pagina inizialele rubrichesanta pazienzagli autorifilatelia religiosa
 
  Bosnia ed Erzegovina 1944
La persecuzione contro i francescani
di Angelo SIRO (da Filatelia Religiosa Flash)

Medjugorje, piccolo villaggio della Bosnia-Erzegovina, è conosciuta per le apparizioni mariane che si susseguono dal 1981.
A pochi chilometri esiste il santuario di Siroki Brijeg, titolato alla Madonna Assunta in Cielo, teatro il 7 febbraio 1945 di una delle più efferate stragi dei partigiani comunisti locali. L’eccidio è rimasto indelebile nella gente, nonostante i tentativi, anche violenti, delle autorità per far dimenticare l'episodio.

Il complesso comprendente il santuario, il convento, una scuola e una chiesa, era stato costruito nel 1846, grazie alla dedizione di dodici francescani originari dell'Erzegovina e provenienti da Kresevo, in Bosnia. Col passare degli anni, quel luogo era divenuto il simbolo cristiano più importante di tutta l'Erzegovina, per questo motivo un gruppo di partigiani comunisti decise di distruggerlo dalle fondamenta, al fine di sradicare dal cuore del popolo la fede cattolica e la benevolenza e la riconoscenza verso i frati francescani. Sequestrarono i 30 francescani presenti, li portarono fuori dal convento e li uccisero. Altri ne presero, arrivando a 66 vittime. I loro corpi furono cosparsi di benzina e bruciati. Non soddisfatti, oltraggiarono e cancellarono la scritta sulla pietra invocante Dio e la Madonna posta sopra l'ingresso del convento e distrussero la biblioteca, contenente circa 150 mila volumi, che documentavano le tappe della storia e delle sofferenze del popolo croato di Erzegovina. Nel maggio del 1944 erano presenti nella regione 231 francescani, mentre nel maggio 1946 ne rimanevano solo 66. Una parte furono trucidati, a una parte non fu più concesso di tornare, i rimasti furono sottoposti a persecuzioni o carcere, dove molti morirono. I partigiani cercarono anche di abbattere l’edificio, ma non ci riuscirono: ora è stato restaurato.

Le Poste della Bosnia Erzegovina, per ricordare i 70 anni dell’eccidio hanno emesso un francobollo da 0,90 marchi, con la facciata della chiesa intitolata all’Assunzione di Maria; inoltre il francobollo è poi riprodotto in fogli da 12 che comprendono quattro vignette differenti, dove compaiono le foto delle 66 vittime.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

L’obiettivo dell’emissione filatelica, oltre che la commemorazione del settantennio, è anche quello di tramandare il ricordo di quanto accaduto e raccogliere le testimonianze e i documenti sulla loro uccisione, affinché un giorno la Chiesa, che ora li riconosce come “Servi di Dio” li dichiara martiri, beati e santi”.