il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI


7° Periodo: dal 10 febbraio 1944 al 10 maggio 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./ A.C.C. E REGNO DEL SUD CON SEDE A SALERNO E NAPOLI.

Quarta parte (dal 14 al 19 marzo)

 

Martedì 14 marzo 1944

DAL GOVERNO BADOGLIO: I CONTATTI CON L’URSS - La Presidenza del Consiglio del governo Badoglio annuncia il riconoscimento del suo governo da parte dell’Unione Sovietica:

“In seguito a desiderio a suo tempo espresso ufficialmente da parte italiana, il governo dell’URSS e il Regio Governo hanno convenuto di stabilire relazioni dirette fra i due paesi. In conformità di tale decisione sarà proceduto fra i due governi, senza indugio, allo scambio di rappresentanti muniti dello statuto diplomatico d’uso”.

Con questo atto, abilmente sollecitato dallo stesso Badoglio, che si è accorto che gli angloamericani mirano a tenere il governo italiano in uno stato di inferiorità permanente e che, in particolare gli americani, stanno appoggiando i partiti antifascisti nella loro scalata al potere, l’Italia acquista il diritto di rientrare nel consesso delle nazioni libere e giuridicamente capaci dal punto di vista della politica internazionale. L’URSS stabilisce così rapporti con l’Italia al di fuori dei termini contemplati dall’armistizio e dalla dichiarazione di Mosca, conferendo allo Stato italiano una personalità di diritto internazionale autonoma e, di riflesso, stimola le potenze occidentali a fare altrettanto.
La lettera che Roosvelt ha scritto il 12 a Churchill, con la sua decisa presa di posizione per un nuovo governo italiano composto dai sei partiti di opposizione, perde così di ogni valore. Senza questa mossa a sorpresa di Stalin, la decisione che ne sarebbe derivata, vista la netta presa di posizione di Roosvelt, avrebbe sicuramente portato alla fine del governo Badoglio. Churchill asserisce che la mossa sovietica è stata fatta “senza consultare” gli alleati: ha evidentemente sottovalutata l’intelligenza del dittatore russo nel trarre le conseguenze del contrasto anglo americano resogli noto da Churchill sin dal settembre 1943, che gli ha data la possibilità di inserirsi come potenza nella politica italiana e mediterranea.

ATTIVITA’ POLITICA DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE AL SUD - Napoli – Durante un comizio, poche ore prima del riconoscimento sovietico, il comunista Spano è fra gli oratori antifascisti che si scagliano con maggior veemenza contro la monarchia.

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Esce il primo numero del giornale governativo “Corriere”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN - Algeri – “(…) All’una e mezzo ho fatto colazione solo con Massigli, gentile (come sempre) e non agitato come di consueto. Abbiamo parlato di cose italiane e gli ho detto quello che stanno combinando i russi. Come puoi intuire, i francesi sono fieramente anti – italiani e, quindi, sospettosi su qualsiasi atto o mossa che possa modificare l’attuale status del governo italiano. (…)”.


Storia postale del 14 marzo

 


 

 

 

Piego prestampato per la corrispondenza con l’Italia degli internati in Germania. Inviato il 14 marzo dalla Germania e censurato dallo Stalag IX C, giunse a Roma solo dopo la sua occupazione da parte Alleata come si può rilevare dal bollo PW (Prisoner of War) Released.

