il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


5° Periodo: dal 26 novembre 1943 al 22 gennaio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./ A.C.C. E REGNO DEL SUD CON SEDE A BRINDISI.

Terza parte (dal 21 dicembre 1943 al 5 gennaio 1944)
 

Martedì 21 dicembre 1943

Regno del Sud: attivita’ politica - Il tenente colonnello Guy G. Hannaford consulente giuridico della Commissione Alleata di Controllo, praticamente ministro della Giustizia del Governo Militare Alleato, redige il progetto di abdicazione di Vittorio Emanuele III, progetto che più tardi sarà condiviso da De Nicola, Benedetto Croce e Sforza.

Sui rapporti degli Alleati con l’Italia di Badoglio - Continuano i problemi, nell’ambito delle Nazioni Unite, relativi alla comunicazione del testo dell’Armistizio Lungo e alla sua eventuale pubblicazione. Facendo seguito alla lunga nota, datata 3 dicembre, che il governo belga ha inviato al Dipartimento di Stato americano sollevando alcune obiezioni generiche e specifiche sull’argomento, oggi il Dipartimento, con un primo memoriale respinge la tesi belga circa l’insussistenza delle esigenze di urgenza e di segretezza al momento della sottoscrizione dell’Armistizio Lungo.

L’esercito Italiano del Sud - Nella notte sul 22, al momento della partenza degli ultimi reparti del 1° Raggruppamento per la zona di riposo (Venafro – Ceppagna), si devono constatare le “assenze arbitrarie” di ben 50 bersaglieri del LI battaglione; nel corso della marcia notturna di trasferimento, eseguita sotto una pioggia insistente, si verificano poi “significativi atti di insofferenza e di indisciplina da parte di qualche soldato”.


Storia Postale del 21 dicembre
 

 

 

Lettera espressa con affrancatura di emergenza da Brindisi a Bari. Nell’affrancatura compare ancora un 0,50 pacchi che sembra denotare una vera persistente carenza del 0,50 Imperiale.
 

 

 

Mercoledì 22 dicembre 1943


L’Esercito Italiano del Sud - Il generale Dapino, comandante del 1° Raggruppamento Motorizzato, si decide a un passo doloroso ma improcrastinabile, pena la paralisi per l’intera unità: si reca al comando del II Corpo d’Armata americano e illustra a Keyes la situazione del Raggruppamento. Dapino dichiara che i suoi uomini sono troppo logorati dai due assalti al Monte Lungo. Per l’inferiorità dell’armamento, dei mezzi, ed altresì per le perdite subite (40%) sono ora nell’impossibilità di assolvere ai compiti che gli verranno assegnati.



Storia Postale del 22 dicembre
 

 


Manoscritti raccomandati con lettera di accompagno (0,60 manoscritti + 0,60 di raccomandazione aperta + 0,50 della lettera). Da Campi Salentina (LE) a Bari. Continua, forse solo casualmente, a mancare la presenza del 0,50 Imperiale, sostituito, in questo caso da un 0,50 Aereo e due coppi del 0,25.


 


 

Giovedì 23 Dicembre 1943

Un accenno alle operazioni in corso da parte Alleata sul fronte Italiano –
Nel settore Tirrenico-centrale tende ad esaurirsi l'offensiva alleata. La V Armata USA (del generale Mark Clark) non ha potuto raggiungere gli obbiettivi prefissati da Alexander. I tedeschi stanno consolidando la vera linea di difesa appoggiata al massiccio della Maiella: la linea Gustav (o linea Invernale) era il nome della linea di fortificazione ancora in fase di approntamento dall'Organizzazione Todt si estendeva dalla foce del Garigliano alla foce del fiume Sangro, a sud di Pescara, passando per Cassino. Nel settore Adriatico l’VIII^ Armata britannica (del generale Montgomery) i Canadesi, entrati in Ortona, stanno ingaggiando accaniti combattimenti, strada per strada, casa per casa, con i tenaci paracadutisti tedeschi.
 


