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Tiziano Nocentini risponde a Franco Moscadelli sulla correlazione Posizione-Varietà dei francobolli di Toscana

© Tiziano Nocentini 2023 © Emilio F. Calcagno 2023
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Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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Introduzione

Dall'inizio del nostro studio sui francobolli di Toscana, abbiamo avuto modo di collaborare con numerosi attori del panorama filatelico nazionale ed internazionale, come collezionisti, appassionati, periti, commercianti, case d'asta e anche semplici curiosi che in alcuni casi si sono avviati all'approfondimento delle emissioni filateliche granducali e del Governo della Toscana.

Tra le numerose persone che ci hanno aiutato a reperire materiale per le nostre ricerche, abbiamo l'onore di annoverare anche il Perito Filatelico Franco Moscadelli, che crediamo, almeno per coloro che frequentano anche saltuariamente il mondo della filatelia, non abbia bisogno di presentazioni.

Con questa pubblicazione vogliamo offrire un tributo ed un ringraziamento a Franco Moscadelli, commentando tre francobolli, tra i numerosissimi che ci ha mostrato e messo a disposizione per il nostro studio dell'emissione granducale di Toscana e non solo.


I francobolli

L'oggetto di questo articolo sono tre francobolli del valore rispettivamente da 2, 4 e 6 crazie, stampati su carta recante la filigrana del secondo tipo di Toscana, ovvero quella cosiddetta 'a linee ondulate verticali'. I tre francobolli sono decisamente molto interessanti in quanto forniscono, a nostro avviso, elementi essenziali per comprendere più in dettaglio come avvenne di fatto la stampa dei francobolli toscani. I tre esemplari sono riportati in figura 1.

Figura 1 − Il recto dei tre francobolli conferiti da Franco Moscadelli con indicazione della varietà del cliché della vignetta

I tre francobolli si presentano in varietà già catalogate, ovvero gli stereotipi (cliché) tipografici utilizzati per la vignetta che ne stanno all'origine, sono già stati ampiamente caratterizzati. In basso ad ognuno dei francobolli è riportato il codice con il quale si identificano tali stereotipi, ovvero P3, C15 e A20, assieme all'indicazione grafica di dei dettagli caratteristici di ognuna.

I tre francobolli sono della tipologia fil-let (abbreviazione di filigrana a lettere), ovvero nella filigrana presentano, oltre alle sempre presenti linee ondulate verticali, anche tratti delle linee che compongono la dicitura 'II E RR POSTE TOSCANE', posizionata diagonalmente all'intero foglio utilizzato per la stampa contemporanea dei 240 esemplari, con cui si realizzavano i francobolli toscani.

La figura 2 che segue mostra i tre francobolli affiancati in basso dalla rispettiva immagine del verso e dalla stessa dove la filigrana è stata tracciata a colori, in blu le linee ondulate ed in rosso i tratti appartenenti alla componente letterale.

Figura 2 − I tre francobolli con in basso l'immagine del verso e della filigrana

Francobolli di questo tipo, ovvero quelli in cui è chiaramente riconoscibile il cliché della vignetta di cui sono l'impronta e contemporaneamente sono della tipologia fil-let, ovvero per i quali è possibile risalire alla posizione che occupavano nel quadro di stampa, sono a nostro avviso particolarmente interessanti. L'interesse risiede essenzialmente nella possibilità di mettere in relazione varietà e posizione nel quadro di stampa, due dei concetti basilari propri dei francobolli toscani, che apre la strada ad una prospettiva completamente nuova in cui questi possono essere studiati.

Si è visto che esiste una ricorrenza del tutto inaspettata e imprevista delle varietà nelle diverse posizioni del quadro di stampa, fatto che a nostro avviso getta una luce completamente nuova sui francobolli stampati durante l'Antico Stato di Toscana, sia esso Granducato o Governo della Toscana.

Questa nuova prospettiva ha permesso di pensare a modi di collezionare questi francobolli completamente nuovi, come ad esempio quello di raccogliere gli esemplari di una stessa varietà di valore facciale diverso, che occupavano la stessa posizione nel quadro di stampa, siano questi valori in soldi, crazie e quattrini (Granducato) sia per la filigrana del primo tipo che per quella del secondo tipo o in lire italiane e centesimi (Governo della Toscana).