 

Mercoledì 15 Marzo 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN - Algeri – “(…) Alle undici e mezzo, seduta del consiglio consultivo per l’Italia: una faccenda di tremenda importanza, ed è stata la prima riunione in cui si sia dato prova di un certo realismo.
Toccava a me presiedere ed ho insistito per convocare la seduta. Sia Reinhardt che io avevamo ricevuto istruzioni precise e avevamo alcune spinose domande da porre a Bogomolev. Lo abbiamo martellato per un’ora e mezza e qualche soddisfazione almeno l’abbiamo avuta. In un primo momento ha detto di non avere istruzioni e, quindi, di non essere in grado di discutere sugli accordi diplomatici presi dai russi con l’Italia; poi, dietro nostra insistenza, ci ha detto quello che ne pensava. Ha voluto far credere (il che è del tutto falso) che l’iniziativa è partita dal governo italiano; ha detto che si trattava di un’inezia (già! come il bambino nato dalla serva: illegittimo, ma…piccolo!) e che non ci sarebbe stato scambio di ambasciatori o di ministri plenipotenziari, ma solo di agenti. Certo è stata una bella gara (quella con Bogomolev), ma non sortirà, naturalmente, alcun effetto. Bogomolev è venuto alla riunione solo e questo aveva un suo significato, perché di solito si porta dietro cinque o sette persone come aiuti o come interpreti; ci ha anche chiesto di non verbalizzare nulla di quello che ci ha detto. Redo che tema la fucilazione per avere disubbidito agli ordini ricevuti: è chiaro che gli è stato imposto di non dire nulla di nulla); allora io e Reinhardt abbiamo detto, indignati, che i verbali dovevano senz’altro riportare quello che lui aveva detto; ha ribattuto difendendo il suo diritto a correggere quanto dichiarato. Perché gli fosse ben chiaro ciò che gli abbiamo detto, ci siamo impegnati a fargli avere questo stesso pomeriggio un promemoria scritto, che avrebbe potuto trasmettere per telegrafo a Mosca. Terminata la seduta, ci siamo pienamente goduti la nostra colazione. (…)”.

ATTIVITA’ POLITICA DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE AL SUD -
L’Unità commenta positivamente gli scioperi del nord.

BOMBARDAMENTI ALLEATI - In preparazione di quella che sarà denominata la “terza battaglia di Cassino”, l’aviazione alleata effettua un pesantissimo bombardamento dell’abitato di Cassino. Vi partecipano 338 bombardieri pesanti, 176 medi e 312 cacciabombardieri che sganciano un totale di 998 tonnellate di bombe.

Nelle foto che seguono, gli alleati e i tedeschi osservano gli effetti del bombardamento di Cassino


 

BOMBARDAMENTI TEDESCHI - Se gli Alleati bombardano duramente Cassino, la Luftwaffe colpisce duramente Napoli. Le bombe cadono su zone popolari della città; i feriti raccolti sotto le macerie sono 82, le salme recuperate 146, ma si presumono oltre trecento morti effettivi tra i soli civili e moltissime vittime anche tra gli americani(1).
Perfino l’Ospedale Militare Alleato, in Piazza Carlo III, il “52nd General Hospital”, ben visibile con i suoi segni di riconoscimento, viene colpito. Così molti militari statunitensi, che sono appena scampati all’inferno di Cassino o, via mare, sono stati riportati indietro dalla tremenda testa di sbarco di Anzio, vengono dilaniati dagli ordigni esplosivi quando già hanno iniziato a sperare di poter ritornare alle loro case.
………….
(1) All’opera di soccorso parteciperanno ancora una volta i soldati americani, accanto ai Vigili del fuoco che sono ormai divenuti espertissimi; parecchi sepolti vivi saranno salvati, ma per un sepolto vivo tratto in salvo, quanti morti! Da un ricovero crollato a Santa Teresa a Chiaia, insieme con gli altri civili, verranno estratti diversi militari americani e il corpo di un soldato inglese. I ritrovamenti di salme continuerà fino al 30 marzo. In totale, l’opera di soccorso, per questa sola incursione, durerà complessivamente 1863 ore; vi lavoreranno 287 squadre ordinarie e 31 squadre celeri dei Vigili del Fuoco, con la cooperazione dei militari americani.