 

 

Nella cartina le direttrici dell’offensiva alleata nel settore Adriatico fra il 28 novembre ed oggi.


 

 

 

 

Storia Postale del 23 dicembre



Ancora una rara cartolina aerea espressa da Arzachena (SS) a Taranto. Questa corrispondenza è sicuramente una delle poche che in quel periodo usufruirono del trasporto aereo. Probabilmente il mittente, che scriveva quasi giornalmente alla moglie, riusciva a inserire questa sua corrispondenza nel dispaccio della posta Militare in partenza per il continente.

 

 




Venerdì 24 dicembre 1943

Strategie Alleate per la guerra in Europa (Francia e Germania) - Il generale Eisenhower viene nominato Comandante Supremo delle Forze di liberazione in Europa mentre viene annunciato un comando unito per il teatro Mediterraneo di operazioni sotto il generale Wilson. Anche Montgomery viene nominato da Churchill comandante del XXI Gruppo di Armate, in sostituzione del generale Sir Bernard Paget, destinato anch'esso al prossimo teatro di guerra in Europa. Il generale Leese, già comandante del XIII Corpo britannico dell'VIII Armata, passa al comando dell'Armata stessa.
I generali Eisenhower e Montgomery vengono chiamati in Inghilterra per preparare i piani dell’invasione nel nord della Francia. Il generale sir Henry Maitland Wilson (nella foto) viene nominato comandante in capo alleato del teatro di guerra del Mediterraneo in sostituzione di Eisenhower. Il generale Alexander assume il comando del XV Gruppo di armate (V e VIII).

 

Storia Postale del 24 dicembre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Uso di un valore 0,20 del Governo Militare Alleato emesso per Napoli ma usato anche a Bari dove la corrispondenza reperita con quei valori sembra fosse principalmente in uso presso la Banca del Lavoro. In questo caso possiamo anche rivedere il 0,50 Imperiale con l’effige reale.

 

 

 

Sabato 25 dicembre 1943


Dal Diario di Puntoni - “Triste Natale. Alle 10 viene celebrata la messa nell’interno della palazzina e Sua Maestà la Regina, con il suo piede ingessato, vi assiste da un salottino attiguo alla sala in cui è stato eretto l’altare. A mezzogiorno i due Sovrani fanno colazione soli nella stanza della Regina. Il Principe di Piemonte è al fronte in mezzo ai soldati.
Nel pomeriggio accompagno Sua Maestà a visitare l’ospedale di Marina dove sono ricoverati una novantina di feriti provenienti, quasi tutti, dall’Egeo.
Esce il primo numero del giornale monarchico “Unione”, organo di un costituendo partito omonimo. E’ opera dell’amministrazione Granafei e del conte Dentice di Frasso”.

Strategie Alleate per la Campagna d’Italia - Churchill, appreso da Alexander che l’operazione Shingle (sbarco ad Anzio) non potrà svolgersi nei tempi prestabiliti (durante la conferenza del Cairo era stato deciso che per le azioni anfibie in Italia le navi e i mezzi da sbarco necessari potevano restare fino al 15 gennaio), si rivolge in modo pressante a Roosvelt, ricordandogli che la mancata conquista di Roma determinerebbe “la rovina della campagna del Mediterraneo per il 1944”: è necessario pertanto protrarre la presenza dei mezzi da sbarco di parecchie settimane.


Storia Postale del 25 dicembre

Per ragioni che non necessitano di una approfondita spiegazione, la corrispondenza timbrata in partenza nel giorno di Natale è praticamente introvabile.



