il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia   CATALOGHI DI TOSCANA
  Il bollo commemorativo per l'inaugurazione
della Torre di Brancoli
Daniele Focosi
Le "divise uniformi" degli impiegati
delle Poste Granducali - 1835

Poco fuori dalle mura della città di Lucca esiste la Brancoleria, raggruppamento di sei paesi: Deccio, S.Giusto, Piazza, Pieve, S.Ilario, e Ombreglio. Tutti portano la dizione "di Brancoli" poiché il territorio ha una sola identità.


La grande croce costruita sui monti della Brancoleria è ben visibile anche da Borgo a Mozzano e da diversi paesi del circondario e da tutta la Valle di Ottavo ed è quindi familiare a tutto il territorio della provincia.

Come altre simili croci (ad esempio: La Croce del Monte Fasce a Genova inaugurata il 21 ottobre 1900), fu ideata e costruita nell’ambito delle iniziative per l’Anno Santo 1900, quando Papa Leone XIII lanciò l’idea di abbellire le cime delle montagne con i simboli della redenzione. Il Comitato Pro Stampa e Pro Religione di Lucca ne affido la progettazione all’ing. Gaetano Orzali: il monumento, in calcare, aveva un’altezza complessiva di 18,30 m. (8 m. di basamento e 10,3 della croce vera e propria), ed un fusto largo 1,8 m. e spesso 0,8 m., la larghezza tra le estremità delle braccia era di 6 m.

Dopo oltre 12 mesi di lavori, fu inaugurata il 13 ottobre 1901. Il Papa Leone XIII scrisse per l’occasione una epigrafe che fu murata sotto la prima pietra, benedetta dal Vescovo ausiliare di Lucca Mons. Giovanni Volpi che aveva guido il corteo partito dalla città. In vetta, quando venne fatto cadere il velo che celava la croce, furono sparati 31 colpi di cannone e liberati dei piccioni per portare lontano la notizia dell’evento e fatte suonare le campane delle chiese circostanti. In tale data fu approntato per l’occasione un annullo commemorativo privato (non postale) dalla curiosa foggia a doppio ovale col nome della località Torre di Brancoli (il catalogo Guglielminetti-Tecardi edito nel 2009 lo riporta a pag. 24 col numero OV 1/1901 valutandolo RR, ovvero dai 6 ai 20 pezzi conosciuti).

Il materiale filatelico reperibile con tale annullo si divide in 2 categorie :

In occasione dell’inaugurazione fu approntato un bollo commemorativo privato (non postale) dalla curiosa foggia a doppio ovale col nome della località Torre di Brancoli (1).

Il materiale filatelico reperibile con tale annullo si divide in due categorie:

1) in abbinamento sia con annullo di emergenza a ditale che col tondo-riquadrato di Lucca.
Enormi dubbi sulla genuinità di tale corrispondenza sorgono per il fatto che non solo tutta la corrispondenza nota pare scritta dallo stesso mittente e indirizzata allo stesso destinatario, ma in alcuni casi (segnalazione di Sergio Rinaldi) le fotocartoline raffigurano chiaramente per legenda e folla l’evento d’inaugurazione tenutosi lo stesso giorno del datario a ditale, mentre il timbro tondo-riquadrato di impostazione a Lucca riporta sempre le ore 9 di sera del 30 ottobre 1901, ben 17 giorni dopo, tempistica poco compatibile con l’efficienza postale dell’epoca. A ulteriore supporto dell’ipotesi l’assenza sistematica dell’annullo di arrivo, e l’esistenza di pezzi non indirizzati e bollati, probabilmente finiti nelle mani di speculatori giorni dopo (2).

Secondo la Circolare Ministeriale n.353 del 3 agosto 1893, una tra le ragioni che potevano motivare l’uso del bollo a ditale era proprio la necessità di fornire di un timbro annullatore gli uffici postali provvisori la cui apertura fosse stata decisa ed autorizzata all’ultimo momento, come peraltro avvenuto all’inaugurazione dell’anzidetta Croce del Monte Fasce (3).