LINEA GUSTAV - Inizia la “terza battaglia di Cassino” – In una vecchia casa di pietra di Cervaro, paese distante in linea d’aria cinque chilometri da Cassino, di primo mattino cominciano ad arrivare dai rispettivi comandi le massime autorità alleate del fronte italiano. Cervaro, posto ai piedi di monte Trocchio, un’altura di 428 metri al cui riparo si trovano ammassate le artiglierie alleate, consente la perfetta visuale di Cassino. Il secondo piano della casa prescelta dispone di un lungo terrazzo sul quale, uno dopo l’altro, con i loro potenti binocoli, prendono posto Alexander, Clark, Leese, Gruenther (capo di stato maggiore di Alexander), il capo dell’aviazione Ira Eaker e Freyberg. Lo spettacolo di guerra al quale stanno per assistere è la morte di una cittadina larga 400 metri ed estesa in lunghezza per 1400: Cassino. Sta per iniziare “l’operazione Dickens”.

Alle 9,30 l’aria comincia a vibrare: è la prima formazione di velivoli che sta giungendo sulla verticale di Cassino per sganciare il suo carico. Per quattro ore e mezzo si succederanno 550 aerei medi e pesanti con un lancio totale di 1250 tonnellate, fra bombe dirompenti e incendiarie. Già dopo mezz’ora agli “spettatori” di Cervaro non è più possibile scorgere nulla: come ricorderà Clark nel suo diario, “parve che il cuore di Cassino venisse scagliato in aria, in immense lingue di fuoco arancione, seguite da un’eruzione di fumo e di rottami di ogni sorta”.

Non tutte le squadriglie centrano il bersaglio, anzi si debbono registrare clamorosi errori di mira. Venafro, a una quindicina di chilometri in linea d’aria, riceve una razione di bombe che provocano la morte o il ferimento di 140 dei suoi sventurati abitanti. Altre cadono nei pressi della stessa Cervaro e sulle truppe alleate che pure sono state arretrate, per sicurezza, di un paio di chilometri dalle prime linee, con la perdita di 175 soldati e il ferimento di altri 250. Quando i cannoni prendono a tuonare per battere tutta la zona interessata dall’attacco, i generali alleati e il loro seguito si concedono uno spuntino. A Cassino non una casa è rimasta intatta, poche pareti spettrali si ergono su un mare di macerie.


Alle 15,30
si rimette in moto il fronte terrestre di Cassino sulla quale si lancia la 2^ divisione neozelandese. I suoi uomini si muovono sull’abitato percorrendolo da nord a sud. Squadre di genieri cercano di costruire passerelle spianando le rovine, su cui far transitare i carri armati. Impresa improba anche perché queste si elevano alte come colline per sprofondare poi in immensi crateri: è ciò che Freyberg (nella foto) non ha calcolato nel suo piano. Ma la sorpresa ancora più grande, da un muro pericolante, dalle inferriate di una cantina, da un cumulo di detriti, cominciano a partire sventagliate di mitragliatrici e di armi automatiche: sono i sopravvissuti paracadutisti della 1^ divisione di Heindrich. La resistenza tedesca è tenacissima e dopo una breve avanzata conclusasi con la conquista di Quota 193, gli attaccanti sono costretti a fermarsi per la brillante resistenza. Anche la 4^ divisione indiana lancia un

 

Storia postale del 15 marzo

 

 

Cartolina postale Vinceremo 0,30 inviata da Lecce a Taranto. Affrancata per espresso in eccesso di 0,05 mostra due valori da 0,50 sovrastampati PM che entreranno in uso civile solo i primi di agosto 1944. Il documento, da considerare come piuttosto raro, venne censurato sia dalla Commissione Provinciale di Lecce 19R (bollo poco visibile) che da quella di Taranto 63R.





nuovo attacco alla Quota 593 ma trova la tenace resistenza dei tedeschi come nei precedente assalti. Verso sera riesce comunque a conquistare Quota 165.

 

Nella cartina le direttrici degli attacchi sferrati oggi della 4^ div. indiana e dalla 2^div. neozelandese.