Domenica 26 dicembre 1943

 

Anche la 3^ divisione di fanteria algerina, del Corpo di Spedizione Francese del generale Juin, entra in azione inserendosi nello schieramento della V Armata.
Nelle foto: soldati marocchini che attraversano l’abitato di Colli al Volturno (CB) nella loro marcia di avvicinamento al fronte e il comandante del Corpo di spedizione francese, generale Juin, al centro, in compagnia del generale Giraud, alla sua sinistra, che conferisce con un ufficiale.
In Ortona, sul fronte adriatico i canadesi seguitano ad ingaggiare accaniti combattimenti, strada per strada, casa per casa, con i tenaci paracadutisti tedeschi.
 

 

Un accenno alle operazioni in corso da parte Alleata sul fronte Italiano –

Mentre da oggi il 1° Raggruppamento italiano inizia il trasferimento nelle retrovie nella zona di Sant'Agata dei Goti, Airola e Solapara, sul fronte tirrenico-centrale, la 2^ divisione marocchina del generale Dody attacca in direzione della Mainarde mentre le alture di Sammucro sono ormai saldamente in mano Alleata.
 


 

Lunedì 27 dicembre 1943

Dalla King’s Italy - Durante il Consiglio dei Ministri tenutosi oggi a Brindisi, come primo argomento all’ordine del giorno, viene esaminata, e regolarmente approvata, la richiesta di adesione alla Carta atlantica che Badoglio aveva già sottoposto al capo dell’ACC, Joyce, il 17 dicembre dichiarando che aveva già ricevuto l’approvazione della relativa risoluzione da parte del Consiglio dei ministri.
Nello stesso Consiglio, viene anche discusso il testo di un messaggio augurale che Badoglio ha intenzione di mandare a tutti gli italiani in occasione della ricorrenza del nuovo anno. Puntoni, nel suo diario, puntualizza: “Anche in questa circostanza il Maresciallo ha dimenticato l’esistenza del Re. Acquarone va sulle furie e decide di proporre che il messaggio di Badoglio sia preceduto da un indirizzo di saluto di Sua Maestà”.
 


 

 

 

Ancora un accenno alle operazioni in corso da parte Alleata sul fronte Italiano


Nella cartina il riepilogo degli sbarchi e delle direttrici di avanzata degli Alleati nell’Italia continentale con la linea del fronte alla data odierna



 

 




STORIA POSTALE del 27 dicembre
 

 

 

Due raccomandate espresse, regolarmente affrancate 3,00 (0,50 lettera + 1,25 di raccomandazione + 1,25 di diritto espresso) inviate oggi, da uno stesso mittente, allo stesso indirizzo di Rutigliano (BA). E’ ancora evidente la carenza di valori ordinari sostituiti da pacchi.

 

 

 

 

 

 

 

Un veramente raro espresso censurato da Brindisi, il 27 dicembre, a Bari con l’uso dell’espresso 1,25 Imperiale sovrastampato PM in uso civile molti mesi prima della sua immissione ufficiale. Si rivede lo 0,50 Imperiale. Ecco però che, nelle due immagini successive, lo 0,50 pacchi torna a sostituire l’effige reale.

 

 

 

 

Naturalmente per avere una conferma a questa “sensazione” di carenza, occorrerebbe visionare moltissima corrispondenza inviata in quel periodo nella e dalla King’s Italy, però io, che ne ho memorizzata in buona quantità, reputo che la carenza in esame fosse veramente in atto.

 

 


Martedì 28 dicembre 1943

Dal Diario di Puntoni - “L’attrito per la storia del messaggio si acuisce. Nel testo preparato da Badoglio non si fa alcun accenno al Re. Sentito il Sovrano, Acquarone fa presente al Maresciallo l’opportunità di modificare il testo del suo appello e Badoglio promette che lo farà, tanto più, dice, che il Consiglio dei ministri si è espresso favorevolmente in tale senso. Anche questa promessa, però, va a vuoto, e quando, per incarico di Sua Maestà, il ministro della Real Casa ne chiede spiegazione al Capo del Governo questi risponde che vi è stato costretto dal Consiglio dei ministri e che lo ha fatto nell’interesse stesso del re. Tale affermazione non risponde a verità e lo confermano i tre ministri militari e i sottosegretari Jung e De Caro. Sembra che gli unici a premere su Badoglio siano stati i sottosegretari Reale e Cuomo. Il Re decide allora di lanciare per proprio conto un appello agli italiani; lo compila di suo pugno e l’incide alle diciotto. Il Sovrano, edotto di quanto è avvenuto, prega Acquarone di insistere perché Badoglio introduca nel suo messaggio l’accenno prestabilito o si astenga dal parlare agli italiani dal momento che parlerà il Re come Capo dello Stato”.

