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da Firenze a Padova per la "via di Svizzera"

di Mario Mentaschi

Piccola busta di lettera spedita il 26 novembre 1859 da Firenze a Padova, affrancata con un 9 Grazie della seconda emissione, avviata per la “via di Svizzera" come testimoniato dai bolli di transito visibili al retro.
Già dal settembre 1859 era possibile comunicare con il Veneto affrancando la corrispondenza sino al confine austriaco, le lettere così instradate venivano tassate nel Veneto in funzione della distanza della destinazione dal confine con 5 soldi, 10 soldi o 15 soldi quando la distanza superava i 150 Km. Il mittente della lettera pagò 9 crazie, corrispondenti a 60 centesimi, per far pervenire la lettera franca sino a destinazione secondo i disposti della convenzione postale sardo-elvetica che prevedeva la possibilità di affrancare sino a destino le lettere indirizzate a località degli Stati della Germania meridionale e dell'Austria pagando 60 centesimi per il porto di 10 grammi. La lettera avviata per la "via di Svizzera" venne tassata a destinazione per 15 soldi in quanto Padova distava più di 150 Km. da Feldkirch località di entrata in territorio austriaco. L'Austria, probabilmente per ragioni politiche non riconobbe quanto stabilito dalla convenzione postale austro-elvetica, mi risulta che solo dal maggio 1861 fu possibile far pervenire la corrispondenza franca a destino in Austria per la “Via di Svizzera". Se la lettera fosse stata affrancata sino al confine il mittente avrebbe pagato solo 3 crazie corrispondenti a 20 centesimi ed il destinatario 10 soldi quando avviata per la via di Milano e solo 5 soldi se fosse entrata nel Veneto da Pontelagoscuro che distava da Padova meno di 75 Km. E' l'unica lettera nota affrancata con il raro 9 crazie della seconda emissione avviata nel Veneto austriaco per la "via di Svizzera”.


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