Raccogliere esemplari di questo tipo, oltre ad essere un'attività ricreativa completamente nuova ed inedita, offre la possibilità di comprendere molto più a fondo di quanto fatto fino ad oggi, le dinamiche coinvolte nella stampa dei francobolli toscani. Raccogliendo infatti un numero elevato di questo tipo di francobolli, è possibile tracciare una mappa spazio-temporale di come i cliché si sono mossi all'interno del quadro di stampa (spazio), nel corso delle diverse tirature (tempo). Onestamente non sappiamo dove esattamente ci porterà questa mappa, quali informazioni fornirà, ma dai primi risultati, preliminari e ancora molto parziali, sembra che queste siano decisamente da non trascurare ed anzi potrebbero arricchire di molto la conoscenza in questo settore della filatelia degli Antichi Stati Italiani.

Quali informazioni ci forniscono le immagini di questi tre francobolli che Franco Moscadelli ci ha gentilmente fatto avere?

Abbiamo già parlato delle varietà del cliché della vignetta (figura 1), ovvero abbiamo già identificato il particolare stereotipo che ne sta all'origine. Studiamo ora la filigrana di ognuno di questi.


Il francobollo da 2 crazie

La filigrana del francobollo del valore da 2 crazie mostra gran parte del carattere 'N' della componente letterale e tracce dell'ultimo carattere 'E' della stessa. La filigrana è del tipo BS-AD e come descritto nell'articolo in cui abbiamo spiegato il procedimento per determinare la posizione dei francobolli della tipologia fil-let, utilizzando la tavola di riferimento S08, si può facilmente risalire alla 18-esima, come dimostrato in figura 3, dove è riportata una sovrapposizione in trasparenza del verso del francobollo da 2 crazie e la porzione della tavola S08 relativa.

Figura 3 − Dimostrazione della posizione che il francobollo da 2 crazie occupava nel quadro di stampa

E quindi? Dobbiamo dire innanzi tutto che rintracciare francobolli toscani per i quali possiamo sia definire di quale degli almeno 240 cliché sono l'impronta, sia determinare la posizione che occupavano nel quadro di stampa, non è affatto semplice. I dati accumulati fino ad oggi ci dicono che dato un generico gruppo (lotto) di francobolli toscani, ad esempio granducali su filigrana del secondo tipo, solamente circa il 5% possiede entrambe le caratteristiche appena descritte, ovvero si tratta di esemplari di una certa rarità. Possiamo dire che questi esemplari sono in generale più interessanti in quanto è possibile caratterizzarli più a fondo di altri che risultano più anonimi e generici.

Possiamo andare oltre a quanto detto sopra e, una volta raccolti più esemplari nella stessa varietà e/o nella stessa posizione, verificare quanto frequentemente questa coincide per stesso valore (Posizioni Costanti) o per valori diversi (Posizioni Ricorrenti). I concetti di Posizioni Costanti e Ricorrenti sono strettamente legati a quello di correlazione valore-varietà-posizione, dove per valore si intende il valore facciale. Abbiamo definito Posizione Costante quando due o più francobolli dello stesso valore risultano essere nella stessa varietà e provenire dalla stessa posizione del quadro di stampa. Se invece questi francobolli nella stessa varietà, provengono dalla stessa posizione del quadro di stampa, ma sono di valore diverso, si parla di Posizione Ricorrente.

Il francobollo del valore da 2 crazie di Franco Moscadelli è sia una Posizione Costante, sia una Posizione Ricorrente e sta qui il suo grande interesse. Ciò possiamo dirlo perché abbiamo già in archivio altri francobolli con cui confrontarlo. Vediamoli.


Posizione Costante

Il francobollo riportato sotto in figura 4 del valore da 2 crazie è nella stessa varietà P3 di quello di Franco Moscadelli. È del tipo fil-let e la filigrana mostra contemporaneamente parte dei caratteri 'II' della parte letterale.