Dalla King’s Italy - Inizia l'epurazione con la decisione del governo Badoglio di allontanare dai pubblici uffici gli ex-fascisti.

Dal Diario di Macmillan - Algeri – “(…) Alle sette (diciannove) sono andato da Vishynskij, che ho trovato di pessimo umore, perché oggi avrebbe dovuto andare con i suoi, alcuni francesi e alcuni miei collaboratori in Italia, ma dopo aver fatto aspettare la comitiva all’aeroporto per due ore, l’aereo si è rifiutato di alzarsi. Gli ho chiesto se questo non è mai capitato in Russia e ha risposto: “Mai” (ma non ci credo). L’ho lisciato un poco e gli ho raccontato alcune delle mie avventure, così si è rallegrato. Tuttavia, ha insistito perché il Consiglio presenti una protesta ufficiale e scritta al capo di stato maggiore. (…)”.

Inglesi e russi amici loro malgrado, solo perché alleati.
 


Storia Postale del 28 dicembre

Un biglietto augurale da Palermo a Santa Flavia, con l’interessante timbro di censura apposto sul retro:


 


Mercoledì 29 dicembre 1943

Dal Diario di Puntoni - “Il ministro Acquarone si reca da Badoglio e dopo un’ora e più di discussione riesce a persuadere il Capo del Governo a ritirare il suo appello.
Alle 12 ritorna in aereo da Napoli il Principe di Piemonte. Il suo aiutante di campo, generale Gamerra chiede di parlare con Acquarone e con me. Dice:

“La situazione a Napoli è decisamente peggiorata. Gli esponenti politici napoletani che sono convinti di esprimere il pensiero della maggioranza degli italiani, chiedono l’abdicazione del Re. Anche De Nicola, Porzio e Rodinò sostengono che per salvare la Monarchia bisogna che il Sovrano lasci il trono. Sembra che adesso Sforza e Croce non facciano più obiezioni circa la successione del Principe; mutata la persona del Re sarebbero disposti a collaborare con un governo che fosse però presieduto da De Nicola. A mio parere, stando così le cose, penso che la situazione di Sua Maestà sia diventata insostenibile; sarebbe opportuno, pertanto, che loro si adoperassero per convincere il Re ad accettare tale soluzione…”.

Ho l’impressione che Gamerra abbia ancora qualcosa da dire e non sappia trovare le parole per dirlo. Alla fine si decide.

“L’opinione pubblica”, riprende l’aiutante di campo del Principe, “incolpa loro due di far pressione sul Sovrano perché rimanga sul trono a dispetto della volontà degli italiani…”.

Rispondo subito che la cosa mi meraviglia molto poiché io, date le mie attribuzioni di primo aiutante di campo generale non ho mai avuto funzioni politiche e non mi sono mai immischiato in questioni di governo o di partiti. Fra l’altro, spiego a Gamerra che anche durante gli ultimi avvenimenti Sua Maestà mi ha tenuto all’oscuro di tutto. Gamerra ascolta e annuisce con la testa poi si riduce a dire che in realtà gli italiani non è con me che ce l’hanno ma con Acquarone. Esprimo all’aiutante di campo di S.A.R. il mio pensiero in proposito e cioè che ritengo che il Sovrano non accederà mai a richieste del genere o a pressioni esercitate da uomini che pretendono di rappresentare la volontà di tutti gli italiani e che per la verità rappresentano invece soltanto il loro pensiero personale.

