il tramonto di un regno









pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

8° Periodo: dall’11 maggio al 7 giugno 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: A.M.G./A.C.C. E REGNO DEL SUD CON SEDE A SALERNO E NAPOLI

Quinta parte (dal 5 al 7 giugno 1944)

 

Lunedì 5 Giugno 44


DAL DIARIO DEL MINISTRO DELLA GUERRA AMERICANO STIMSON
Henry L. Stimson, annota oggi sul suo diario di fine settimana:
“Fu di felice auspicio ai nostri sbarchi in Francia che Roma venisse liberata domenica scorsa dalle armate alleate. La campagna che condusse alla cacciata dei nazisti da questa antica città fu ben concepita ed eseguita. Il fianco destro dell’esercito tedesco fu sfondato e il nemico non riuscì a mantenere la linea a Velletri, a sud di Roma, contro la potente spinta delle nostre forze provenienti dalla testa di sbarco, unitamente a quelle dell’ala sinistra del fronte meridionale. La conquista degli ultimi colli Albani a sud di Roma, costrinse i tedeschi a ritirarsi dalla città dopo un ultimo aspro scontro fra i carri armati sulla pianura alle porte stesse di Roma.
Le truppe americane che entrarono nella periferia della città si videro accolte calorosamente da una popolazione che era oltremodo favorevole all’esodo dei nazisti. La città è stata duramente colpita nella sua economia e molti cittadini hanno sofferto gravi privazioni; tuttavia le autorità alleate sul posto comunicano che i problemi dell’amministrazione cittadina saranno alquanto meno gravi di quello che esse avessero presupposto, tanto più che il compito dei rifornimenti dei viveri era stato studiato già prima dell’entrata in Roma.
Se è vero che la conquista di Roma non costituisce un grande guadagno dal punto di vista militare, la sua liberazione è pur sempre un altro grave colpo al regime nazifascista che aveva per qualche tempo trasformata la città in uno dei centri della sua organizzazione politica. L’allacciamento di Roma all’Italia meridionale gioverà agli interessi economici degli italiani e darà maggiore stabilità all’azione del governo italiano.
La cacciata dei tedeschi da Roma non dà però nemmeno un po’ di respiro alle operazioni militari alleate. Le nostre truppe si spingono infatti rapidamente verso nord, e già Civitavecchia, porto di mare a 40 miglia a nord – ovest di Roma è stata occupata. Notevoli guadagni territoriali si stanno anche realizzando verso nord – est, mentre ad est di Roma i tedeschi si stanno ritirando.
Il pericolo per il nemico va aumentando: le comunicazioni ad oriente di Roma sono inferiori a quelle della zona intorno alla città, che esso ha ormai perdute. Inoltre il suo fianco è costantemente minacciato e, dato l’indebolimento della sua aviazione a tal punto che per vari giorni non un solo apparecchio è comparso nella zona della battaglia nelle ore di luce, la sua vulnerabilità agli attacchi aerei è grandissima. L’esercito di Kesselring è molto malconcio e tradisce una mancanza di coesione e di controllo molto significativa.
Le perdite americane nella campagna italiana, dai primi sbarchi sulla penisola fino al 30 maggio, raggiungono i 9964 morti, 38554 feriti, 9011 dispersi, vale a dire un totale di 57529. Facendo un confronto con le cifre da me date la settimana scorsa, si noterà che i dati suddetti rivelano che le perdite in tre giorni di duri combattimenti a sud di Roma, furono di 2379 unità”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Algeri – “(…) Roma è presa. (…)
Tutto il mondo resterà scosso dalla notizia. Ma conoscendo i piani di Alexander, personalmente mi interessa di più la seconda fase della battaglia. Infatti il generale ha ora la possibilità di annientare nelle prossime settimane l’esercito tedesco.
Il piano del generale Alexander prevedeva di puntare ad est e, attraverso il Po e il Piave, prendere Trieste e l’Istria e poi di marciare attraverso il varco di Lubiana direttamente su Vienna. Così la Germania avrebbe dovuto spostare moltissime forze dal fronte ovest e le sue forze ancora nei Balcani sarebbero state tagliate fuori. Tale piano presenta il vantaggio politico di limitare l’avanzata sovietica in direzione dell’Europa occidentale.
Alexander però aveva già dovuto cedere delle divisioni per l’Operazione “Overlord” e cioè per l’invasione della Francia che poi iniziò il 6 giugno e poi fu cocostretto ad accettare un’altra decurtazione in appoggio della Operazione “Anvil” ossia dell’invasione della Francia Meridionale prevista per l’agosto 1944. Di tutte queste operazioni ho fatto una relazione particolareggiata in un promemoria successivo, da cui traggo il passo che ora riporto:
“Per assicurare successo all’operazione Anvil, tre divisioni americane sono già state tolte al generale Alexander e mandate ad addestrarsi per operazioni anfibie a Salerno. Poi le seguirà un’altra divisione americana. Gli saranno tolte anche quattro divisioni francesi; insomma sarà privato in tutto di otto divisioni. Nel contempo circa il 70 per cento dell’aviazione che aveva appoggiato i combattimenti in Italia sarà spostato. Le istruzioni rigide dei capi di stato maggiore riuniti prevedevano per ora che ci si attesti sulla linea Pisa – Rimini, non si tenti di varcare gli Appennini e quindi che si lascino in mano ai tedeschi la Valle Padana e quel famoso punto di forza che è il cosiddetto “quadrilatero”. In altri termini si fa cessare la campagna d’Italia proprio all’apice del suo successo”. (…)”.

