Gentilissimo Sig. Monticini, 
             
            Vorrei chiederVi in quali monete va interpretato il bollo "Diritto Toscano £"  
            E' una regola generale che Vi chiedo, in quanto talvolta trovo come spiegazione una lettura in lire e crazie, talaltra invece con sistema decimale in lire e centesimi. 
             
            Esempio 1) lettera del 1847 in transito e diretta a Milano, diritto toscano £ 2.35 ( se 2 son le lire, non mi sembra che 35 possano essere crazie, giacché 12 crazie facevano una lira) 
            
            
          Esempio 2) lettera da Carrara a Firenze del 2 marzo 1857 poi rispedita a Roma con diritto toscano di 6.8 crazie 
            
                      Ringrazio in anticipo e faccio i miei complimenti per il Vs. bel sito 
             
            Giuseppe Mauri 
           
RISPONDE MARIO MENTASCHI su Esempio 1) 
la lettera è stata tassata a Firenze per 28 crazie. 28 crazie corrispondevano alle 2,35 lire toscane addebitate oltre la Toscana, 28 crazie corrispondevano a 55 reinishkreuzer (moneta di Francoforte) che incrementati di 9 rhkr di diritti interni danno i 64 rhkraddebitati a destino. 
RISPONDE ALBERTO DEL BIANCO su Esempio 2) 
          Lettera da Carrara a Firenze del 2 marzo 1857 poi rispedita a Roma con diritto toscano di 6 soldi e 8 denari (4 crazie depennate). Le poste pontificie oltre al timbro in rosso "tassa rettificata" (almeno dall'immagine mi sembra di leggere così)  hanno tassato la lettera per 13 baiocchi (di cui 5 da rimborsare alle poste toscane) ed 8 per la terza distanza Carrara/Roma (stranamente non sono state applicate sovrattasse per lettere non affrancate come richiesto dalla Convenzione Italo-Austriaca).  |