 

 

 

 

 


 

Lettera da Nuoro per la Svizzera (Berna) regolarmente affrancata 2,50 con tutti valori Imperiale. Censurata sia in Italia che dagli Inglesi come dimostrano le due fascette.
La vera curiosità consiste nella concomitanza dell’uso al Sud di ben quattro valori con l’effige reale nello stesso giorno che al Nord venivano definitivamente messi fuori corso. Viene da domandarci se il mittente di questa lettera, sicuramente ub filatelista visto che scriveva a Zunstein (francobolli per collezione), fosse al corrente di questa concomitanza.
 

 

 


Giovedì 16 Marzo 1944

DAL GOVERNO BADOGLIO - I problemi legati al deterioramento dei rapporti con gli Alleati, in particolare con gli americani, cominciano a presentarsi. Oggi, infatti,Badoglio comunica una pesante richiesta pervenutagli da Mac Farlane: tutte le nomine alle alte cariche dello Stato avrebbe dovuto essere comunicato preventivamente alla ACC; una procedura fissata da tempo, ma che era stata in parte abbandonata nel corso dei mesi e che viene richiamata in vigore con una stretta di freni significativa delle difficoltà di rapporti in queste settimane.

Vittorio Emanuele III° riunisce in casa sua Badoglio e i ministri avvertendoli che vuole rientrare a Roma con il presente governo (da altri fonti lo annuncia al Consiglio dei ministri) non appena Roma sarà liberata. Solo “subito dopo” firmerà il passaggio dei poteri al luogotenente: il figlio Umberto.

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Alle 10,30 Sua Maestà ha riunito il Capo del Governo e i ministri nel salone dell’Episcopio per esporre loro il suo pensiero e il suo punto di vista circa la situazione politica attuale. Il Sovrano è pervenuto a questa decisione perché gli erano giunte voci di nuovi intrighi e di nuove manovre in seno al Gabinetto tendenti ad ottenere la sua abdicazione e a creare una Luogotenenza che avrebbe avuto l’appoggio di elementi delle correnti estreme. Si voleva, in parole povere, salvare Badoglio attraverso il sacrificio del Re. Sua Maestà invece è fermo nel proposito di rientrare a Roma con l’attuale governo. Soltanto dopo la rioccupazione di Roma ha detto di essere disposto a prendere decisioni in proposito.
Le notizie che mi sono giunte da Napoli precisano che l’incursione tedesca sulla città e sul porto ha causato danni gravi. Un cacciatorpediniere risulta affondato, due o tre piroscafi sono stati colpiti e le vittime ammontano a quattrocento”.

DAL DIARIO DEL MINISTRO DELLA GUERRA AMERICANO STIMSON -
“L’ultima settimana è stata relativamente calma se si eccettuano gli importanti sviluppi sul fronte russo e il bombardamento aereo di Cassino. Ma va tenuto presente che in tempo di guerra un periodo di calma non manca di azioni locali, e quindi di perdite. Questa relativa stasi fornisce ad ogni modo l’opportunità di fare il punto della situazione militare su alcuni fronti di battaglia e di considerare alcune questioni particolari.
La completa riapertura del Mediterraneo al traffico alleato, senza gli impedimenti che avremmo incontrati se l’Asse avesse potuto mantenere il controllo delle sue basi per sottomarini ed i campi d’aviazione dell’Italia meridionale, fu una grande vittoria strategica degli Alleati. La stessa nostra posizione nel Vicino e nell’Estremo Oriente e la portata del nostro aiuto alla Russia sovietica, sono state grandemente aiutate dal nostro assoluto dominio del Mediterraneo.
L’occupazione da parte nostra dell’Italia meridionale ci dà, ripeto, il controllo di quasi tutto l’Adriatico ed un facile accesso alla regione balcanica, mentre l’armistizio con l’Italia ha portato la flotta italiana nello schieramento anti – nazista.