PRIMO GIORNO DELLA LUOGOTENENZA DI UMBERTO
 

Alle 15, Badoglio e Mac Farlane si recano a Ravello (SA) nella residenza reale e assistono alla firma da parte di Vittorio Emanuele III, come deciso con il suo atto del 12 aprile scorso, del decreto con cui il principe Umberto è nominato Luogotenente del Regno.

Una cerimonia di pochi minuti, che chiude un lungo capitolo di storia italiana. Il re aveva chiesto che gli venisse messo a disposizione un aereo che lo riportasse a Roma, affinché la cerimonia del passaggio dei poteri avesse luogo nella capitale. Benedetto Croce ha difeso la richiesta in Consiglio dei ministri: “E’ un vecchio signore che ci chiede un piacere”, ha detto. “A noi non costa nulla”. La Commissione Alleata ha dato parere favorevole. Si sono detti d’accordo anche Arangio Ruiz e Rodinò. Gli altri però sono rimasti irremovibili, il passaggio dei poteri deve avvenire a Ravello.



 

Il generale Bencivenga assume il comando civile e militare della capitale.
Bonomi torna ad assumere la presidenza del CLN romano che oggi dichiara di riconoscere il governo Badoglio quale governo legale dell’Italia libera.
Il consiglio dei ministri delibera di dichiarare nullo l’armistizio italo – francese di Villa Incisa del giugno 1940 firmato dai plenipotenziari di Petain e Mussolini.
 