“Io non vedo vie d’uscita”, insiste Gamerra. “Andiamo incontro al peggio. Il Sovrano avrebbe fatto cosa saggia ad abdicare subito dopo il 25 luglio”.

“Se non l’ha fatto”, ribatto, “è segno che Sua Maestà vuole sentire il responso dell’intero Paese”. Gli mostro poi una nota datami dal Re in cui è riassunto il suo punto di vista. Interviene il ministro della Real Casa.

“Per me”, dice Acquarone, “gli uomini politici di Napoli stanno preparando un tranello al Re e alla Monarchia. Sforza e Croce hanno di certo sorpreso la buona fede di De Nicola, di Porzio e degli altri. Una volta ottenuta l’abdicazione, il conte Sforza, spalleggiato dai suoi amici, attaccherà il Principe rispolverando le vecchie calunnie che già circolano sul suo conto. L’attacco al Principe sarà l’attacco alla dinastia…”

E’ chiaro che la situazione politica risente della crisi che trae origine dalla situazione militare. L’occupazione di Roma a breve scadenza potrebbe rasserenare gli animi. Gamerra dice che parlerà al Principe del nostro colloquio e Acquarone risponde che ne informerà Sua Maestà”.

Dalla King’s Italy - Badoglio ha così deciso di non inviare più il suo appello agli italiani. Le pressioni di Acquarone in tal senso, motivate dal fatto che Badoglio nel suo messaggio non citava mai il nome del Re con il conseguente disappunto dello stesso, hanno ottenuto l'effetto desiderato. Il Principe di Piemonte, rientrato in aereo alle 12 da Napoli, riporta la sua personale convinzione che l'atteggiamento politico degli esponenti napoletani si sia ulteriormente inasprito nei confronti del Re. Anche uomini come De Nicola, Rodinò e Porzio, che sembravano quantomeno disponibili ad un dialogo conciliatore, sostengono ora che per salvare la Monarchia il Re deve cedere il trono.

Un accenno alle operazioni in corso da parte Alleata sul fronte Italiano – Dal fronte Tirrenico-Centrale - La 2^ divisione marocchina del generale Dody conquista le creste della Mainarda (m. 1478) e delle Gemelle (m. 1220 e 1225). Anche se presto dovranno essere abbandonate, in quindici giorni questa divisione ha fatto saltare la barriera Pantano–Mainarda, una delle più forti della linea Reinhard, mettendo in evidenza il ritorno ufficiale della Francia sui campi di battaglia. Per sfondare definitivamente la “Winterstellung” resta però ancora da superare la barriera successiva: Costa San Pietro – Gemelle – Monna Casale, e raggiungere la principale linea di resistenza nemica, sulle rive del Rapido.
 

 

Dal fronte Adriatico - I canadesi dell'VIII Armata completano l'occupazione di Ortona (nella foto avanguardie della VIII Armata entrano in Ortona)
I tenaci paracadutisti tedeschi si ritirano sulle alture vicine. Spossati, i Canadesi si concedono una piccola tregua. La scarsità di terreno conquistato si sta rivelando estremamente costoso in vite umane e materiali. Il perno centrale della linea Gustav, il massiccio della Maiella, resta inviolato, l’attacco dalla pianura costiera non ha potuto avere pieno successo e gli Alleati sono ancora a due chilometri da Pescara.
 


 

Storia Postale del 29 dicembre
 

 

 

I sogni di Montgomery di arrivare a Roma si sono clamorosamente infranti. Gravissime le perdite subite: la sola divisione canadese dal Sangro a Ortona ha perso 1300 uomini, tra morti e feriti. Montgomery è ormai disgustato dalla campagna d’Italia e non vede l’ora di lasciarla in altre mani, attratto com’è dalle voci che lo vogliono di ritorno in patria, alla testa delle truppe inglesi destinate allo sbarco in Francia. Proprio oggi, Montgomery viene sostituito dal Generale Oliver Leese al comando della VIII Armata (nella foto).

