il distretto, spediti nel periodo fra il luglio 1890 e il marzo 1920.
Nel periodo hanno goduto di una riduzione di tariffa tale da essere tassati ad un costo inferiore a quello di una normale stampa per l'interno, tariffa che notoriamente è stata una delle più basse per lungo tempo.
Da antica data le Poste italiane, contro il pagamento di una sovratassa, offrono prestazioni che assicurano maggior celerità o sicurezza alle corrispondenze. Le tasse richieste per tali servizi speciali dovevano essere pagate anticipatamente con l'applicazione di francobolli sulla corrispondenza.
Il servizio speciale di raccomandazione è stato da sempre caratterizzato dalla presentazione in ufficio postale della corrispondenza, dalla sua numerazione, dall'applicazione dei francobolli e della bollatura manuale degli stessi, dal rilascio al mittente di una ricevuta con l'ammontare della tassazione come accettazione da parte delle poste e dall'annotazione sul registro interno Mod.22.
La procedura prevedeva anche l'annotazione dei vari passaggi seguiti dalla corrispondenza per lasciare traccia a garanzia sia dell'integrità della corrispondenza che della presa in carico degli addetti postali con la firma per ricevuta ed inoltre alla consegna a destino la firma finale del destinatario.
Operazioni complesse che richiedevano una notevole quantità di lavoro, ciononostante in quel periodo l'invio raccomandato nel distretto di stampe e campioni merce fu estremamente basso.

Nel luglio 1890, dopo la costituzione del Ministero delle Poste e Telegrafi, si introdussero nuove categorie di servizi e si ebbe una differenziazione fra la raccomandazione per l'intero territorio nazionale e il distretto. Stampe e campioni, pur avendo una tassazione ridotta sia di porto che di raccomandazione rispetto alle lettere, godettero anche di una differenziazione di tariffa di raccomandazione fra l'interno e il distretto.
Dall' 1- 4 -1920 ( periodo di forte inflazione) tale favorevolissima riduzione per le corrispondenze raccomandate circolanti nel distretto venne eliminata e unificata la tariffa creando per l'intero territorio nazionale un'unica tassazione di raccomandazione sia per le corrispondenze aperte che per le chiuse. Unica eccezione (tariffa introdotta nel 1-3-1913) fu la raccomandazione per la corrispondenza ciechi che rimase invariata per lungo tempo.
Dal 1-1-1924 si introdussero tariffe ridotte di raccomandazione per i campioni medicinali e per i pieghi degli editori.
Dal 1-9-1926 si ritornò a diversificare le tariffe di raccomandazione della corrispondenza introducendo una tariffa unica ridotta per tutte le corrispondenze aperte cioè applicabile a tutte le corrispondenze ispezionabili e alle lettere inviate non sigillate. Perciò lettere aperte, manoscritti, campioni, stampe e conseguentemente anche le cartoline godettero di una unica tariffa ridotta valida su tutto il territorio nazionale.
Stampe e campioni che abbiano goduto della riduzione di tariffa per la raccomandazione nel distretto durante il periodo luglio 1890 e marzo 1920 sono oggetti poco frequenti e meritano sicuramente di essere rappresentati in collezione.



Due esempi, entrambi del 1905, di stampe raccomandate a tariffa ridotta circolanti nel distretto