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Oggi è la festa dei carabinieri. Siccome crollano le posizioni del Re quasi tutti ad agire in maniera da far dimenticare il loro passato. Nel proclama diretto ai carabinieri non si fa menzione della presenza del Sovrano ma si parla già della necessità di rimanere fedeli al governo nazionale. La radio ha dato l’annuncio ufficiale della presa di Roma. Mac Farlane e Badoglio hanno chiesto udienza al Re per le 15. Sono arrivati con mezz’ora di ritardo; Mac Farlane era in pantaloni corti e in maniche di camicia. Hanno subito chiesto a Sua Maestà di firmare il decreto per il passaggio dei poteri e per la nomina del Principe a Luogotenente del regno. Il Sovrano si è irrigidito nuovamente e ha chiesto che gli venisse concesso di firmare il decreto nella Capitale. Ha risposto Mac Farlane: “E’ impossibile. Le condizioni della città sono tali da sconsigliare la vostra presenza in Roma. Per di più a Roma non si può arrivare né per via aerea né per strada…”.
Il Re ha detto: “Sta bene. Voglio allora che tutto ciò mi sia messo per iscritto dal Capo del Governo…”.
Badoglio ha risposto: “Manderò la lettera, secondo i desideri di Vostra Maestà. Intanto è necessario che Vostra Maestà firmi”.
Il Re ha replicato: “Non firmo nulla se prima non firmerà lei…
Badoglio ha cercato di prendere tempo ma date le insistenze del Sovrano ha dovuto compilare la lettera che il Re pretendeva.
Solo allora Sua Maestà si è deciso ad apporre la sua firma al decreto il cui testo, compilato a Salerno, nella sede del governo, per un incidente del motociclista che lo recava, è giunto con notevole ritardo.
Dopo la firma, il Maresciallo e Mac Farlane hanno preso congedo dal Sovrano. Badoglio si è inchinato e singhiozzando ha baciato le mani al Re. Sua Maestà ha accolto il gesto con molta freddezza e ha invitato il Maresciallo a uscire subito.
Il Sovrano che per tutta la giornata è stato agitato e nervoso, avvenuta la firma ha ritrovato la quiete e la serenità. Mi ha detto che Mac Farlane quando è rimasto solo con lui gli ha manifestato tutta la sua simpatia per la Monarchia. Il Re gli ha risposto: “Ci debbo credere perché me lo dice lei, ma quanto è stato fatto dimostrerebbe il contrario!”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Continua la graduale sostituzione delle truppe del CIL a quelle della 4^ divisione indiana nel settore assegnatogli, che è delimitato: a sinistra dalle propaggini nord – orientali del massiccio della Maiella; a destra dalla congiungente Paglieta – Crecchio – Chieti, dalla linea cioè marginale da cui ha inizio il tratto pianeggiante costiero. Il settore assegnato al CIL è ripartito, da destra a sinistra, in tre sottosettori: A e B, assegnati alla divisione “Nembo” ed E affidato alla II brigata.
 

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Nella foto gli Alleati mentre entrano in Roma da Porta Maggiore.


L’ingresso delle truppe alleate nella capitale assume un aspetto trionfale. E’ grande la sorpresa dell’accoglienza entusiastica riservata loro dalla popolazione che non solo saluta il ritorno alla libertà, ma anche la fine della guerra, delle persecuzioni, delle deportazioni e, forse, della fame.

Clark, con la conquista della capitale ha messo a tacere i critici della sua condotta strategica. Per gli americani è diventato un eroe che ha assicurato al loro paese l’esclusiva della vittoria. Agli inglesi difatti non sono rimaste che le briciole: alle loro truppe che tanto hanno contribuito al successo di Diadem, viene concesso di “sfilare” solo ad est e a ovest di Roma. Eppure sui 40000 uomini tra morti, feriti e dispersi – tanto è costata l’offensiva – ben 17391 appartenevano all’VIII Armata (Alexander e Leese non perdoneranno mai a Clark l’avvilente affronto ricevuto)
 



Nelle cartine la situazione generale del fronte italiano.

 

La XIV e la X armata tedesche si ritirano risalendo i due lati del Tevere.

L’operazione Diadem si è dunque conclusa. Kesselring nella battaglia iniziatasi la notte dell’11 maggio ha pagato un duro scotto: 2000 morti, 26000 feriti, 9500 prigionieri, oltre alla perdita di 250 panzer e 300 cannoni. Ma il grosso delle sue Armate è riuscito a porsi in salvo e si sta lentamente ritirando a nord di Roma, ancora intatto nella sua efficienza combattiva.