 

LINEA GUSTAV - Mentre continuano ostinati, ma senza apprezzabili risultati, gli sforzi della divisione neozelandese per conquistare le macerie di Cassino. Nel settore di Montecassino, un violento contrattacco dei paracadutisti tedeschi della 1^ divisione ricacciano indietro gli attaccanti sulle posizioni del 14 marzo. Un battaglione indiano, che non ha avuto fortuna al suo primo obiettivo, quota 236, vicino alla terza curva a gomito della strada del monastero, conquista in compenso il successivo obiettivo, l’altopiano del Gibet (m. 435).

Il monastero è a duecentocinquanta metri. Al comando di Freyberg si esulta: “L’affare è fatto”, tanto più che i

neozelandesi hanno liberato i tre quarti di Cassino e i ruderi della stazione ferroviaria.
Resta ancora da conquistare il quartiere sud – occidentale della città, con l’albergo Continental, sede della principale isola di resistenza e l’albergo Des Roses. Sul Monte Cassino bisogna impadronirsi di Quota 236. La caduta di questi due punti permetterà di avanzare nella valle del Liri e di effettuare il congiungimento con gli indù del Gibet. Proiettili, valore, sacrifici umani, tutto viene prodigato in pura perdita: il Continental e Quota 236 resistono, mentre gli alleati fanno una grande fatica ad arginare i contrattacchi nei quartieri settentrionali di Cassino.
 


 

 

Nelle foto: il centro di Cassino dopo il bombardamento e i paracadutisti tedeschi che fanno fuoco sui neozelandesi che tentano di avanzare tra le macerie.

 


Storia postale del 16 marzo

Lettera semplice regolarmente affrancata 0,50 con un valore pacchi usato in emergenza. Non si è mai sicuri se vi fosse carenza del 0,50 Imperiale o se a quel valore con l’effige reale fosse preferita qualunque altra soluzione di affrancatura.



Venerdì 17 Marzo 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN - Napoli – “(…) Nel pomeriggio ho visto l’uomo di Grady (l’americano che si occupa in seno alla commissione di controllo di problemi economici e degli approvvigionamenti. Grady stesso è in visita a Washington) ed ho parlato a lungo anche con il capitano Stone (l’immediato subalterno di MacFarlane). La situazione economica va migliorando per gradi, nonostante che le difficoltà siano immense. La Sicilia è in stato di quasi normalità: i prezzi scendono decisamente man mano che se ne vanno i soldati alleati. La commissione di controllo ha ottenuto dall’esercito un centinaio di autocarri per trasportare derrate alimentari nell’Italia Meridionale. E poiché gradualmente i ponti vengono riparati e migliorate le strade, il trasporto (questa è la chiave per risolvere il problema degli approvvigionamenti alimentari) è possibile e così si può fare qualcosa contro il mercato nero e i suoi prezzi.

Non ci si rende conto che uno dei motivi principali che fanno prosperare il mercato nero è la mancanza di trasporti. I contadini percorrono faticosamente trenta o quaranta chilometri, carichi dei loro prodotti per portarli a vendere in città, ed è naturale che vendano la loro merce ai maneggioni del mercato nero ad un prezzo che compensi la loro fatica e il loro sudore, invece di cederli al mercato legale dove si praticano prezzi controllati.
L’altra fonte che alimenta il mercato nero è il furto di derrate degli alleati, sottratte dai moli di scarico e dai depositi. Il furto ultimamente ha assunto proporzioni allarmanti nella zona di Napoli, e questo fa pensare che ci siano alcuni ufficiali inglesi e/o americani che partecipano ampiamente a questa attività truffaldina. Abbiamo assunto per questo un uomo di Scotland Yard e di fatto uno o due colpevoli di traffici illeciti sono stati presi: ma si tratta di pesci piccoli. Non penso che le autorità si siano ben rese conto di quanto sta succedendo, tuttavia sperano che in breve tempo si possa fare un grosso repulisti dei malandrini alleati e italiani. E’ vero però che abbiamo subito sempre ammanchi sulle banchine da parte di ladruncoli e di gente che rubacchia; del resto, soldati poco disciplinati sono guardiani inefficienti.

