Tariffe anche Insolite



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L'esordio della tariffa cartoline illustrate
di Marino Bignami

L’Italia, dopo aver introdotto sull’esempio estero, le cartoline di Stato come cartoncini con impresso l’immagine reale e a tariffa ridotta, da inviare per brevi messaggi, si preoccupò di salvaguardare la normativa della privativa postale che puntava a tassare ciò che era nato per comunicazioni importanti o di affari, le famose "notizie personali e attuali".

Si stentava perciò ad inquadrare e distinguere un fenomeno prevalentemente ludico e "leggero" che si sviluppò all’epoca, come le cartoline private con immagini, prodotte in grande numero dalle tipografie e inviate per posta ad amici e parenti con brevi frasi e scritte di saluti. Assomigliavano infatti alle stampe inviate da ditte che riportavano disegni, immagini, marchi riprodotti in molte copie a stampa per uso commerciale (tipo gli avvisi di passaggio), su cui tradizionalmente per consolidato uso si potevano vergare quasi le stesse cose delle cartoline illustrate, ma con tariffe completamente diverse: dai 10 cent. delle cartoline (che ebbero la stessa tariffa delle lettere fino al 1-8-1889, poi quella delle cartoline dello stato fino al 23-4-1894 ), ai 2 cent. delle stampe (con affrancatura obbligatoria).

Cartolina commerciale illustrata del 1894 stampa su incisione di rame, affrancata con tariffa di stato Cent. 10

Avviso di passaggio di Viaggiatore del 1894 a tariffa stampe

Cartolina pubblicitaria fronte e retro con disegno da incisione su rame su fondo grigio con scritto stampato al retro e aggiunta di firma e data manuale, tariffa stampe cent.2


I due oggetti avevano molto in comune e non sempre era facile tracciare il confine fra i due. Per questo inizialmente le cartoline dell’industria privata ebbero una storia travagliata, causa la poca chiarezza delle normative postali; e in effetti nacquero come "stampe ...illustrate". Le cartoline postali dell'industria privata riportavano immagini per cui gli utenti spesso non sapevano come affrancare, anche se riportavano stringate frasi di saluto; il settore era poco chiaro.

Questo succedeva in un periodo in cui le tecniche di riproduzione delle immagini si stavano affinando poiché diventavano sempre più belle e raffinate con disegni e fotografie in bianco e nero (a volte colorate a mano), ma anche cromolitografie a colori, diventando esse stesse parte integrante del messaggio, con panorami e monumenti delle città visitate. I cartoncini illustrati con immagini completati con stringate frasi di saluto ebbero un enorme successo e diventarono anche oggetto di accanito collezionismo.

Cartolina affrancata in tariffa di stato a colori pubblicitaria della mostra internazionale di Venezia del 1897



L’Amministrazione Postale, sollecitata in proposito per dirimere la questione, non trovò di meglio che creare un ibrido: “in caso di spedizione di una cartolina postale illustrata (dell'industria privata) riportante solo brevi frasi di convenevoli” era possibile affrancarla come stampa se veniva cancellato a penna o a matita il termine "cartolina postale" (termine che le tipografie stampavano usualmente dalla parte dell'indirizzo per nobilitare la loro produzione).
Tale agevolazione fu valida fino 1-9-1905.

Cartolina commemorativa del 1903 con riporto in oro del ritratto del Re d’Inghilterra in visita in Italia. Regolarmente cancellato il cartolina postale ed affrancata con Cent.2. senza frasi aggiunte.

Cartolina di Roma di produzione estera in cromolitografia del 1901, con firma del mittente ed affrancata stampe, correttamente cancellata la dizione cartolina postale italiana


In caso il termine non fosse cancellato, il trattamento e la tassazione sarebbe stata quella della cartolina postale.


Cartolina illustrata per il distretto con fotografia del nuovo Re. affrancata per c. 2, senza aver provveduto a cancellare "Carte postale", pertanto è stata tassata all'arrivo per il doppio dell'importo mancante, cent. 3 x 2, ma poiché la tassa si applicava per scaglioni di c. 5, si dovettero pagare cent. 10 anziché 6

 

Tale concessione era valida solamente per l’interno della Penisola, per l’estero sia per le inviate o per le ricevute si sarebbe dovuto sempre affrancarle come cartoline di Stato.

Cartolina illustrata indirizzata all’estero del 1901. Riporta una breve frase ed è affrancata come stampe con cancellata la dizione cartolina postale, ma non è stata accettata e tassata in arrivo come cartolina postale.

Cartolina illustrata che italiani in viaggio spedivano dagli Stati Uniti. Forse ne spedivano molte perché porta la data ed il numero 101, nonostante si affannassero a segnalare la natura degli stampati e a cancellare il “cartolina postale” e non aggiungere alcun testo, è stato applicato un bollo di tassazione, regolarmente incassata con segnatasse dalle poste in Italia.


Entrarono in uso anche cartoline illustrate (spesso a tariffa stampe) che erano di dimensioni ridotte (la normativa disponeva solamente che le cartoline non superassero le dimensioni di quelle dello Stato, all’epoca per convenzione U.P.U. erano di mm. 90X140), quindi era tollerata anche una mezza cartolina illustrata!

Cartolina illustrata di piccolo formato del 1904 con la dizione “stampati” affrancata per C. 2 riportante alcune frasi di saluto fronte e retro.

Una osservazione merita di essere sottolineata: quando venne regolamentata la tariffa delle cartoline illustrate nel 1905, quella con firma e data fu parificata alla tariffa stampe perché anche le stampe (come già detto), per regolamento, potevano riportare la data e la firma (o più firme) del mittente.

La normativa dell’epoca prescriveva che le cartoline illustrate con convenevoli (al pari dei biglietti da visita e con la stessa tariffa) dovessero riportare la francatura obbligatoria. In caso di carenza di affrancatura erano ritirate di corso; infatti il regolamento prescriveva : "Le cartoline illustrate con convenevoli e i biglietti da visita non francati non hanno corso" .

Perciò si può concludere che le cartoline illustrate create dalla normativa definitiva del 1-9-1905 furono di tre tipi:

a) - Firma e data a tariffa stampe e con la stessa normativa
b) - Con convenevoli (cinque parole di saluti, firma e data) tariffa biglietti da visita.
c) - Con corrispondenza (oltre le cinque parole, oppure anche con una breve frase che trasmettesse notizie tipo: "arrivo domani alle cinque") era dovuta una tariffa delle cartoline postali di stato. In caso di carenza tassate per il doppio del mancante.

Marino Bignami
http://www.postaesocieta.it/magazzino_totale/pagine_htm/cartoline_illustrate.htm

10-08-2019