 

Oggi vengono conquistate anche Acilia, Casalotti, Castel San Pietro Romano, Castelnuovo di Porto, fiano Romano, Fiumicino, Fregene, Gallicano nel Lazio, La Storta, Lido di Roma (Ostia), Maccarese, Nazzano, Ostra, Palestrina, Poli, Ponte Galeria, Prima Porta, Tomba di Nerone e Zagarolo in provincia di Roma; Acuto, Fraschette, Fumone e Porciano in provincia di Frosinone e Roccaraso (AQ).
La 1^ e la 5^ divisione di fanteria britanniche vengono ritirate dal teatro di guerra italiano per il futuro sbarco in Provenza (Operazione Anvil).
SETTORE ADRIATICO - Occupata oggi Montefano (AN).

 

STORIA POSTALE del 5 giugno


 

 


Cartolina commerciale inviata da Catania a San Michele Ganzeria (CT). Regolarmente affrancata 0,30 con l’unico valore AMGOT autorizzato presenta il bollo ACS di visti della censura.







Martedì 6 Giugno 44


DALLA LUOGOTENENZA
Roma – Badoglio rimette le dimissioni del suo governo nelle mani del Luogotenente.



Il commissario di polizia del governo del Sud che fa ingresso in Roma con i carabinieri e la stessa polizia (vedi foto). Viene nominato prefetto Francesco Suni della Pelargia.
 



 



Una rara lettera semplice da Osimo (PE) a Perugia che giunse a destinazione probabilmente molto dopo l’occupazione del capoluogo umbro (come si può rilevare dal bollo ACS) che venne raggiunta dagli alleati il 20 giugno.
Data la chiara difficoltà delle comunicazioni ferroviarie questa lettera non poteva proprio raggiungere la destinazione. La rarità consiste molto nel tipo di affrancatura costituita da due valori della Provvisoria della RSI.

 

 



 

 

 

 

ATTIVITA’ POLITICA DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE AL SUD
Un caposaldo teorico viene oggi enunciato da Palmiro Togliatti: “L’insurrezione che noi vogliamo dev’essere non di un partito o di una parte sola del fronte antifascista, ma di tutto il popolo, di tutta la nazione. I CLN devono essere gli organi di direzione politica del movimento. Nella lotta c’è posto per tutti”.
Altra organica presa di posizione del PCI sta nella definizione di “democrazia progressiva”: “Forma di vita politica e sociale che si distingue dalla vecchia democrazia prefascista in quanto si basa sull’autogoverno delle masse popolari. Forma di vita sociale e politica che assicura, attraverso le libere associazioni di massa, un peso preminente, alla partecipazione popolare al governo”.

Roma - Il partito comunista occupa la sede della Legione Marinetti, in via Caio Duilio, assieme ai cristianosociali. Il movimento dei “cattolici comunisti”, una villa di gerarchi sull’Aventino. La direzione socialista si insedia in un edificio di via Lucullo, già sede di un ufficio staccato del ministero delle Corporazioni.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Ieri sera, a ora tarda, è giunto un telegramma di devozione al Sovrano da parte del comando generale dell’Arma dei carabinieri”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Continua la graduale sostituzione delle truppe del CIL a quelle della 4^ divisione indiana nel settore assegnatogli. Da informazioni risulta che le forze contrapposte del nemico del nuovo settore del CIL fanno parte della 278^ divisione di fanteria tedesca composta del 992°, 993° e 994° reggimento, del 278° battaglione da ricognizione, di artiglierie di numero imprecisato e servizi vari. Nel settore, lungo circa 35 chilometri, i punti maggiormrnte difesi sono: il tratto costiero, gli abitanti di Tollo, Crecchio, Orsogna, Guardiagrele e Pennapiemonte. Sul massiccio della Maiella truppe alpine tedesche, valutate a circa un battaglione con cannoni ed obici, sono sistemati a difesa di Monte Amaro e Tavola Rotonda.
Nel complesso, lo schieramento tedesco è appoggiato ad ostacoli naturali senza dubbio meno robusti di quelli del vecchio settore delle Mainarde, ma efficienti dato che i lavori di fortificazione sono stati preparati da maggior tempo e sono stati anche collaudati dai precedenti attacchi svolti dagli alleati.