Figura 4 − Esemplare del valore da 2 crazie del tipo fil-let Posizione Costante con il francobollo dello stesso valore di Franco Moscadelli

La filigrana in questo caso è nella configurazione AD-BS (a differenza della precedente che era BS-AD) ed utilizzando la tavola S07 si può determinare la posizione che il francobollo occupava nel quadro di stampa, che risulta essere la 18-esima (figura 5), esattamente come per il francobollo di Franco Moscadelli. Vale quindi la relazione che segue:

Stessa Varietà + Stessa Posizione + Stesso Valore = Posizione Costante

Figura 5 − Dimostrazione della posizione del francobollo da 2 crazie di figura 4

Si noti che i due francobolli del valore da 2 crazie, quello riportato in figura 1 e quello di figura 4, sono molto diversi nel disegno della filigrana, il primo reca tracce del carattere 'N', mentre il secondo mostra segmenti dei caratteri 'II'. Nonostante questo risultano provenire dalla stessa posizione nel foglio completo dei 240 esemplari e ciò è dovuto alla differente orientazione del foglio rispetto alla matrice di stampa, al momento in cui furono realizzati i francobolli. In particolare questa differisce per una rotazione di 180°C, quella che intercorre tra la configurazione BS-AD (primo esemplare) e la AD-BS (secondo esemplare). Inoltre, è utile notare che non è possibile riscontrare la 18 nelle altre due configurazioni possibili della filigrana, ovvero la AS-BD e la BD-AS, in quanto in questi casi la dicitura 'II E RR POSTE TOSCANE'' non passa per detta posizione.


Posizione Costante

Ci è stato possibile fino ad oggi rintracciare un solo altro esemplare di francobollo granducale del tipo fil-let che provenisse dalla posizione 18 come i due precedenti, il quattrino riportato in figura 6 che segue.

Figura 6 − Francobollo da 1 quattrino del tipo fil-let nella varietà P3

Anche in questo caso la filigrana mostra parte del carattere 'N' della componente letterale della filigrana e come per il francobollo di Franco Moscadellli, anche in questo caso è del tipo BS-AD. Utilizzando la tavola S08 possiamo determinare la posizione nel quadro di stampa, che in questo caso potrebbe risultare un po' ambigua visto il posizionamento decisamente anomalo del foglio di carta rispetto alla matrice di stampa. La posizione più probabile sembra a nostro avviso ancora la 18-esima (figura 7).

Figura 7 − Dimostrazione della posizione del francobollo da 1 quattrino del tipo fil-let nella varietà P3

In questo caso quindi, osserviamo la stessa varietà del cliché della vignetta nella stessa posizione del francobollo da 2 crazie di Franco Moscadelli, ma il valore facciale è diverso. Si parla in questo caso di Posizione Ricorrente e vale la relazione che segue:

Stessa Varietà + Stessa Posizione + Diverso Valore = Posizione Ricorrente

Si noti che per i francobolli la cui filigrana è nella configurazione AD-BS e BS-AD la solcatura è visibile al recto del francobollo, ovvero sul lato stampato, lato che mostra in generale una ruvidità maggiore rispetto al verso, in quanto porta traccia del pattern trama-ordito della tela filtrante. Per le altre due configurazioni AS-BD e BD-AS valgono considerazioni esattamente opposte.


Il francobollo da 4 crazie

Vediamo ora dove risiede l'interesse del francobollo del valore da 4 crazie di Franco Moscadelli. L'esemplare è nella varietà C15, che si riconosce dalla grossa falla di colore presente tra i caratteri 'N' e 'O' della Dicitura 3 (FRANCOBOLLO). La filigrana mostra parte di uno dei caratteri 'R' dei due presenti nella componente letterale, in questo caso del primo. La filigrana è nella configurazione AS-BD e, come descritto nell'articolo dedicato, utilizzando la tavola di riferimento S05 si può risalire alla posizione che il francobollo occupava nel quadro di stampa, ovvero la 60. Anche in questo caso il foglio fu posizionato in modo molto anomalo rispetto alla matrice di stampa e la filigrana risulta molto decentrata rispetto al riferimento della tavola S05. L'esperienza accumulata grazie ai numerosi esemplari raccolti e studiati, ci suggerisce che la posizione più probabile tra le due (59 e 60) sia la 60-esima (figura 8).

