|
||||||||||||||
La struggente lettera di un ufficiale francese, ferito a morte durante la battaglia di Solferino e San Martino del 24 giugno 1859 | ||||||||||||||
di Sergio Leali | ||||||||||||||
"Tutto mi sembrava finito, caro amore, forse non hai più da apprendere che la mia fine. Perdonami tutti i dispiaceri nei quali ti ho coinvolto, solo il mio affetto ne era la causa. Stringi la mano a tutti i miei amici, abbi coraggio, noi ci ritroveremo lassù. Io ho ordinato che ti siano inviati 200 franchi che possiedo, ma lo si farà? Lo spero, povera donna, pensa a me che vado a pregare per te. Io ti invio il mio ultimo bacio come quello di un uomo che per 9 anni fu tuo marito". È questo il testo di una struggente lettera che un ufficiale francese, ferito a morte durante la battaglia del 24 giugno 1859, combattuta tra le colline di Solferino e San Martino, scrisse alla moglie da Castiglione delle Stiviere cinque giorni dopo. In essa sono racchiusi tutti i sentimenti (l'amore coniugale, il rimorso per le sofferenze provocate, il ricordo per gli amici e una viva speranza di incontrarla nell'aldilà) che un uomo in punto di morte esprime alla sua compagna di vita. Si tratta di una testimonianza veramente toccante della tragicità di quella carneficina che ha provocato migliaia di morti e decine di migliaia di feriti i quali, dopo i tragici combattimenti furono accolti, accuditi e curati, senza distinzione di nazionalità, di razza e di censo, con immenso amore da parte di tutti gli abitanti oltre che nei pochi ospedali anche in ogni casa, palazzo, cascina e barchessa del territorio e di paesi anche molto distanti. Dal punto di vista storico-postale è questa una delle pochissime lettere affrancate con un francobollo francese da 20 centesimi, con l'effigie di Napoleone III, annullato con il bollo della posta civile (nel Mantovano sono note solamente, oltre a questa di Castiglione, altre due spedite da Guidizzolo e da Sabbioneta e qualche frammento). La lettera in questione, scritta il 29 giugno, reca il bollo, di origine prefilatelica, a doppio cerchio con data 6 luglio; giunse a destinazione a Parigi solamente tre giorni dopo! Jean-Louis-Ernest Meissonier: Napoleone III alla Battaglia di Solferino Sergio Leali | ||||||||||||||
|