 

 

 

 

Piego dell’Ufficio del Registro di Pietraperzia (EN) inviato in franchigia il 29 a Barrafranca (EN) dove giungerà il 31. Poco leggibile il raro timbro della censura alleata come dalla sottostante tipologia

 

 


Giovedì 30 dicembre 1943


Dal Diario di Puntoni - “Il ministro Acquarone riferisce al Sovrano circa il colloquio avuto con Gamerra. Sembra che Sua Maestà non abbia dato grande importanza alla cosa e che per il momento non abbia alcuna intenzione di abdicare. Il Principe di Piemonte s’è trovato d’accordo con Acquarone e ritiene che una sua ascesa al trono con il beneplacito di Sforza e di Croce si tramuterebbe in un tranello per la Monarchia. “Per lo meno”, ha detto Sua Altezza reale, “si arriverebbe alla reggenza…”. Acquarone, ad ogni buon conto, ha mandato un suo uomo di fiducia a Napoli con l’incarico di parlare con Porzio e di sapere come la pensino davvero lui e De Nicola”.

L’Esercito Italiano del Sud - Appena raggiunte le retrovie, la prima preoccupazione del generale Dapino, viene rivolta all’aspetto psicologico della crisi del Raggruppamento. Oggi, rivolgendosi ai comandi dipendenti egli muove loro un velato rimprovero:
“Per alcune segnalazioni pervenutemi e per constatazioni che ho avuto l’occasione di fare personalmente, ho ragione di ritenere che l’assistenza morale delle truppe non riceva, presso alcuni reparti dipendenti, tutte le cure che essa richiede, specialmente nell’attuale momento”.
 


Storia Postale del 30 dicembre

Oggi dovrebbe essere stato usato per la prima volta il francobollo da 0,50 Lupa Capitolina con filigrana losanghe emesso al sud, ma non esiste un supporto visivo per questa prima data d’uso. Normalmente chiamato Lupa di Bari, è stato in realtà stampato a Napoli presso la tipografia Richter. Sarà inizialmente usato nella King's Italy (Bari, Brindisi, Taranto e Lecce) per poi diffondersi anche nel resto del sud e in Sardegna. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Serie Speciale n°2 avverrà il 15 gennaio 1944 su Decreto Ministeriale del 6 Gennaio 1944, date entrambe successive alla reale emissione del valore.
 

 

 


Piego comunale inviato a tariffa ridotta dal Comune di Bitetto (BA) al Comune di Bitritto (BA).

 


Venerdì 31 Dicembre 1943


Attivita’ politica dei partiti dell’opposizione al Sud
Il CLN centrale invia una lettera di delega al CLN di Milano (CLN Alta Italia) con la quale l'autorizza a considerarsi, in territorio occupato dai tedeschi, quale rappresentante del "nuovo governo espresso dal popolo" che si costituirà dopo la liberazione di Roma.

L’esercito Italiano del Sud - Il Capo di Stato Maggiore Generale Messe e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Berardi si incontrano a brindisi per decidere i provvedimenti da adottare per il rafforzamento del 1° Raggruppamento Motorizzato italiano.



Sabato 1 Gennaio 1944

L’esercito Italiano del Sud - Dopo l’incontro di ieri a Brindisi del generale Messe con il generale Berardi si crea un clima di attesa. Intanto le varie formazioni dell’unità italiana, acquartierate nelle retrovie nella zona di Sant’Agata dei Goti (Benevento), si riposano.



Domenica 2 Gennaio 1944

Dal Diario di Puntoni - “Nel pomeriggio viene in udienza dal re il generale Castellano. Si intrattiene anche con me per una mezz’ora circa. Mi dice fra l’altro che Acquarone prime dell’8 settembre ha avuto molti colloqui con lui e che era dentro l’affare dell’armistizio più di quanto non volesse far credere”.