Tuttavia la percentuale delle perdite di recente è salita tanto da far pensare che siamo in presenza di una truffa organizzata e attuata su larga scala. Bisogna poi mettere in conto il fatto che singoli soldati vendono la loro razione di latte in scatola, di sigarette, di cioccolato ecc., e tutto questo va a confluire nel mercato nero. Anche i mezzi per pagare gli alti prezzi del mercato nero sono forniti dai soldati, che acquistano calze di seta, orologi, gioielli e anche altri piaceri meno innocenti a prezzi gonfiati: un esercito di invasione presenta di per sé un problema economico molto complesso! E’ interessante notare che qui si ripetono le esperienze già fatte nell’Africa Settentrionale. Al di là di tali questioni, credo che ci sia notevole differenza di opinioni tra il punto di vista americano sulla situazione politica italiana e il punto di vista così energicamente ribadito dal nostro primo ministro (Churchill). Personalmente, credo che la verità stia fra i due estremi, ma mi inquieta molto vedere che in generale i rapporti angloamericani si vanno deteriorando (da quando se ne è andato Eisenhower) e inoltre non ho speranze di riuscire a far entrare qualche nuova idea nella testa del nostro primo ministro (…)”.
 

LINEA GUSTAV - Continuano i combattimenti per fra le macerie di Cassino. Dopo trentasei ore di feroci scontri, spesso all’arma bianca, i neozelandesi sono progrediti di appena 600 metri. Freyberg sbigottito dell’inaspettata difesa tedesca, ordina di riprendere in forze gli attacchi in particolare diretti alla conquista dei due hotel Continental e Des Roses posti nella parte meridionale dell’abitato dove Heindrich ha stabilito i punti di massima resistenza. La resistenza tedesca è anche supportata dai tiri di artiglieria che dall’alto delle colline sovrastanti si riversano sulle colonne alleate in movimento. I neozelandesi della 6^ brigata che sono riusciti a conquistare i ruderi della stazione ferroviaria nella parte orientale della città, non riescono a procedere oltre, ignorano che i tedeschi hanno costruito una rete sotterranea collegante le cantine e sboccante nella campagna. Scacciati da un isolato durante la giornata, i “parà” di Heidrich s’infiltrano la notte seguente nella posizione perduta e al mattino, si deve ricominciare tutto. Inoltre i tiri di artiglieria tedeschi sono estremamente precisi (1).


 

 

 

Nelle foto: i neozelandesi avanzano faticosamente fra le macerie di Cassino mentre soldati tedeschi attendono vicino a un cannone semovente all’interno di una casa in parte crollata.

…………
(1) Soltanto quando Cassino potrà essere rastrellata, si avrà la spiegazione: le rovine della città ospitavano degli osservatori, i cui occupanti segnalavano per radio le concentrazioni di truppe alleate.
 

Storia postale del 17 marzo

 

Una busta filatelica che non si è certi se di concezione degli Alleati o dei “laboriosi” napoletani. Il motto sotto la bandiera LIVE WITH THE SYMBOL OF LIBERTY IN YOUR HOME farebbe propendere per una creatura dei filatelisti Alleati. Potrebbe, in tal caso, trattarsi di una LAST DAY COVER per il valore sovrastampato a Napoli proprio su decisione alleata. Si presume infatti che quel 17 marzo sia stato l’ultimo che imponeva l’affrancatura di 0,50, in atto dal 10 dicembre 1943, sia per le cartoline che per le lettere e solo nel distretto di Napoli.

 

 


Cartolina militare in franchigia scritta da un sergente del Raggruppamento Motorizzato Italiano dalla PM 155 che, al momento, si trovava a colli del Volturno (CB), Inviata a Messina vi giunse in data non individuabile con i visti di censura Alleati ACS e bollo a ponte 3040 di Napoli.


