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  Elbano Gasperi di Portoferraio,
eroe a Curtatone
di Alberto Càroli (ASPoT)
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

Prendendo spunto dall’interessante contributo pubblicato sul numero 108 della rivista “Terrasanta” dal titolo Cappellani militari a Curtatone e Montanara, località dove ebbe luogo una celebrata battaglia della prima guerra d’Indipendenza cui parteciparono anche volontari del Corpo di spedizione toscano e l’esercito di Radetsky, vogliamo qui ricordare l’artigliere Elbano Gasperi, raffigurato in un francobollo italiano della serie “Centenario del Risorgimento” emessa nel 1948 riprodotto nel citato articolo (fig. 1) in cui sono ben mostrate le gesta e il valore del soldato.

fig. 1 - Il francobollo da 12 lire emesso dalle Poste italiane e quello soprastampato per Trieste. Al centro particolare dell’artigliere Elbano Gasperi


Come si può intuire dal suo nome il Gasperi era nato all’isola d’Elba, a Portoferraio, nel 1828 ed era appena ventenne quando si prodigò nei combattimenti contro gli austriaci. La sua città natale gli ha dedicato una lapide posta sulla casa dove nacque (fig. 2) e una via del centro storico (fig. 3).

fig. 2 - La lapide dove nacque E.Gasperi fig. 3 - La targa della via dedicata a E.Gasperi

Ma il più conosciuto ricordo di quest’eroe, nella sua isola, è un piroscafo in servizio postale nell’arcipelago toscano a cui fu dato il nome Elbano Gasperi. Varato a Genova nei cantieri Odero il 24 aprile 1928 entrò in linea per la Navigazione Toscana, società concessionaria dei servizi postali marittimi dell’arcipelago, nel maggio dello stesso anno (fig. 4).

fig. 4 - Il piroscafo Elbano Gasperi in partenza da Portoferraio (cartolina spedita nel 1931)

All’epoca tutti i piroscafi e le motonavi in servizio postale erano dotati di un datario riportante il nome del piroscafo (fig. 5) ed era usato per le operazioni postali svolte a bordo, non ultima la bollatura della corrispondenza affidata al postale per un più celere inoltro a destinazione. Il datario dell’Elbano Gasperi ha la caratteristica di avere espresso il nome della compagnia armatrice in chiaro (Navig.Toscana) e non in sigla (N.T.) come nei bolli dei piroscafi Andrea Sgarallino e Dino Leoni.

Fig. 5 - Datario del piroscafo Elbano Gasperi, utilizzato dal 7.8.1928 al 9.6.1939

Anche questo piroscafo, come tutti gli altri della flotta sociale, fu requisito dalla R.Marina durante la seconda guerra mondiale.

Fig.6 - Uno dei bolli amministrativi utilizzati dall’Elbano Gasperi militarizzato

Catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 fu rinominato Juminda e il 23 ottobre affondato al largo di Porto S.Stefano da motosiluranti statunitensi.

Fig. 7 - Busta spedita da Portoferraio il 16 agosto 1936, affidata al piroscafo Elbano Gasperi.

Alberto Càroli
10-12-2019


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