Strategie Alleate per la Campagna d’Italia - Il generale Alexander, comandante il XV Gruppo di Armate in Italia (il gruppo di Armate era costituito dalle due armate operanti sul nostro territorio: l’VIII Britannica – ex Montgomery - ora del generale inglese Leese e la V Americana del generale statunitense Mark Clark), stabilisce che l’operazione “Shingle” (sbarco ad Anzio) debba avvenite fra il 20 e il 31 gennaio. Qualche giorno prima dell’inizio dell’operazione che la V Armata dovrà lanciare con un deciso attacco verso Cassino e Frosinone per impegnare il maggior numero possibile di tedeschi.



STORIA POSTALE del 2 gennaio

 

Fronte e retro di un messaggio della Croce Rossa Francese scritto il 2 gennaio da Cosimo Biondolillo che si dichiara residente presso la signorina Julienne Ferrat a Marsiglia. Il destinatario del messaggio è il padre Giovanni Biondolillo a Taranto. Il mittente, nel redigere il testo si è rigorosamente attenuto alla precisa limitazione indicata a stampa nel documento stesso. In lingua francese, tedesco e inglese (l’italiano non era preso nemmeno in considerazione) si legge: 25 parole al massimo, notizie di carattere strettamente personale e familiare.
Dopo aver ricevuto un bollo di visto (illeggibile ma quasi certamente di censura tedesca), il messaggio passò attraverso il Comitato Internazionale della C.R. di Ginevra che appose il suo bollo rosso il 31 gennaio. Non è possibile individuare quando giunse a destinazione per mancanza di un qualsiasi bollo di arrivo. Il bollo ACS (Allied Censor Service) sembra indicare un transito da Potenza e un arrivo di poco precedente alla risposta datata 13 maggio. Quando saranno giunte a Cosimino le “fresche” notizie dalla sua famiglia? Forse a distanza di oltre sei mesi da quando lui aveva dato sue notizie.
 

Il piego raccomandato (stampe 0,10 + raccomandazione aperta 0,60) mostra la prima data d’uso nota del francobollo Lupa con filigrana esagoni £.0,50 lilla. La data a stampa indicata all’interno della comunicazione di convocazione dell’Ordine Avvocati di Lecce è del 31 dicembre e lascierebbe presupporre che, se quelle comunicazioni furono affrancate dal mittente e non dall’ufficio postale dal quale furono inviate, quel francobollo potesse essere già in circolazione, almeno a Lecce, prima del 31 dicembre.

Riporto, qui di seguito, quanto risulta da miei studi su l’uso di quel francobollo
 

Decreto Ministeriale del 06.01.44 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale serie speciale n°2 del 15 01.44. Tiratura: 12.200.000
Scadenza validità postale: 31.12.48

Nella cartina le zone presunte di diffusione

In uso singolo
fino al 30.09.44 (primo periodo tariffario luogotenenziale) corrispondeva alla tariffa lettera fuori distretto e, casi abbastanza infrequenti, alla lettera nel distretto doppio porto. Nel secondo periodo tariffario (01.10.44 - 31.03.45), sempre in uso singolo, poteva affrancare: fattura commerciale aperta, lettera nel distretto e lettera fuori distretto a tariffa ridotta (per militari e fra comuni). Nel terzo periodo tariffario (01.04.45 - 31.01.46) poteva affrancare una improbabile lettera nel distretto a tariffa ridotta o essere impiegato in uso complementare. Nel quarto (01.02.46 - 24.03.47) lo si poteva trovare singolo come stampe a tariffa ridotta. Dal 25.03.47 alla sua scadenza di validità servirà solo come valore complementare.
 