 

 

 

Sabato 18 Marzo 1944

DAL GOVERNO BADOGLIO: I RAPPORTI CON L’URSS - Dopo il ristabilimento dei rapporti diplomatici con l’Italia, il governo sovietico chiarisce la propria posizione verso l’Italia anche nei confronti degli Alleati, comunicando loro il proprio favore al mantenimento di Badoglio alla guida del governo con un allargamento di questo alle forze antifasciste per rafforzare la lotta di liberazione.

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Al ritorno da un giro d’ispezione compiuto insieme con Sua Maestà, trovo Acquarone fuori di sé. Ha un lungo colloquio a solo con il Re. Il ministro della Real Casa riferisce al Sovrano che a Salerno, Corbino ha preso di nuovo posizione contro di lui approfittando della debolezza del capo del Governo. Sua Maestà è rimasto scosso dalla notizia poiché soltanto giovedì scorso Badoglio gli aveva assicurata la devozione dell’intero Gabinetto”.
 

 

 


Napoli – Alle 16,30 il Vesuvio esplode ed inizia ad eruttare una colata lavica che in breve tempo assume una larghezza di 400 metri ed un’altezza di 2.

AL DIARIO DI MACMILLAN - Napoli - (…) Siamo rientrati in auto a Napoli verso le undici e mezzo di sera. Il Vesuvio (del quale dalla nostra villa si gode un’ottima vista, dall’altra parte del porto) era in piena eruzione. Si vedevano improvvise grandi fiammate e la lava incandescente precipitare lungo il pendio della montagna in due rivoli rosseggianti. Si tratta di una grossa eruzione e la notte non ho fatto altro che alzarmi per osservarla. Il mare, riflettendo la lava e i getti incandescenti che erompono dal cono del vulcano, è tutto un rosseggiante scintillio”.
 


 

 

 


LINEA GUSTAV - Fallisce il primo contrattacco tedesco per la riconquista della stazione di Cassino. Nell’abitato di Cassino si crea una situazione di stallo dovuta agli infruttuosi attacchi dei neozelandesi.
La 4 divisione indiana ferma la propria offensiva per la conquista di Quota 593 iniziata il 15.
 

Nella foto alcuni soldati indiani che pasteggiano all’ombra di una tenda improvvisata).

L’offensiva è fallita come tutte le precedenti. Di fronte a questo nuovo smacco, Churchill si lamenta con Alexander e in messaggio gli chiede se non ritenga sia il caso di interrompere gli attacchi contro la valle antistante l’abbazia di Montecassino, per preparare un’azione avvolgente (“Ormai in questo settore”, commenta amaro il premier britannico, “sono state logorate da 5 a 6 divisioni”). Nella risposta, Alexander attribuisce esclusivamente al valore dei soldati tedeschi l’insuccesso degli Alleati: “La tenacia dei paracadutisti avversari è davvero straordinaria…Dubito che vi siano altre truppe al mondo in grado di resistere alla tempesta di fuoco cui sono stati sottoposti…”.

Inizia oggi la “pratica ed effettiva attuazione” della trasformazione del 1° Raggruppamento Motorizzato Italiano in Corpo Italiano di Liberazione (CIL) agli ordini del generale Utili ed alle dipendenze del X° Corpo d’Armata britannico con una forza di circa 22000 uomini.


Storia postale del 18 marzo

Lettera raccomandata da Molfetta (BA) a Bari dove giunse il 20. Sul recto il segno di vidimazione ACS in cerchio semplice di Bari. L’uso del 0,50 Lupa (di Bari) era sicuramente più diffuso che non il gemello con l’effige reale.
 