Figura 8 − Dimostrazione della posizione del francobollo da 4 crazie di Franco Moscadelli

Il 17 di Febbraio di quest'anno (2023) abbiamo pubblicato su www.ilpostalista.it un articolo che introduceva il concetto di Posizioni Ricorrenti. In quella pubblicazione si mostravano i risultati preliminari di uno studio realizzato sulla correlazione Varietà e Posizione per i francobolli granducali di Toscana con la filigrana del secondo tipo. Avevamo limitato lo studio al blocco superiore dei tre in cui era suddiviso l'interno foglio in cui venivano stampati questi francobolli, corrispondenti alle posizioni 1-80, in quanto disponiamo di un blocco integro nuovo di questo gruppo per il valore da 1 quattrino, che funge da perfetto riferimento. Avevamo provato a correlare i dati da noi raccolti sulla relazione Varierà e Posizioni per l'emissione granducale su filigrana del secondo tipo, con quelli riscontrabili nel foglio nuovo del quattrino. Avevamo riscontrato coincidenza di correlazione Varietà e Posizione per 17 posizioni con altri valori, tra le quali non era presente la posizione 60, ovvero non avevamo trovato altri francobolli che provenissero dalla posizione 60 nella stessa varietà del francobollo della stessa posizione del blocco nuovo del quattrino. In realtà già al tempo in cui abbiamo redatto l'articolo eravamo in possesso di tre esemplari provenienti dalla posizione 60, due del valore da 2 crazie ed uno del valore da 1 quattrino e tutti nella stessa varietà, la Mc1, che però non coincideva con quella del francobollo del blocco nuovo in posizione 60, ovvero la C15 (figura 9). Il francobollo da 4 crazie di Franco Moscadelli è quindi un tassello molto importante che mancava al nostro censimento.

Figura 9 − Francobollo presente in posizione 60 del blocco nuovo del valore da 1 quattrino nella varietà C15

Ad oggi quindi siamo a conoscenza di 5 francobolli per i quali possiamo determinare la posizione nel quadro di stampa (fil-let) e sono 3 nella varietà Mc1 e 2 nella varietà C15. In base alle nostre conoscenze attuali possiamo affermare che nella posizione 60 ricorrono al momento solamente due varietà, la Mc1 e la C15.

Occorre ricordare che dallo studio descritto nell''articolo in cui abbiamo introdotto il concetto di Posizioni Ricorrenti, è emerso che di tutti i francobolli che abbiamo potuto censire, localizzabili nel blocco superiore dei tre, corrispondenti alle posizioni 1-80, per circa il 50% si è osservata correlazione varietà-posizione a prescindere dal valore facciale del francobollo. Ciò era completamente inaspettato considerando la tecnica utilizzata per la stampa dei francobolli toscani, ovvero quella tipografica.


Il francobollo da 6 crazie

Il francobollo da 6 crazie, come detto sopra, è nella varietà A20, che si contraddistingue per il tipico smussamento dello Spigolo 1, quello in basso a sinistra. La filigrana, del tipo fil-let, mostra frammenti dei caratteri 'S' e 'T' della parola 'POSTE' della componente letterale della filigrana, che si trova nella configurazione AD-BS. Servendoci della tavola di riferimento S07 possiamo risalire alla posizione 137 del quadro di stampa occupata dal francobollo di Franco Moscadelli, come mostrato in figura 10.

Figura 10 − Dimostrazione della posizione del francobollo da 6 crazie di Franco Moscadelli nella varietà A20

Durante il lavoro di ricerca effettuato fino ad oggi abbiamo avuto modo di censire 4 francobolli granducali su filigrana del secondo tipo, provenienti dalla posizione 137, per 2 dei quali è stato possibile riconoscere con certezza la varietà, che risulta essere la medesima (A20). Uno dei francobolli è quello da 6 crazie fornitoci da Franco Moscadelli, l'altro, del valore da 4 crazie, è riprodotto assieme al verso e alla filigrana nella figura 11 che segue.

Figura 11 − Francobollo da 4 crazie nella varietà A20

Anche per questo francobollo, la filigrana è nella configurazione AD-BS, esattamente come il 6 crazie di Franco Moscadelli e quindi anche la posizione di provenienza del quadro di stampa è la medesima, come dimostrato in figura 12.