Considerazioni sulla sua diffusione.
Molto meno diffuso sul territorio nazionale e probabilmente distribuito fino a date molto antecedenti la sua scadenza di validità è da presumersi quasi introvabile già nel 1946 anche se la differenza di tiratura con il suo gemello senza filigrana (12.200.000 contro 14.700.000) potrebbe far presumere una "vita" abbastanza lunga anche per questo valore. Questa eventualità non è però supportata statisticamente dalla visione del materiale oggi reperibile. Se tutta la tiratura di entrambi gli esemplari fu distribuita, il rapporto di "presenza" su documenti postali dovrebbe essere di 0,83 del valore in esame contro 1,00 del suo successivo gemello. In realtà credo si possa ritenere che invece sia molto più probabile che si avvicini per difetto ad un rapporto 0,50 contro 1,00; cioè meno di un 515 per ogni due 515A (normali numeri di catalogo). Su busta non ne è difficile l’individuazione: a luce radente si vede quasi sempre la filigrana. Prima della emissione del 515A, gemello senza filigrana, la presenza di un Lupa è, ovviamente, sicuramente quella del valore in esame.

Possibili abbinamenti con gli altri valori Luogotenenza:
con gli altri valori da 0,50 dovrebbe essere possibile trovarlo gemellato con l'altra Lupa (515A), con il Roma (517) (al Centro-Nord) e, con minore frequenza, con il Novara (538) (al Nord); con gli altri valori si può trovare normalmente con tutti i Roma e i Sovrastampati, molto più raramente e solo al nord (con maggiori probabilità in Emilia) con i Novara;
 



Lunedì 3 gennaio 1944


Dal Diario di Puntoni - “Alle 8,30 parto per Lecce con il tenente Vittadini. Vado allo Stato Maggiore, dove parlo con il generale Mariotti. Le cose vanno male, le difficoltà d’ordine materiale e morale si profilano quasi insormontabili e la riorganizzazione dell’esercito appare seriamente problematica”.

Strategie Alleate per la Campagna d’Italia - Il generale Juin e il suo corpo di spedizione francese si schierano nella zona del VI Corpo (USA), a fianco della 5^ divisione che da oggi all’11 gennaio viene trasferita al X Corpo. Il VI Corpo USA del generale Lucas viene ritirato dalla prima linea perché destinato allo sbarco ad Anzio.
 



Storia Postale del 3 gennaio


 


 

Martedì 4 gennaio 1944


Storia Postale del 4 gennaio



 

Una raccomandata molto interessante per l’uso del “lupa di Bari” al suo terzo o quarto giorno d’uso. Affrancata per fuori distretto in tariffa (1,75) da Taranto il 04.01.44 a Martina Franca il 07.01.44. Anche se filatelica, ha regolarmente viaggiato.




Mercoledì 5 gennaio 1944
 

 

 

Lettera nel distretto a Bari affrancata con uso di 0,10 pacchi in affrancatura d’emergenza.

 

 

 

 

 

 

 


Dal Diario di Puntoni - “Si sono riuniti a Bari elementi del governo e del partito liberale. L’ambiente, durante un esame della situazione, si sarebbe dimostrato nettamente favorevole al Re soprattutto per opera del sottosegretario De Caro.
E’ tornato il Maresciallo Badoglio che era andato a Napoli per conferire con l’onorevole De Nicola”.

L’Esercito Italiano del Sud - La realtà dei fatti si rivela molto diversa per quanto riguarda i provvedimenti per il rafforzamento del 1° Raggruppamento Motorizzato che intendevano adottare con l’incontro del 31 dicembre a Brindisi il generale Messe e il generale Berardi. Oggi il generale Dapino comunicando alla V Armata tali decisioni, traccia un quadro meno ottimistico dal quale risulta ridimensionato il programma e i tempi di approntamento notevolmente allungati.
 


Storia Postale del 5 gennaio



 


 

Una raccomandata entro il distretto di Bari regolarmente affrancata 1,50 con l’uso di valore pacchi in emergenza


 

 

 

 

 

 

 

 

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