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Signa 1963: un telegramma anonimo.
“oggi sorriso di rose domani di spina”

Enrico Bettazzi
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

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Quella che segue è una spiegazione online di come ci si comporta nel caso si riceva un telegramma senza mittente.

Telegramma senza mittente: come risalire

Credevi che non si potesse inviare un telegramma o una raccomandata senza indicare il mittente, ma oggi ti sei dovuto ricredere: è possibile, ti è arrivata una bella lettera a casa, con senza busta e senza mittente, semplicemente ripiegata su sé stessa. L’hai aperta, ne hai letto il contenuto e hai guardato in basso per capire chi te l’avesse inviata. Nulla di nulla. Come saperlo?

Quando una persona invia un telegramma, deve necessariamente dichiarare un indirizzo come mittente, per cui potrebbe essere stata una svista dell’ufficio postale e quindi non ti è stato recapitato nome e indirizzo di chi ti ha scritto. Quindi, come scoprire di chi si tratta?

Non c’è nulla di difficile o impossibile, anzi: é un tuo diritto sapere chi ti invia una telegramma, soprattutto se si tratta di comunicazioni di una certa importanza. Quindi la prima cosa da fare é quella di recarti o telefonare all’ufficio postale della tua città che si occupa delle consegne a casa tua.

Molto probabilmente ti passeranno direttamente il portalettere che gestisce le consegne nella tua zona, oppure ti daranno un numero di telefono a cui appunto contattare il postino. Una volta chiamato, non dovrai far altro che fornirgli il numero del telegramma, la data in cui l’hai ricevuto, il tuo nome e cognome e indirizzo.

A questo punto il portalettere potrà andare a vedere in archivio e quindi ti indicherà il mittente che ti ha spedito la raccomandata. Attenzione: se hai ricevuto un telegramma o una raccomandata senza mittente. cerca di chiamare al più presto in Posta per evitare che trascorra tempo e sia più difficile recuperare i dati che stai cercando. Telefona oggi stesso al tuo ufficio postale e chiedi le informazioni che ti interessano: non é sicuramente gradevole ricevere una missiva senza conoscere la persona che te l’ha inviata!
Queste utili(?) indicazioni (https://www.settimocell.it/2017/07/14/telegramma-senza-mittente-come-risalire-anonimo-55627.html) sembrano essere contraddette da quanto indicato nel 1963 della Direzione Postale fiorentina a seguito di richieste informazioni dall’ufficio postale di Signa.

Ma vediamo cosa successe il 30 novembre di cinquantanove anni fa….

Alla signora Mary , titolare di omonima ditta individuale in quel di Signa, provincia di Firenze, fu recapitato un telegramma “senza firma” con la sibillina frase, non certo benaugurante, “OGGI SORRISO DI ROSE DOMANI DI SPINA.

Telegramma mod. 30 (ediz. 1961)


Ci immaginiamo che la signora destinataria sia rimasta alquanto interdetta e poi superato il momento di sorpresa abbia iniziato a far congetture sullo sconosciuto mittente; dopodichè abbia pensato di rivolgersi alle Poste per avere maggiori dettagli. Così presa carta e penna abbia scritto il 2/12 al locale ufficio postale per chiarimenti. Sulla stessa missiva, un forse imbarazzato impiegato postale ha provato, in maniera certo non di prassi, a dare informazioni e indicazioni sulla via da percorrere: “l’ufficio accettante del telegramma è quello di Firenze, ma non saprei indicarle se trattasi dell’ufficio centrale o di quello succursale. Bisognerebbe si rivolgesse alla Direzione Provinciale P.T. Distinti e cordiali saluti. ”, reinserendo la corrispondenza in una busta di servizio mod.94 (in verità adibita al recapito di corrispondenze ordinarie tassate).

Busta mod.94 postalizzata in franchigia con timbro di tipo Conalbi Poste Signa (FI) in data 2/12/1963.

 


E così la signora scrisse alla Direzione Provinciale di Firenze.

Dal capoluogo toscano il 5/12 fu data risposta, da parte della Direzione Provinciale/ III Reparto Telegrafico, che scrisse alla signora tramite il locale u.p. di Signa : “La scrivente non può aderire alla richiesta – in quanto- secondo le disposizioni vigenti- non si possono comunicare per posta le indicazioni dei mittenti di telegrammi. La S.V. dovrà pertanto rivolgersi, per ottenere quanto richiesto, all’Ufficio p.t. di SIGNA (ufficio di destinazione), presentandosi con il telegramma ricevuto. Lo stesso ufficio, mediante avviso di servizio tassato (a carico della S.V.) chiederà l’indirizzo in questione all’ufficio di origine, il quale, dopo aver ottenuto il consenso del mittente stesso, riferirà in merito a Signa. Distinti saluti.

Modulario Dir.Pr.Poste 430 mod.167A-U.L. ediz. 1963 a firma del Direttore Provinciale, inserito per comunicazione alla signora in busta di servizio Mod.94, stavolta corretta manualmente con indicazione “di serv.”, postalizzata in franchigia da Poste Signa il 10/12/1963.


Insomma la signora di Signa si ritrovò punto e a capo...all’epoca avrà maledetto la solita burocrazia italica e avrà pensato “se son rose ...fioriranno”.
A noi questa piccola corrispondenza di servizio permette di confrontare le incongruenti applicazioni di certi regolamenti postali.


Enrico Bettazzi
08-09-2023


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