Figura 12 − Dimostrazione della posizione di provenienza del francobollo del 4 crazie nella varietà A20



Conclusioni

In questa pubblicazione abbiamo descritto lo studio dei tre francobolli, le cui immagini ci sono state gentilmente fornite da Franco Moscadelli, dal punto di vista della relazione Posizione-Varietà, ovvero ne abbiamo determinato sia la varietà, in altre parole il cliché di cui sono l'impronta, che la posizione che questi occupavano nel foglio intero dei 240 esemplari.

Abbiamo mostrato il valore che questi tre francobolli posseggono dal punto di vista del tutto innovativo dello studio e della ricerca, che da tempo stiamo portando avanti sulla ricorrenza e/o costanza delle diverse varietà in cui si possono trovare i francobolli granducali di Toscana, nelle 240 diverse posizioni di cui era composto un interno foglio di francobolli toscani.

La discussione dei tre esemplari ci ha fornito l'opportunità di mostrare in dettaglio il processo con il quale studiamo gli esemplari del tipo fil-let e di proporre un modo del tutto inedito di collezionare i francobolli toscani, sul tema della correlazione Posizione-Varietà, che a nostro avviso conferisce nuova vita a questo settore degli Antichi Stati Italiani, già di per se estremamente interessante.

Il francobollo da 2 crazie di Franco Moscadelli, che potremmo classificare come P3/18 (Varietà/Posizione) è risultato essere sia una Posizione Costante (con un altro valore da 2 crazie) che una Posizione Ricorrente (con un esemplare del valore da 1 quattrino).

Il francobollo da 4 crazie, sempre di Franco Moscadelli, che potremmo classificare come C15/60 (Varietà/Posizione), rappresenta la prima correlazione Varietà-Posizione che abbiamo fino ad oggi riscontrato con il foglio nuovo da 80 esemplari (gruppo superiore) del valore da 1 quattrino ed è quindi una Posizione Ricorrente (con un esemplare da 1 quattrino, appunto).

Il francobollo da 6 crazie di Franco Moscadelli, che potremmo classificare come A20/137 (Varietà/Posizione) è risultato essere una Posizione Ricorrente, con un valore da 4 crazie, al momento unici esempi di questa tipologia di francobolli.

Possiamo fare un ulteriore passo avanti e prendere in considerazione anche la configurazione della filigrana nella descrizione di questo tipo di francobolli. Ad esempio, prendiamo in considerazione il francobollo da 2 crazie di Franco Moscadelli (figura 1 e 2) e quello riportato in figura 4. Sono francobolli dello stesso valore (2 crazie), con la stessa varietà della vignetta (P3), provenienti dalla stessa posizione del quadro di stampa (18), ma la filigrana è per il primo nella configurazione BS-AD, mentre per il francobollo di figura 4 è nella AD-BS.

A questo punto possiamo quindi fornire una risposta a Franco Moscadelli, riguardo ai tre francobolli che ha sottoposto alla nostra attenzione (figura 1), proponendo la classificazione per gli esemplari come segue (valore/filigrana/varietà/posizione):

dove 'Cr' sta per 'crazie' e 'II' sta per filigrana del secondo tipo.

Per concludere si noti che per il momento non abbiamo ancora preso in considerazione la varietà del tassello del valore, che rappresenta un quinto parametro che può essere aggiunto alla descrizione di questi francobolli. La varietà del tassello del valore sarà oggetto di una pubblicazione futura.


© Tiziano Nocentini 2023 © Emilio F. Calcagno 2023
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Riferimenti

Emilio Calcagno, Vittorio Morani, Granducato di Toscana - I francobolli e le varietá di cliché, ed. Unificato, 2014

Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, PLATTAGGIO DEI FRANCOBOLLI DI TOSCANA CON FILIGRANA A LINEE ONDULATE, Il Postalista

Tiziano Nocentini, Emilio Calcagno, Le 'Posizioni Ricorrenti' dei francobolli granducali di Toscana con la seconda filigrana, Il Postalista

Blog di filatelia toscana: I Cinquecento Leoni di Toscana



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