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Il VI Corpo sta proseguendo velocemente verso nord: unità della 1^ divisione corazzata USA raggiungono posizioni a circa 40 chilometri a nord di Roma. Nel settore in cui operano le unità dell’VIII Armata britannica, il XIII Corpo avanza rapidamente ad est del Tevere e la sua 6^ divisione corazzata sudafricana raggiunge con un’azione rapida e improvvisa Civita Castellana (VT). Sul fianco destro l’8^ divisione del X Corpo inglese insegue i tedeschi in direzione di Subiaco.

Il generale Clark viene ricevuto in udienza speciale dal Papa Pio XII. Un incontro tutt’altro che cordiale poiché il papa non nasconde le asperità del suo carattere. Eugenio Pacelli, estremamente preoccupato per le possibili ritorsioni aeree della Luftwaffe sulla capitale, come già era accaduto a Napoli e Bari, si raccomanda a Clark affinché gli alleati non eleggano la città a sede di Alti Comandi e a luoghi di svago e di riposo delle truppe. Una richiesta che non avrà grande accoglienza.

Gli Alleati entrano oggi anche in: Affile, Arcinazzo Romano, Bellagra, Campagnano Romano, Capena, Castelnuovo di Porto, Cerveteri, Cesano, Civitella San Paolo, Filacciano, Formello, Guadagnolo, La Furbara, Ladispoli, Magliano Romano, Mezzano Romano, Morlupo, Olevano, Olgiata, Palidoro, Palo, Pisoniano, Ponzano Romano, Riano, Rignano Flaminio, Rocca Santo Stefano, Rojate, Sacrofano, San Gregorio da Sassola, San Vito Romano, Sant’Oreste e Tragliata in provincia di Roma; Alatri, Fiuggi, Guarcino, Piglio, Torre Cajetani e Vico nel Lazio in provincia di Frosinone; Calcata e Faleria in provincia di Viterbo; Coltodino e Talocci (RI) e Balsorano (AQ).
Il generale Lemelsen sostituisce Von Mackensen al comando della XIV Armata, che viene rinforzata sul fianco destro con la 2^ divisione (appiedata) dalla Luftwaffe.

STORIA POSTALE del 6 giugno



 

 

 

Lettera semplice da Oschiri (SS) a Avola (SR) con il visto della censura ACS di Sassari. Piuttosto rara la corrispondenza fra nostre due isole maggiori che, anche se affrancata per posta ordinaria viaggiò comunque per Via Aerea.

 

 

 

 

Mercoledì 7 Giugno 44


DALLA LUOGOTENENZA
Il luogotenente Umberto, a Napoli, accoglie le dimissioni del governo e affida a Badoglio l’incarico di costituire il nuovo Gabinetto.

ATTIVITA’ POLITICA DEI PARTITI DELL’OPPOSIZIONE NEL SUD
Esce il primo numero dell’Avanti “libero”. Fino ad oggi le pubblicazioni erano clandestine.
Alla notizia dell’arresto dell’ex questore di Roma, Pietro Caruso, “Il Risorgimento Liberale” tira un sospiro di sollievo nell’edizione odierna: “Ora aspettiamo di vedere messi al muro questi tristi figuri che hanno seminato di lutti e di lacrime la città”.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Sui giornali d’oggi c’è l’annuncio delle dimissioni del governo Badoglio in seguito al passaggio dei poteri dal re al Principe che diventa Luogotenente. Il Maresciallo viene

Lettera di un militare da Marruggio (TA) a Piazza Armerina (EN). Non affrancata per “zona sprovvista di francobolli”, fu censurata dalla Marina (a Taranto occorre ricordare che si era insediato il Ministero della Marina del Regno del Sud fin dalla metà di settembre 1943). Fu censurata anche con il bollo a ponte della Station Taranto che comprendeva la numerazione dal 2450 al 2649. Poco leggibile, o è 2509 o 2609.