Domenica 19 Marzo 1944 – San Giuseppe

DAL DIARIO DI PUNTONI - “Alle 10,30 il Re riceve Gazzera che dopo l’udienza, insieme con il tenente colonnello Montessori, resta a colazione con Acquarone e con me. Parlo a lungo con Gazzera il quale mi prega di insistere con il Re perché non defletta dai suoi propositi dato che la situazione, secondo lui, va migliorando e c’è ancora la possibilità di vincere la partita”.

L’ERUZIONE DEL VESUVIO - La cima del vulcano si è coperta di una marea ribollente di nubi, una colonna di fumo denso si è avventata verso il cielo e infine una luce rossa, più vivida e estesa di quella che aveva guidato fino ad oggi i bombardieri, si è allargata ed espansa. E’ l’eruzione. Non vi sono state scosse di terremoto, e se vi sono state nessuno le ha avvertite. C’è stato solo un pauroso boato e poi il monte ha cominciato ad eruttare una colata di lava che ben presto si è allargata su un fronte di 400 metri. Un fiume di magma incandescente alto due metri che scende a valle tutto bruciando e distruggendo. Le prime casupole dei guardiani su, a Contrada Matrone, sono state le prime a venire inghiottite dal liquido fuoco.


DAL DIARIO DI MACMILLAN - Napoli – “Roger, John Wydham ed io siamo usciti in auto e siamo andati al quartier generale del generale Oliver Leese, il nuovo comandante dell’ottava armata. E’ un bel tipo, proprio un grosso, corpulento e ben piantato guardsman (appartenente al corpo delle guardie). E’ stata una splendida giornata primaverile e il sole e le montagne incappucciate di neve ci hanno reso molto piacevole il tragitto. Abbiamo attraversato la città di Venafro e ci siamo spinti fino al quartier generale avanzato del generale: una tenda o due, una capanna o due e alcuni campi in mezzo agli olivi. Il generale Anderson (che in Tunisia comandava la nostra prima armata) era lì con lui, in visita. E’ un tipo che mi piace molto e con lui in Nord Africa sono sempre andato d’accordo, ma ha molti nemici e ora è stato relegato nel comando dell’Estremo Oriente. Oliver Leese ha voluto informarsi sul problema polacco (ha nella sua armata due divisioni polacche) e di fatto qualcosa da dirgli sulla situazione attuale l’ho avuta. Come tu sai, è una situazione che non mi piace per niente (1)! Forse tornerò qui in seguito e allora avrò forse un colloquio con il generale Anders (il generale polacco) e questo servirà a togliere almeno un po’ di preoccupazioni al generale Leese. Dopo colazione, abbiamo ascoltato la banda delle guardie irlandesi, poi, con due jeep, abbiamo risalito la valle per osservare la battaglia di Montecassino. Ci siamo messi in un punto distante circa 10 chilometri dalla montagna e di lì abbiamo potuto avere una buona panoramica della battaglia. Per i nostri è duro procedere attraverso un terreno terribilmente accidentato, ma si stanno comportando in modo splendido, con morale alto e grande determinazione, contro un nemico molto duro da stanare. I tedeschi si battono anche loro con coraggio straordinario e disperata determinazione. Verso le otto di sera abbiamo fatto ritorno a Napoli, dopo avere trascorso una giornata splendida. (…)”.
………….
(1) E’ in atto una grave animosità tra il governo russo e quello polacco a proposito della frontiera post bellica della Polonia. I polacchi temono per la loro indipendenza.

LINEA GUSTAV - Nell’abitato di Cassino continua la situazione di stallo.
Nel settore di Montecassino, fallisce un contrattacco tedesco nel tentativo di riconquistare Quota 193, ma si allenta la morsa alleata. Gli scontri sono di una violenza inaudita. Durante l’azione tedesca si verifica un episodio cavalleresco che ha il sapore di antiche guerre: viene concordata e attuata tra le due parti una tregua di due ore per sgomberare dal campo di battaglia i morti e i feriti. Gli Alleati prestano le loro barelle ai tedeschi e distribuiscono ai feriti e ai soccorritori sigarette e cioccolato.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

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