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la storia postale della Toscana

le domande dei lettori

Danilo VIGNATI ci propone un raro angolo di foglio (seppur corto a sinistra) del c. 40 del Governo di Toscana.

Il francobollo è stato periziato come "originale così come il suo annullamento di LIVORNO 31 DIC 1859".
Però seri dubbi sussistono sull'annullo che è stato oggetto di analisi nel Forum di Filatelia&Francobolli

 

In ultimo, sempre nel Forum, Franco Moscadelli ha asserito:

Effettuato esame con spettrometro oltre a infrarosso 365 nm e 266 nm.
Impronte esistenti in azzurro su varie parti del francobollo. L'annullo non ha ossidazione granulare, il pigmento presenta un notevole assorbimento alla radiazione trattata ed è riferibile ad un composto misto che comprende anche pigmento colorante fosfotungstico, una specie di mordente che serve a fissare le sostanze coloranti. Ha il 40% di purezza, lo 0,003 di metalli pesanti, lo 0,005 di sodio e il rapporto allo stato secco è di 11:1. L'impronta non è derivata da un punzone metallico ma probabilmente di materiale inerte, caratteristica di queste impronte. Questa specie di "china", che in parte dovrebbe essere anche tossica, è sicuramente un prodotto del XX secolo, per cui è improbabile che l'annullo in questione sia della metà dell'ottocento# Sono presenti alcune particelle di carbonio, senz'altro riferibili a nero fumo in soluzione di gommalacca# Penso che già fossero lì perché parti dell'annullo originario#
Sono certo che si tratti di un trucco per frodare i collezionisti di storia postale.

un 5 c. del G.P. di Toscana con filetti ed un 4 crazie angolo di foglio ? di Danilo VIGNATI

 

Danilo VIGNATI:

Recentemente sono venuto in possesso del francobollo da 5c. del Governo provvisorio con evidente traccia dei filetti che contornavano il foglio di stampa e che voglio condividere con i lettori del postalista.

Inoltre mi è stato proposto anche il francobollo da 4 crazie con ampi margini destro e superiore. Volevo invece il parere dei lettori se questo esemplare può essere considerato anch'esso angolo di foglio...

Massimo BERNOCCHI:

Riguardo al 5 cent non vi è ombra di dubbio che si tratti di un angolo di foglio, sono visibili sia il filetto superiore che laterale della composizione il tutto è assolutamente lampante.
Riguardo invece al 4 crazie carta azzurra, bel francobollo, possiamo dire che si tratta sicuramente di un bordo di foglio a destra, questo è lampante, perchè manca l'inizio della vignetta del francobollo adiacente, mentre il margine superiore non ci consente di stabile con esattezza assoluta che trattasi di bordo, anzi quasi sicuramente il grande margine che mostra è parte dell'interspazio, dico questo perchè la linea perimetrale della composizione nei francobolli di toscana col marzocco sul lato superiore è molto vicino alla vignetta, è il lato dove questa è più vicina, mentre è equidistante nel verticale destro e sinistro in misura comunque ampia da mostrare abbastanza raramente il filetto, enormemente distante la linea a livello inferiore, veramente difficile vederla....

Un parere su di un 5 c. del G.P. di Toscana


Scrive Lorenzo G.:
Ti mando la scansione di un pezzo: è un 5c: del GP. senza il punto dopo CENTES.
Perchè? E' solo uno scherzo di stampa?

Risponde Lorenzo Veracini:


Si tratta di un bellissimo esemplare del 5c. del Governo Provvisorio di Toscana con un leggero annullo che non deturpa la bellezza del francobollo. 
Il punto mancante dopo CENTES costituisce una varietà interessante ma non rara, occorrerebbe visionare il pezzo per verificare l'effettiva mancanza del punto: il francobollo potrebbe essere stato manomesso con un sapiente ritocco realizzato con inchiostro verde.
quesito sui francobolli di Toscana


 


2° segnalazione

scrive Danilo Vignati:

ti invio la scansione di due altri francobolli angolo di foglio di Toscana pur non con la completezza del filetto esterno dell'angolo di foglio come quello già mostrato. Si tratta di un altro 40c (angolo di foglio inferiore destro) e un 20c (angolo di foglio superiore sinistro)


Purtroppo il 40c è stato scaricato da un catalogo d'asta e quindi l'immagine è quella che è (lotto 168 dell'Asta Phil International - www.gilardifilatelia.it)

 


1° segnalazione

scrive Danilo Vignati:

Una caratteristica comune ai francobolli degli antichi stati italiani è il notevole plusvalore per quasi tutti quelli che presentano ampio angolo di foglio completo, soprattutto se usati o su busta. Per quanto riguarda Toscana (sia periodo Granducale e Provvisorio) ho potuto vedere pochissimi esemplari con questa caratteristica. L'ultimo in ordine di tempo è il lotto 1681 proposto dall'asta n. 54 di Ghiglione del 14-15.2.03 che presenta un filetto esterno superiore e sinistro e quindi un margine di foglio abbastanza limitato. I margini dell'angolo di foglio comunque non vanno confusi con quelli che separano orizzontalmente i tre gruppi di 80 francobolli per ogni foglio. I lettori del Postalista sono a conoscenza di angoli di foglio più estesi? Sarò loro grato se sapranno fornirmi illustrazioni di esemplari più appariscenti.
Ringrazio il dott. Roberto Ghiglione che mi ha permesso di ottenere l'immagine di tale francobollo.

risponde Giorgio Di Raimo:

tengo a precisare che sono a conoscenza di un 6 crazie I° emissione che mostra, oltre la riga di colore sottile nel margine superiore, un ampio spazio bianco oltre questa.

risponde Silvano Sorani:

Il francobollo da 40 c. con doppio filetto di angolo lo ritengo un "unicum"; personalmente conosco tale caratteristica per un 10 c. e per un 20 c. (difettoso); ne esisteranno sicuramente altri a me ignoti, ma certamente molto rari.  

risponde Lorenzo Veracini:

Rispondendo alla domanda del Sig. Danilo a proposito dell'angolo di foglio dei francobolli di Toscana e Governo Provvisorio, credo che non esista margine oltre il filetto di riquadro del foglio, se non appena accennato come nell'esemplare della foto degli ottanta centesimi (i Toscani non sprecavano carta). A me risulta che il filetto delimitasse proprio l'ampiezza del foglio e quindi credo non esista esemplare con ampio margine bianco oltre il filetto di riquadro. Nelle migliaia di esemplari da me esaminati non l'ho mai visto. Qualche accenno di bianco in Governo Provvisorio, mai nel Granducale.

tariffa per stampati
Scrive Luciano:

fino al 31/3/1851 la corrispondenza spedita dal Regno Lombardo Veneto e diretta nel Granducato di Toscana subiva, in entrata nel Granducato, una tassazione a carico del destinatario per il percorso all'interno dello stesso in base alle Tariffe stabilite il 31/12/1835. 
E' corretto dire che le stampe subivano una tassazione pari a 1 (gazzette o periodici) o 2 crazie (libri e stampe ordinarie) per foglio?
La tassazione per lettere era pari a 6 crazie (= 2 lire) per ogni 1/4 di oncia di peso (= 6 denari) e arrivava a 30 crazie per un’oncia OPPURE le tassazione era pari a 6 crazie (= 2 lire) per ogni oncia di peso (= 24 denari) ?
risponde Vanni Alfani

Le tariffe erano espresse in crazie per le lettere, quindi 6cr ogni 6 denari, se non mi sbaglio circa 8,5 grammi, e per ogni oncia era di 30cr.
Per quanto riguarda gli stampati le tariffe devono intendersi in quattrini e non in crazie, quindi le gazzette o periodici pagavano 1q. a foglio mentre i libri o stampe ordinarie pagavano 2q.
Spero di aver risposto esaurientemente alle domande fatte. 

ancora sulle tariffe con il Lombardo - Veneto
Scrive Luciano

Sono un appassionato di Regno Lombardo Veneto I emissione, finora "tradizionale" ma ora desideroso di ampliare i miei orizzonti con la storia postale.
Desideravo chiedere il Vostro aiuto per definire :
- le tariffe toscane applicate alla corrispondenza in arrivo dal Regno Lombardo Veneto nel periodo 1/6/1850 - 31/3/1851 (prima cioè della firma del
Granducato di Toscana di adesione alla Convenzione Postale Austro-Italica);
- le tariffe sarde applicate alla corrispondenza in arrivo dal Lombardo Veneto nel periodo 1/6/1850 - 31/12/1853 - (Convenzione Postale 14/3/1844 di
cui per non possiedo copia nè notizie - prima cioè della Convenzione Austria-Sardegna del 1/1/1854).
Risponde Vanni Alfani

per quanto riguarda le tariffe tra la Toscana ed il Regno Lombardo Veneto la risposta è già nell'articolo di Roberto Monticini Tariffe toscane 1835 - 1847, in quanto per il periodo richiesto rimasero le medesime in uso in precedenza:
   
   
   

 


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