 

2) col solo tondo-riquadrato di Lucca (3), senza annullo a ditale.
In questo altro tipo di materiale (forse l’unico genuino?) l’annullo di partenza indica le ore 11 di mattina del giorno dell’inaugurazione da Lucca, le destinazioni sono varie e le date di arrivo congrue [ad es. nel quartiere Giannotti, immediata periferia di Lucca già al mattino seguente (4), o in Francia giorni dopo (5)].


La località era infatti priva di collettoria e territorialmente nelle competenze dell’ufficio postale di Lucca.


Grandi festeggiamenti si tennero il 20 giugno 1926, in occasione del venticinquesimo anniversario, con apposito annullo speciale (catalogo Guglielminetti-Tecardi 2009 n. DCL 4/1926, valutato RR, ovvero anch’esso 6-20 pezzi noti, sebbene questo autore non ne abbia mai visto uno).


Il 21 luglio 1944, alle ore 19,45, le truppe tedesche, temendo che diventasse un punto di riferimento per l’avanzata degli alleati lungo la linea Gotica, la fecero saltare.

Un anno dopo la fine della guerra Mons. Pellegrino Puccinelli e Brancoli Busdraghi intrapresero le prime iniziative volte alla ricostruzione della grande croce, i cui lavori iniziarono solo nel 1958 a cura del Genio Civile di Lucca. L’inaugurazione avvenne appunto il 23 agosto 1958. La nuova croce è alta m. 18,40.

Nel luogo dove oggi sorge la grande croce, la Repubblica di Lucca, fin dal 1594, aveva costruito una torre in grado di trasmettere segnalazioni dal contado verso Lucca. La torre di Brancoli era, infatti, ben visibile dalla “Torre del Palazzo”, dentro le mura urbane. Era dotata di strumenti ottici e in caso di pericolo imminente per la città comunicava il pericolo stesso alle altre torri sparse per il territorio della Repubblica, affinché, se necessario, facessero accorrere a Lucca le varie milizie del contado, stimate, nel secolo XVII, in oltre 20.000 uomini.

La torre di Brancoli riceveva i segnali principalmente da un’altra torre situata sul monte Bargiglio (m. 866), sopra Cune, nel comune di Borgo a Mozzano. La torre del Bargiglio, chiamata “occhio di Lucca”, poteva controllare Castiglione Garfagnana, Lupinaia, Treppignana, Bagni di Lucca, Brancoli, Fiano, Chiatri, Vecoli, oltreché Lucca. La torre di Brancoli, sorvegliata giorno e notte da due sentinelle, venne utilizzata fino alla fine del XVII secolo.

Al suo posto, come già detto, sorge una grande croce che, abbracciando la pianura sottostante, quasi con materna sollecitudine, rende testimonianza della grande fede dei lucchesi. All'interno del basamento della nuova croce, costruita nel 1958, riutilizzando pietre della vecchia croce e la mensa dell’altare della chiesa distrutta di S.Bartolomeo in Cotrozzo, alcuni abitanti della Pieve hanno costruito un altare massiccio, anch'esso bisognevole di manutenzione e di essere messo in sicurezza.

Il percorso che conduce alla Croce è stato risistemato dal 2013 al 2015 dal Consorzio Forestale delle Colline Lucchesi (6).

1) - https://www.ilpostalista.it/toscana/_lucca_em.htm
2) - Segnalazione di Italo Matteucci, Marlia.
3) - Guglielminetti Paolo, Tecardi Maurizio, Catalogo degli annulli speciali italiani 1871-1946, p. 17 e 24, tipo OV1/1901.
4) - Collezione Daniele Focosi.
5) - https://www.delcampe.net/en_GB/collectables/postcards/italy/lucca/croce-monumentale-sulla-torre-di-brancoli-lucca-1901-536907473.html.
6) - De Ramundo Giuseppe, Tesori della Brancoleria, Pacini Fazzi Editore, Lucca 2014.

Daniele Focosi
28-11-2019


il postalista storia postale toscana ASPoT Arezzo la nostra storia   CATALOGHI DI TOSCANA