il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia    
  Il telegrafo elettrico
nella provincia di Massa
appunti di Alberto Càroli (Il Monitore della Toscana n. 24/2016)
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

Nella primavera del 1852 la linea telegrafica da Modena raggiunse la città di Massa che diventò il punto di congiunzione con le reti sarda (Sarzana) e toscana (Pietrasanta).
La convenzione di Modena con la Toscana venne firmata il 30 giugno del 1852 (1). Sempre in questo anno un accordo permise di mettere in collegamento la rete toscana con quella del Lombardo-Veneto (tramite la stazione telegrafica di Guastalla), grazie anche al fatto che gli Asburgo regnavano in tutti e tre gli stati (Asburgo-Lorena e Asburgo-Este).
Pontremoli fu il terzo ed ultimo ufficio telegrafico aperto nel Ducato di Parma, nel 1859 (2) (fig.1), dopo quelli di Parma e Piacenza e rappresentò l'avamposto telegrafico verso la Toscana, capolinea del collegamento Parma-Pontremoli.

fig. 1


Con l'annessione del ducato di Modena e di quello di Parma al Regno d'Italia le reti telegrafiche passarono alla Direzione dei telegrafi del Regno e ne divennero parte integrante e determinante stante la loro particolare posizione geografica. Nel 1860 le stazioni telegrafiche esistenti nel Regno d'Italia erano, nell'area geografica massese comprendente all'epoca anche la Garfagnana, solamente a Massa, Carrara e Pontremoli. Fu previsto l'impianto di due nuove stazioni a Fivizzano (sulla linea Massa-Reggio) e a Castelnuovo Garfagnana (sulla linea Lucca-Modena).

La carta telegrafica (fig.2), già proposta da Pallini in un estratto più ampio contenente la Toscana nella sua interezza (3), focalizza la situazione nell'area geografica oggetto di questi appunti. In essa si può notare che la distribuzione delle linee esistenti riflette la situazione politica precedente all'unità d'Italia.


Fig.2
"Carta generale delle Linee Telegrafiche dello Stato. Torino 20 maggio 1860"


La Val di Magra da Pontremoli a Sarzana risulta priva di collegamenti telegrafici e fa capire l'appartenenza dei territori ai due stati sovrani preesistenti di Parma (linea Parma-Berceto-Pontremoli) e Modena (Reggio-Castelnuovo nei Monti-Fivizzano-Massa). Aulla (periferia del ducato di Modena, ma non per questo località di minor importanza) viene lasciata fuori da qualsiasi collegamento telegrafico, pur essendo facilmente raggiungibile da Sarzana (Regno di Sardegna), Fivizzano (Modena) e Pontremoli (Parma). Nel 1860 l'isolamento di Aulla è in fase di risoluzione, essendo in costruzione la linea che unisce Sarzana a Pontremoli.
Nel marzo 1861 la rete telegrafica complessiva comprendeva 248 uffici distribuiti su 8243 km di linee. Numeri modesti per la superficie e la popolazione di questa nuova realtà statale.

Fig.3
Lettera in franchigia postale dall'ufficio telegrafico di Massa, 30 marzo 1862.


Tutti gli uffici di questa parte di territorio ex estense vennero forniti di tipari nominativi dalla foggia particolare, caratterizzata da elementi ornamentali di interessante valore estetico, la cui produzione potrebbe essere ricondotta al medesimo incisore che riforniva la vecchia direzione estense dei telegrafi che all'epoca comprendeva pure le strade ferrate (fig.5). Elemento che accomuna tutti questi bolli sono gli ornamenti anche qui presenti in abbondanza, nonché la presenza di diciture disposte ad arco. Naturalmente le insegne ducali sono adesso sostituite dallo stemma sabaudo.

Fig.4
Dall'uffizio telegrafico di Carrara, 4 aprile 1861:
il Capo Ufficio G.Giberti.

Fig.5


Con tali caratteristiche sono conosciute le impronte degli uffici toscani di Massa, Carrara, Fivizzano, Castelnuovo di Garfagnana (questi ultimi due di nuova istituzione) e degli uffici emiliani di Reggio (4), Guastalla e Bagnolo (5).
Di tutti gli uffici telegrafici del versante toscano si conoscono pertanto le impronte utilizzate dopo l'unificazione. Lo stesso non è possibile dire per gli uffici del versante emiliano.

28.8.1859 - 23.5.1862 15.3.1861 - 4.4.1861
  24.3.1862
1.6.1861 7.5.1861

Fig.6
Carta intestata del R.Uffizio Telegrafico di Castelnuovo Garfagnana, 30 giugno1861.
Notare l'indicazione del nome dell'ufficio: Castelnovo.


La situazione degli uffici telegrafici esistenti nella provincia di Massa nel 1869 ce la mostra Pallini (6) riportando gli elenchi per provincia tratti da pubblicazione ufficiale dell'amministrazione dei telegrafi (7). Solo sei sono gli uffici di tutta la provincia: Carrara, Castelnuovo di Garfagnana, Fivizzano, Massa e Pontremoli (governativi) e Massa (ufficio di ferrovia dipendente dalle Ferrovie Alta Italia) distribuiti su due Direzioni Compartimentali. Fivizzano e Pontremoli assegnate a Bologna e gli altri uffici a Firenze.

Fig.7
Elenco degli ufizi telegrafici, da Bullettino postale n.5-1873, pag.271

INVENTARIO DEI BOLLI A UMIDO E A FUOCO

BAGNONE


 

 

 

 

17.7.1889 –12.10.1901 27.9.1887 – ??.??.1890

CARRARA


 

 

 

 


 

 

 

 

11.1.1865 25.8.1905 25.8.1905

 

FIVIZZANO


 


24.?.1878 – 22.4.1895 23.10.1890
 
14.5.1883 – 29.7.1883   22.4.1895

 

MARINA D'AVENZA


 

 


22.8.1882 22.8.1882 22.8.1882

 

MASSA


 

 

 

 

 

 

??.??.1882 16.6.1897 16.6.1897 – 6.9.1901 (di produzione Güller)

 

PONTREMOLI


 

TELEGRAFO DI STAZIONE
STRADE FERRATE DEL MEDITERRANEO

 

18.2.1861 30.5.1890 20.12.1894


Fig.8
16 marzo 1890
Pianta del locale dell'Ufficio Telegrafico di Pontremoli

 

Bibliografia e sitografia:

Antonio Meucci e la città di Firenze, a cura di F.Angotti e G.Pelosi, Firenze University Press, Firenze, 2009;
V.Astolfi, Il telegrafo in Italia 1847-1946, AICPM, Rimini, 2011;
S.Fari, Una penisola in comunicazione. Il servizio telegrafico dall'Unità alla Grande Guerra, Cacucci Editore, Bari, 2008;
E.Melillo, Ordinamenti postali e telegrafici degli antichi Stati Italiani e del Regno d'Italia, tomo III, Istituto di Studi Storici Postali, Prato, 1987, Quaderni di storia postale n.9;
Storia delle telecomunicazioni, a cura di V.Cantoni, G.Falciasecca, G.Pelosi, Firenze University Press, Fi-renze, 2011, vol.I.

http://www.issp.po.it/inventario/dbcollezioni/PDF/491_astolfi.pdf: Le corrispondenze telegrafiche negli Antichi Stati italiani, collezione di V.Astolfi (consultazione del 4.11.2016);
http://www.issp.po.it/inventario/dbcollezioni/PDF/731_astolfi.pdf: Posta e telecomunicazioni, collezione di V.Astolfi (consultazione del 4.11.2016).

L'articolo è stato anche pubblicato su: academia.eu

il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia