il tramonto di un regno









pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori

il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

11° Periodo: dal 15 agosto al 15 ottobre 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: Allied Military Gouvernament/ Allied Control Commission e Luogotenenza (primo mese 15 agosto – 15 settembre)

Quarta parte (dal 9 al 14 settembre 1944) 
 

sabato 9 settembre 1944

ALLEATI
Si insedia oggi a Prato (FI) il Governo Militare Alleato (che vi rimarrà fino al 19 giugno 1945). L’ufficiale designato agli Affari Civili è il maggiore americano Harold V. Relley, addetto alla Sicurezza Politica il capitano inglese H. H. Dondy.

SETTORE TIRRENICO
Mentre i tedeschi sgombrano l’antica Certosa di Farneta, i reparti alleati della 45^ Task Force raggiungono Vecchiano (PI).
Decine di migliaia di persone lasciano le case che stanno per essere investite dalla guerra. Sono gli abitanti di Massa e le popolazioni provenienti dai paesini della Apuane che i tedeschi spingono a forza davanti a sé verso nord, per fare il vuoto attorno alla linea Gotica. Tutta questa gente disperata finisce col riversarsi dovunque trovi asilo: una parte in Lunigiana, altri si dirigono verso l’Italia settentrionale attraverso i valichi della Cisa.

SETTORE CENTRALE
Continuano la battaglia per la conquista di Pistoia (vedi foto) e i preparativi per l’offensiva generale.
Conquistate nel settore: Chiesina Montalese (6^ div. corazzata sudafricana) , Collodi, Cozzile e Massa in provincia di Pistoia; Bivigliano, Monte Senario e Vernio in provincia di Firenze e Serra in provincia di Arezzo.

SETTORE ADRIATICO
Sotto l’intensificarsi degli attacchi del V corpo britannico e del 1° canadese, gli alpini austriaci del 100° reggimento Jager si ritirano finalmente da Gemmano (FO). Conquistata anche Germiniano sempre in provincia di Forlì.

 



Storia Postale del 9 settembre
Nessun documento postale reperito con affrancatura in data odierna




domenica 10 settembre 1944


 

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD: I GRUPPI DA COMBATTIMENTO
Nella foto la testa della colonna del 184° Reggimento del Gruppo di combattimento “Folgore” che oggi sta attraversando Roma.



SETTORE TIRRENICO

 

Gli alleati attraversano il fiume Serchio (vedi foto) e avanzano fino quasi a Borgo a Mozzano (LU). Attacchi nella valle del Pescia e verso Camaiore. Gli alleati conquistano Villa Basilica in provincia di Lucca e Migliarino in provincia di Pisa.


 

 

SETTORE CENTRALE
Superato il fiume Sieve gli alleati entrano in Dicomano (FI) mentre continuano i preparativi per l’attacco generale.

SETTORE ADRIATICO
Continua la resistenza delle unità tedesche della X Armata sulle creste di Gemmano e di Coriano.
Gli alleati entrano in Pian di Castello e Sassocorvaro in provincia di Pesaro.



Storia Postale del 10 settembre

Da “Il Tempo” di Roma:

Firenze fin da alcuni giorni prima dell’arrivo degli Alleati nella periferia sud, il 4 agosto, rimase postalmente isolata fino praticamente alla data odierna. Riprendevano così le comunicazioni con il Sud Italia e, come sempre nel periodo successivo alla liberazione di una località, la corrispondenza veniva limitata a sole cartoline non illustrate e con un testo non superiore alle 25 parole.

 

 

 


lunedì 11 settembre 44

DALLA COMMISSIONE ALLEATA DI CONTROLLO
L’Ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione Alleata di Controllo, risponde al Governo italiano a proposito di Trieste:

“Il Comando Supremo ha presentemente l’intenzione di mantenere sotto il governo militare alleato le province di Bolzano, Trento, Fiume, Pola, Trieste e Gorizia al momento della liberazione dell’Italia settentrionale. Le disposizioni finora riguardanti questi territori ed il tracciato dei relativi confini costituiranno, naturalmente, una questione da decidere quando si affronterà la situazione posteriore alla guerra”.

SETTORE TIRRENICO
Gli alleati conquistano Torre del Lago in provincia di Lucca.

SETTORE CENTRALE
Ore 5 - Preceduti da un violento cannoneggiamento durato circa 11 ore gli alleati, ormai sfociati nel Mugello, entrano in Borgo S. Lorenzo (FI). Continua la battaglia per la conquista di Pistoia.
Conquistate inoltre: Aramo, Arcigliano, Calamecca, Candeglia, Capostrada, Casore del Monte, Castelvecchio, Fibbialla, Gello, Goraiolo, Marliana, Momigno, Montagnana, Piazza, Pietrabuona, Ponzano, San Giorgio, San Moro, Sarripoli, Serra Pistoiese, Sorana, Valdibrana, Vellana e Vergin di Momigno in provincia di Pistoia; Cafaggiolo, Campomigliaio, Cirigliano, Gabbiano, Gagliano, Lucigliano, Montecarelli, Mucciano, Panicaglia, Ponzalla, San Piero a Sieve, Vaglia e Vicchio in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
Continua la battaglia di avvicinamento a Rimini.

Gli alleati entrano in: Balze, Campigna, Ciola, Collina, Corniolo, Faleva, Fiumicello, Montecoronaro, Pietrapazza, San Paolo in Alpe e Verghereto in provincia di Forlì; Casteldelci, Maciano, Pennabilli, Puglia, San Leo, Scaudino, Schigno e Senatello in provincia di Pesaro.


Storia Postale del 11 settembre


L’uso delle cartoline Postali Vinceremo fu molto diffuso sia al Nord che al Sud per tutto il periodo della guerra e oltre. Queste, anche se non preservavano dal possibile interesse di occhi indiscreti, permettevano con un costo limitato di inviare molte informazioni sfruttando bene gli spazi disponibili e con una calligrafia minuta. La scritta VINCEREMO in bella evidenza rappresentava ormai una utopia alla quale ormai nessuno credeva più. Alcuni si premuravano di tracciarvi sopra dei segni di cancellazione, come nella cartolina di destra. Altri erano così poco informati da usare un supporto che in quella città, a Napoli nel caso della cartolina a sinistra, non era stato mai messo in corso. Si tratta, in questo caso, di una vera rarità di storia postale. Come fosse stato possibile che una cartolina della RSI sia finita a Napoli può ritenersi forse dovuto a qualcuno che l’aveva a Roma e l’aveva portata a Napoli. Non ritengo trattarsi di un uso a scopo filatelico. La sua originalità è anche confermata dal bollo a ponte 3023 di Napoli.
 

Questa raccomandata inviata da Villa Santamaria (CH) mostra i valori della Imperiale in “bella vista”. In realtà quei valori, più o meno invisi per la presenza dell’effige reale, erano comunque gli unici disponibili visto che nessun francobollo nuovo era stato emesso al Sud. I Lupa di Bari non erano molto diffusi fuori della ex quattro province dell’ex Regno del Sud. La raccomandata venne inoltrata senza la relativa etichetta con la sola scritta a mano R. n°555.
L’ACS in cartella è quello di Chieti e provincia, come lo si trova nella precedente cartolina postale viaggiata, lo stesso giorno, da Vasto a Chieti.
 


martedì 12 settembre 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Le forze alleate si sono insabbiate davanti alla linea Gotica. Il fronte è fermo anche nel settore dell’Adriatico. Il Principe e altri sono andati a Pisa e hanno riportato notizie disastrose sulla situazione della città. La tenuta di San Rossore è molto danneggiata, la palazzina è distrutta. Cade così anche la speranza di una serena sistemazione dei Sovrani”.

SETTORE TIRRENICO
Fra il 9 e oggi gli alleati hanno completato lo schieramento lungo l’autostrada Firenze – Mare, pattuglie si portano fino a Massacciuccoli, mentre l’artiglieria sta battendo i territori di Massarosa, Torre del Lago e Viareggio.

Il IV Corpo USA raggiunge i sobborghi di Viareggio (vedi foto del porto e del lungomare).

La compagnia A del I° battaglione del 370° reggimento, appoggiata da carri, sostiene uno scontro a Ponte a Moriano.

SETTORE CENTRALE
L’offensiva di Clark è in pieno svolgimento, favorita dal bel tempo che consente all’aviazione alleata di appoggiarla con ben duemila missioni di bombardamento. Gli alleati entrano in Barberino di Mugello (vedi foto) e

San Piero a Sieve nella provincia di Firenze e completano la conquista di Pistoia (vedi altra foto con militare fra le macerie) dove entra la 6^ div. Corazz. Sudafricana. Conquistate inoltre: Pulicciano e Striano in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
Alle 23 inizia la seconda battaglia per la conquista di Coriano. L’attacco riprende con grande determinazione mettendo nuovamente in crisi il dispositivo di difesa tedesco. Le case di Coriano vengono conquistate una ad una dopo feroci combattimenti, con la cattura di numerosi prigionieri. I fucilieri polacchi entrano in Castel Bolognese (RA). Gli alleati entrano in: Belforte all’Isauro, Mercatale e Piandimeleto in provincia di Pesaro.

Storia Postale del 12 settembre

Dal 30 luglio a seguito della forzata evacuazione della popolazione che il giorno avanti aveva letto sui muri della città i manifesti del Comando Tedesco che annunciavano agli abitanti le zone in destra e sinistra l’Arno (con la indicazione precisa di piazze e strade) di lasciare le loro case entro le 12 di quella data, circa 150.000 persone furono costrette ad un vero esodo verso abitazioni di amici disponibili ad accoglierli o a trovare soluzioni nelle immediate vicinanze della città. In questa situazione molti dipendenti pubblici e non furono costretti ad abbandonare il lavoro. Il giorno 3 agosto, poi, con l’abbandono da parte dei tedeschi della città in riva sinistra, si ebbe l’inizio dello “stato di emergenza” che, con l’abitato cittadino, in riva destra, trasformato in campo di battaglia prima e come obbiettivo dei cannoni tedeschi poi, tutti gli abitanti della città furono costretti a rimanere nelle proprie abitazioni. Fino a che Fiesole non fu liberata, il 1° settembre, la città era rimasta inerte. I suoi abitanti dediti solo a cercare di non morire colpiti da un cecchino o da una scheggia di proiettile del cannone 88 mm tedesco.
Ecco spiegata la ragione di una articolo che, per chi non ha vissuto quei giorni, può sembrare incredibile. Mio padre lavorava all’Ufficio Poste Ferrovia e, ritengo, che a seguito di tale articolo, sia rientrato subito al lavoro.






mercoledì 13 settembre 1944

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Firenze – Le autorità alleate riconoscono e insediano come sindaco della città il professor Gaetano Pieraccini che a tale carica è stato designato dal CTLN.

Territorio libero della repubblica dell’Ossola – Iniziano le trattative fra le varie formazioni partigiane per la costituzione di un “comando unico”. I garibaldini, in minoranza numerica, non hanno quasi partecipato alla liberazione della capitale, ma tentano di ottenere il comando sostenendo che l’Ossola non è isolata dalle altre zone partigiane, che fa quasi un tutt’uno con la Val Sesia e il Cusio, dove la prevalenza garibaldina è schiacciante.

Bonomi risponde al messaggio della Giunta dicendosi lieto “di inviare le felicitazioni e l’apprezzamento del Governo italiano per l’operato della Giunta”. Però gli aiuti in viveri e in armi non arrivano. Forse perché il governo del sud è povero, con pochi mezzi di trasporto aereo, sempre sotto il controllo alleato. Forse perché i ministri più vicini alla monarchia diffidano di un esperimento che potrebbe concludersi con istituzioni repubblicane generalizzate.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli - “(…) Dalle undici all’una, seduta del comitato politico presieduta dal comandante supremo. Questa è stata una seduta che ha dato frutti e vi si è parlato soprattutto di cose italiane. Si è concordato che il comandante supremo mandi un telegramma ai capi di stato maggiore riuniti con la richiesta di una formula un po’ più chiara e meno restrittiva sulla cui base attuare una parziale riabilitazione dell’Italia. L’ambasciatore Kirk non ha posto intralci. (…)”.

BOMBARDAMENTI ALLEATI
Alle 11,30 sei caccia - bombardieri alleati tentano di distruggere, abbassandosi a volo radente, i ponti di Castelnuovo Garfagnana. Fra le 16 e le 17 altri aerei attaccano Camporgiano provocando alcune vittime e la distruzione di molte case. Nella notte sul 13, 90 aerei del 208° Group della RAF attaccano gli scali ferroviari di Bologna e ne perdono 2.

SETTORE TIRRENICO
Gli alleati raggiungono Segromigno con il I°/370°, e si avvicinano alle alture che portano in Garfagnana.

SETTORE CENTRALE
Pistoia è stata appena oltrepassata dalle truppe alleate. La città è ripulita dagli ultimi cecchini con l’attiva collaborazione del comitato dei patrioti locali nei cui ranghi figurano brillantemente gruppi femminili di azione partigiana. Il II Corpo attacca al Passo del Giogo.

Raggiunte e conquistate oggi: Grezzano, Ronta e Scarperia in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
La 5^ divisione corazzata (1° Corpo canadese) e la 1^ divisione del V Corpo britannico conquistano la cresta di Coriano. I tedeschi sono costretti a ritirarsi verso nord lasciando aperta la strada per Rimini.

Conquistate oggi: Basanigo, Coriano, Onferno, Passano e San Sovino in provincia di Forlì; Frontino e San Sisto in provincia di Pesaro.
 


Storia Postale del 13 settembre

Un piego ospedaliero inviato come manoscritti raccomandati aperti affrancato regolarmente 1,20 (0,60 manoscritti + 0,60 di raccomandazione aperta), da Roma a Castelvetrano (TP) dove giunse il 20 settembre. A destra una lettera intestata del Ministero della Guerra Roma inviata come lettera semplice 0,50 con bollo meccanico rosso a Spongano (LE). Bollo anche della PM 151 dislocata a Roma dal 13 luglio. Entrambi i documenti furono vistati in partenza dall’ ACS di Roma




giovedì 14 settembre 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI
“Nel pomeriggio giunge a Raito un rinforzo di carabinieri. Sono stati mandati dal Principe perché è corsa la voce di un attentato a Sua Maestà”.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Roma – “Riunione alle nove del mattino nella stanza del capitano Stone (facente funzioni di alto commissario). Il problema principale era come comportarci davanti alla richiesta del governo italiano che vuole condurre un’inchiesta a largo raggio sui fatti dell’8, 9, 10 settembre 1943, che portarono all’occupazione di Roma da parte dei tedeschi.
Furono quelli, come è noto, i giorni immediatamente successivi all’armistizio e furono quelli in cui si registrarono fatti gravissimi come la fuga del re e di Badoglio e il deplorevole collasso dell’esercito italiano.
Non vi è dubbio che obiettivo principale è quello di attaccare il re e Badoglio e, quindi, di indebolire la Corona. Inoltre servirà anche ad individuare alcuni particolari capri espiatori della codardia in generale palesata allora dagli italiani.
Le ragioni adottate contro un consenso della commissione di controllo a dare corso all’inchiesta sono ovvie. D’altro canto, i componenti del tribunale inquirente, che ci propone di istituire, con una eccezione o due, sembrano persone sicure e rispettabili e probabilmente ci si potrebbe attendere da loro un verdetto vago. Per di più, si può anche sostenere che sarebbe meglio fare ora l’inchiesta invece di rimandarla a tempi prossimi alla riapertura della questione “istituzionale” (monarchia o repubblica) e all’indizione delle elezioni.
Dopo avere discusso a lungo, si è deciso di consentire che si proceda contro quelle singole persone che risultassero colpevoli, ma di non consentire un’inchiesta generale indiscriminata. Non sono certo che abbiamo scelto la via giusta, ma, poiché sia Stone sia Kirk si sono dichiarati a favore della accennata soluzione, anch’io vi ho aderito. Noel Charles non era presente, ma lo rappresentava Henry Hopkinson. Alle undici e trenta, riunione dell’Allied Resources Board. Il generale Robertson (AAI) ha ceduto la presidenza al generale Clark (del quartier generale alleato), che ora diventa il responsabile principale dell’ufficio. Stone sarà co – presidente.
Dalle due e mezzo fino alle sette e mezzo di sera, tutta una serie di riunioni sulla situazione economica dell’Italia. Ad alcune di queste riunioni c’erano sino a sessanta persone, ad altre solo cinque o sei. Ha presieduto il generale Clark. Purtroppo, non è che possieda molto l’arte del presiedere, ma ha fatto del suo meglio.
Ho sollevato parecchie questioni e penso che si sia ben compreso che ho fatto uno studio accurato delle tante relazioni uscite dalla commissione di controllo. Eppure, mi sono allarmato (e l’ho fatto vedere) per l’andamento generale delle cose. La sezione economica non ha mai avuto una vera possibilità di funzionare. In un primo tempo, c’era Grady, venuto dall’America e rimasto qui alcune settimane, per tornarsene poi al suo paese e restando assente per circa cinque mesi. Tornato per stare qui un solo mese, si era rivelato inutile e, quindi, si era dimesso. Dopo di lui è venuto il brigadiere generale O’ Dwyer , un leguleio di New York, che è stato nominato solo per ragioni politiche. Infatti, è uno dei leader del partito democratico nello stato di New York. Adesso è tornato negli Stati Uniti, probabilmente per fare la campagna elettorale a favore di Roosvelt. Contro ogni aspettativa, si era però rivelato persona di buon senso, ma, naturalmente, non sapeva nulla di nulla. Il suo vice Anthony G. Antolini, deve anche lui la nomina ai suoi meriti politici. Noi non abbiamo un inglese che funga da capo aggiunto della sezione economica, anche se poi nostri uomini sono presenti nelle varie sottocommissioni. E alcuni di questi sono bravissimi, mentre altri brillano per incapacità. Mi sono preso un grosso fascicolo di appunti e di essi mi sono valso senza sosta per tutto il giorno, lasciando tutti sfiniti alle sette di sera”.

ALLEATI
Si apre a Quebec (Canada) la Conferenza “Octagon” tra i capi di Stato Maggiore inglesi e americani. Saranno trattati argomenti che non riguardano il fronte italiano.

SETTORE TIRRENICO
Raggiunta e conquistata Ponte a Moriano (LU).

SETTORE CENTRALE
Il II Corpo statunitense attacca verso il monte Altuzzo per aprirsi la strada verso Firenzuola. Gli uomini del XIII Corpo raggiungono il Passo del Muraglione sopra San Godenzo (FI) mentre le artiglierie martellano le posizioni tedesche della Linea Gotica. Conquistate Razzuolo e San Godenzo in provincia di Firenze.

SETTORE ADRIATICO
Le unità della VIII Armata, superate le creste di Gemmano e Coriano, rafforzano le loro posizioni e puntano verso il fiume Marano che è attraversato da alcune pattuglie. Raggiunte e conquistate oggi: Croce, Monte Colombo, Ospedaletto, Pedrarola e Taverna in provincia di Forlì; Piandicastello in quella di Pesaro.



Storia Postale del 14 settembre

 

Da “Il Tempo” di Roma in data odierna:

Una volta tanto il pubblico conobbe con un certo anticipo la data della variazione delle tariffe postali. L’inflazione si faceva sentire pesantemente. Raddoppiare una tariffa significa applicare un aumento del 100%.

 

 

 

Una cartolina inviata da Napoli a Firenze nel rispetto del massimo di 25 parole di testo, l’ACS è della station d Napoli e il bollo a ponte 40?? è di transito a Roma. La tariffa di 0,50 era in eccesso di 0,20.

Frammento di lettera che presenta la rara combinazione fra una coppia di AMGOT da 2,00 con un 0,50 sovrastampato PM immesso agli sportelli postali della Sicilia nel mese di settembre. Questo tipo di combinazioni sono sempre piuttosto rare data la durata della validità degli AMGOT che era stata consentita ancora per il mese di settembre. Queste affrancature miste sono conseguentemente limitate al solo mese di settembre 1944.
 

 

 

 

pagina iniziale le rubriche storia postale filatelia siti filatelici indice per autori