 

 

 

incaricato di nuovo di formare il Gabinetto che dovrà comprendere anche elementi politici della Capitale.
L’avanzata oltre Roma prosegue a rilento”.


L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: ATTIVITA’ DEL CIL
Si completa oggi la graduale sostituzione delle truppe del CIL a quelle della 4^ divisione indiana nel settore assegnatogli. Mentre i reparti completano e perfezionano il loro schieramento nella nuova zona, il generale Utili prende contatto col comandante e col capo di S.M. del V Corpo britannico, da cui dipende, per concretare gli accordi relativi al piano di operazioni a carattere offensivo di prossima attuazione. In relazione a tali intendimenti operativi, sino da questa sera, viene svolta dai reparti del CIL una intensa attività di pattuglie, rivolta principalmente a saggiare lo schieramento nemico e a provocarne la reazione.
 

SETTORE TIRRENICO – CENTRALE
Su disposizione del generale Alexander, l’VIII Armata britannica del generale Leese dovrà intensificare gli attacchi in direzione della linea Arezzo – Firenze (ad eccezione del V Corpo che presidia la costa Adriatica), mentre la V Armata americana del generale Clark dovrà procedere lungo la fascia tirrenica puntando in direzione di Pisa, Lucca e Pistoia. In entrambi i settori l’avanzata dovrà avvenire il più rapidamente possibile.


 


Intanto unità della 43^ divisione USA occupano Civitavecchia (RM) e il suo porto che, per quanto danneggiato (vedi foto), potrà servire come punto di sbarco dei rifornimenti per le truppe che operano in prima linea.

 

La 6^ divisione corazzata sudafricana, seguita dalla 78^ (XIII Corpo brit.), dirige verso Orvieto.

Verso sera il gen. Clark ritira dal fronte il II Corpo d’armata americano del generale Keyes (85^ e 88^ divisione) e lo sostituisce con il Corpo di Spedizione francese del generale Juin. Anche la 45^ divisione viene ritirata dal fronte italiano: parteciperà allo sbarco in Provenza (Anvil).

Gli Alleati entrano oggi in: Anguillara, Bracciano, Capranica Prenestina, Castel Giuliano, Castel Madama, Ceri, Cerreto Laziale, Ciciliano, Genazzano, Gerano, Nerola, Rocca Canterano, Santa Marinella, Santa Severa, Subiaco, Tivoli, Trevignano Romano, Vicarello e Vigna di Valle in provincia di Roma; Barrea, Civitella Alfodena, Pescocostanzo, Rivisondoli, Roccavivi, San Giovanni Nuovo e Villetta Barrea in provincia de L’Aquila; Bocchignano, Canneto, Fara Sabina, Farfa, Forano, Gavignano, Granari, Montopoli in Sabina, Montenero Sabino, Poggio Moiano e Stimigliano in provincia di Rieti; Castel Sant’Elia, Monterosi, Nepi in provincia di Viterbo; Trevi nel Lazio in provincia di Frosinone.

SETTORE ADRIATICO
Attività di pattuglie.
La 4^ divisione indiana di prepara ad attaccare nella zona di Crecchio, sul limitare del settore che confina con quello del CIL:
 

 

STORIA POSTALE del 7 giugno





Lettera da Nicastro (CZ) per gli USA con affrancatura multipla di valori Imperiale per complessive lire 5,00 in esatta tariffa. Censura americana. Infrequente provenienza in quelle date.
 

 

 
   
 
   
pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori