il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

11° Periodo: dal 15 agosto al 15 ottobre 1944.
Territorio a sud della linea del fuoco: Allied Military Gouvernament/ Allied Control Commission e Luogotenenza (primo mese 15 agosto – 15 settembre)

Sesta parte (dal 22 al 29 settembre 1944) 
 

venerdì 22 settembre 1944

DALLA LUOGOTENENZA: LA FUCILAZIONE DI CARUSO

Roma – Alle 14 viene fucilato l’ex questore Pietro Caruso. L’esecuzione che doveva avvenire all’alba è stata procrastinata da Mario Berlinguer di qualche ora per dar tempo al condannato di scrivere le ultime lettere.
Da Salò i fascisti avevano ammonito che se fosse successo qualcosa a Caruso, ci sarebbero state rappresaglie.

DAL DIARIO DI MACMILLAN
In zona operazioni - “Alle nove, la solita riunione presso il comandante in capo. La battaglia comincia a farsi vivace e il generale si dimostra più fiducioso.
Alle nove e mezzo, sono partito su un whizzer (1) con il generale Alex (ognuno in un suo apparecchio) per raggiungere l’aeroporto dove è posato il suo DC3.
Abbiamo raggiunto il quartier generale del generale Leese (ottava armata) verso mezzogiorno, dopo un volo tranquillo. Il tempo è bello. Il quartier generale divisionale del generale Leese è posto appena oltre l’altura di Coriano a poche miglia da Rimini.
Siamo andati tutti a colazione con i membri del quartier generale del corpo canadese (alla testa del quale c’è il generale E.L.M. Burns).
Tutti erano in forma eccellente e oltremodo contenti dei successi riportati in questa mirabile azione di guerra. La loro divisione corazzata, unitamente a quella neozelandese, ha cominciato l’attraversamento del fiume Marecchia (che passa per Rimini) e avanza in direzione della pianura. La conquista da parte della fanteria inglese e canadese dell’ultimo baluardo in posizione dominante (il colle Fortunato) ha consentito alla brigata greca di entrare in Rimini e di portare il grosso dell’esercito in pianura. Per un mese si sono battuti per conquistare un’altura dopo l’altra e, tenuto conto della superiorità tedesca in uomini e delle loro postazioni naturali largamente più vantaggiose (alludo al terreno montagnoso pressoché inespugnabile), questa è stata un’impresa veramente notevole.
Dopo colazione, Alex, Oliver Leese ed io siamo andati in auto alla postazione “Fortunato” (conquistata avantieri) e abbiamo osservato i combattimenti in atto per l’attraversamento del fiume verso est. I nostri hanno già teste di ponte a Rimini. Poi (su jeep) siamo andati a Rimini: la città ha subito gravissimi danni, ma non proprio irreparabili. A Rimini ci sono alcuni eleganti edifici del Rinascimento e anche altri più antichi ancora. Naturalmente, poiché la città è stata presa solo ieri, fa un’impressione sconfortante. Ma sono sicuro che avrà presto un aspetto più pulito di adesso.
Una grande difficoltà che si deve superare quando si ha a che fare con edifici parzialmente distrutti è data dal pericolo che si deteriorino ancora di più a causa del mal tempo e della pioggia. Ma la sottocommissione di belle arti della commissione alleata di controllo viene in aiuto degli italiani e ha già messo in atto efficacissime opere di protezione.
L’intera popolazione di Rimini, fatte poche eccezioni era fuggita, portandosi in genere a San Marino, dove ci sono 60.000 profughi. La brigata greca si è battuta magnificamente alle porte di Rimini (attorno all’aeroporto) e poi ora è entrata nella città e l’ha sgombrata dai tedeschi. Ma è chiaro che la posizione chiave di tutta la situazione era il “Fortunato” (Colle di San Fortunato).
Siamo andati in macchina fino al fiume e abbiamo osservato le forze corazzate e blindate avanzare: ormai si sono spinte avanti di un miglio o di un miglio e mezzo. I tedeschi hanno attuato un bombardamento veramente pesante e hanno cercato con molta determinazione di ritardare l’avanzata.
Siamo poi tornati al quartier generale del generale Leese verso le quattro (sedici). Il generale Alex con un whizzer si è portato all’aeroporto dove sta parcheggiato il suo Dakota.
Ho trascorso una piacevole serata al campo di Oliver Leese. Il campo è posto su una collina a ridosso di Rimini e di lì si ha una magnifica visione del campo di battaglia”.
………….
(1) Un whizzer è un piccolo e veloce bombardiere e cioè il Bristol Buckingham convertito in un aereo passeggeri a quattro posti.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
I reggimenti dell’88^ divisione USA stanno continuando ad avanzare vero i monti Battaglia e Carnevale.
Il 370° Combat Team prende il posto del gruppo A della I Div. corazzata posto in riserva a Prato (FI). Unità del II Corpo raggiungono e oltrepassano il Passo della Futa. Raggiunto Crespino sul Lamone (FI) oltre il Passo della Colla sulla direttrice per Faenza.
Gli alleati conquistano Acquadalto e Castro San Martino in provincia di Firenze

SETTORE ADRIATICO
Il V Corpo attacca al di là del fiume Marecchia.
Le truppe irrompono nella pianura Padana. E’ così schiacciante la loro supremazia terrestre e soprattutto aerea che raggiungere il Po sembra addirittura una passeggiata militare. Ma gli alleati sono di parere diverso. Temono ancora che tutti i corsi d’acqua possono rivelarsi ostacoli non meno gravi delle montagne. I partigiani si domandano se davvero, in autunno, i pigri rigagnoli come il Rubicone, il Pisciatello o il Senio possono arginare la valanga motorizzata inglese? Così la conquista di Forlì sembra differita.
Gli alleati entrano in: Carnitosa, Pugliano, Scavolino e Soanne in provincia di Pesaro e in San Benedetto in Alpe e Santa Giustina in provincia di Forlì.

Storia Postale del 22 settembre

Cartolina raccomandata da Messina a Ariano Irpino (AV) con primi usi in Sicilia dei valori della Imperiale. A fianco un piego manoscritti raccomandati inviato da Cannara (PG) ad Assisi (PG).

 


sabato 23 settembre 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN
In zona operazioni - “Una giornata meravigliosa. Io e il generale Leese siamo venuti via in jeep e il generale era alla guida. Abbiamo girato lungo tutto il fronte (prendendo diverse strade laterali) rimanendo ora più vicini ora più lontani dalla vera linea di combattimento. Ovunque tutto era in moto, e ovunque il generale è stato accolto da sorrisi e saluti. Infatti è una figura molto popolare e gli ho detto che si comporta come se svolgesse una campagna elettorale. Quanto diverso è oggi il modo di fare la guerra rispetto alla prima guerra mondiale! Allora un generale era una sorta di personaggio remoto, una figura alla “colonnello Blimp” con grandi baffi bianchi, con una divisa impeccabile, con stivali lucidi e speroni, che sbucava fuori qualche volta da un magnifico castello e che, viaggiando su una lussuosa Rolls, era di regola scortato da un reparto di lancieri. Adesso il comandante di un’armata è un uomo piuttosto gioviale, in pantaloncini corti e camicia aperta, che guida la propria jeep, che saluta alla mano e alla voce i suoi soldati mentre si fa strada tra cannoni, carri armati, autocarri, traini blindati ecc. lungo strade affollate e fangose, su cui, proprio mentre passa, possono piovere bombe nemiche.
Siamo saliti a San Marino, ora occupata dai soldati di una divisione indiana e da una brigata scozzese. Con tutto il traffico che c’è sulle strade e i campi minati ecc. che bisogna evitare; con tutti i ponti saltati e le necessarie deviazioni, era quasi mezzogiorno e un quarto quando siamo arrivati al piccolo spiazzo che sta al culmine della montagna.
Questa minuscola repubblica è qualcosa in cui si mescolano in modo assurdo antico e moderno. Siamo stati accolti da uno dei co – reggenti (aveva guanti bianchi e una lunga marsina, simile a quella di un maitre d’Hotel) e dai ministri del governo. (Ci siamo persuasi che essendo uno solo quello che vestiva una marsina a coda di rondine, i due co – reggenti non governino insieme, ma a turno).
Dopo uno scambio di cortesie, siamo stati introdotti nella camera del consiglio. Il palazzo comunale è in quello stile goticizzante invalso verso la metà del secolo scorso (assomiglia molto a quello di Balliol) è stato costruito con i proventi di una delle principali esportazioni sanmarinesi: la vendita di titoli (nobiliari). L’edificio, e anche gran parte della città medievale che sorge sulla cima, è stato in larga parte costruito da una signora americana. Questa benefattrice ha procurato anche le condutture d’acqua. E per le sue munificenze – ma soprattutto per l’ultima che ho ricordato – è stata debitamente insignita del titolo di “Duchessa d’Acquaviva”.
Dopo che ci è stato servito il rituale calice di vino e dopo alcuni discorsi di circostanza, il co – reggente ha cominciato a trattare la questione dei risarcimenti per i danni causati dai bombardamenti ecc. nel territorio della repubblica. Per fortuna, in quel momento, nella piazza antistante il palazzo hanno cominciato a suonare a tutta forza le cornamuse scozzesi e così ho potuto evitare di affrontare lo spinoso problema adducendo a motivo il rumore assordante. Inoltre, il comandante della divisione indiana si è presentato con i piani di un contrattacco su un’altura delle vicinanze, dove stava infuriando una accanita battaglia (ne eravamo lontani circa due o tre chilometri).
Veramente la scena aveva del fantastico. Il co-reggente in carica con il suo frac; il generale ed io che conversavamo educatamente mentre stridevano le cornamuse e rombavano i cannoni, e la battaglia procedeva così vicino a noi! Dalla grande altezza ove ci trovavamo si poteva guardare giù alla zona pedemontana, al fiume e osservare il combattimento in corso. Poi abbiamo potuto sottrarci alle autorità di San Marino e siamo andati a fare colazione al sacco. Poi siamo tornati indietro (un giro su strade intasate, che non finiva mai e che ci ha fatto mangiare tanta polvere) e verso le quattro e mezzo del pomeriggio eravamo di nuovo al campo. Tra i nostri trofei abbiamo alcuni francobolli (l’esportazione più importante di San Marino dopo i titoli nobiliari) e una bandierina a testa”.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.

SETTORE CENTRALE
Continua l’avanzata del 350° e 351° reggimento dell’88^ verso il monti Battaglia e Carnevale.

Gli alleati conquistano Fantino, Montepiano, Piedimonte, Selva e Traversa in provincia di Firenze, San Giacomo in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in Montemaggio in provincia di Pesaro e in Orsaleto e Viserba in provincia di Forlì.




Storia Postale del 23 settembre

Cartolina postale Vinceremo inviata da Taranto a Firenze censurata con il bollo a ponte 2466 di Taranto e con il visto di transito ACS sempre di Taranto. Il mittente, sapendo che Firenze era stata da poco liberata, si è attenuto alle disposizioni del Governo Alleato che ammettono corrispondenza limitata a sole cartoline con non più di 25 parole di testo.
 




domenica 24 settembre 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Dalla zona operazioni a Napoli – “(…) Alle nove sono partito dal campo con il generale Leese e ci siamo portati lungo la Linea Gotica che verso la fine d’agosto i suoi soldati hanno perforato con esito felice. Si trattava di una posizione fortissima sita in una larga vallata, tutta coperta di filo spinato e disseminata di mine, che era stata rafforzata da baluardi munitissimi, tra i quali torrette di carro armato fissate su basi di cemento e poste sulla linea collinare retrostante nei punti dominanti. Per averne ragione si è usata l’astuzia. L’attacco è stato lanciato all’improvviso e concentrato in un breve tratto da sei divisioni. I tedeschi tenevano la fila di colline di fronte alla linea attrezzata e si sono trovati letteralmente attirati fuori dalle loro postazioni prima di avere il tempo di rifornire di uomini in modo sufficiente la loro linea. I passaggi segnati tra i campi minati sono così rimasti aperti e i nostri soldati si sono precipitati in quei passaggi e nel giro di quarantott’ore hanno fatto saltar via dalla linea tutti i tedeschi. Un successo magnifico!
Alle undici su un whizzer mi sono fatto portare all’aeroporto, dove ho trovato ad attendermi l’aereo del generale Wilson. All’una ero già a Marcianise (Caserta). (…).
Alle quattro e mezzo, è venuto il ministro brasiliano della Guerra, con un codazzo di generali. C’era anche il vecchio amico da Cunha, che era plenipotenziario ad Algeri. E’ stata solo una visita di cortesia. (…).
Alle otto e mezzo, gran cena offerta dal generale Rookes (americano) in onore dei brasiliani. Praticamente (fatta eccezione per il sottoscritto e per l’ambasciatore Kirk) tutti erano stati decorati di qualche magnifica medaglia brasiliana”.

L’ESERCITO ITALIANO DEL SUD
Viene disciolto oggi il Corpo Italiano di Liberazione (CIL). Gli Alleati, che l’hanno voluto accampano ragioni strategiche per lo meno discutibili. Verrà sostituito da sei Gruppi di Combattimento.

SETTORE TIRRENICO
Fronte abbastanza calmo con sola attività di pattuglie.
Sbarca a Bari un altro distaccamento della 92^ Divisione, al comando del Colonnello Olivier Manston, e raggiunge Livorno per unirsi al 370° Combat Team.

SETTORE CENTRALE
Continua la lenta avanzata dei reggimenti (350° e 351°) dell’88^ divisione verso i monti Battaglia e Carnevale.

Gli alleati arrivano a San Benedetto in Alpe località nel versante forlivese dell’Appennino dopo il Passo del Muraglione.

Nella foto uomini del II° corpo d’armata polacco che attraversano il Passo dei Mandrioli.

Raggiunti Marradi (FI) dopo il Passo della Colla, Palazzuolo sul Senio (FI) e Covigliaio (FI) e conquistano inoltre Cignato, Salecchio, Sant’Ilario e Scheggianico in provincia di Firenze e Roncobilaccio in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in Castellabbate, Montebello, Monteguidi, Passo dei Mandrioli, Spinello, Torre Pedrera, Torriana e Viserbella in provincia di Forlì e in Pietracuta in provincia di Pesaro.



Storia Postale del 24 settembre

Nessun documento postale reperito con bollo di partenza in data odierna



lunedì 25 settembre 1944

SETTORE TIRRENICO
La I^ Div. corazzata cede completamente tutto il suo fronte, lungo una ventina di chilometri, alla neo costituita e provvisoria 92^ Task Force, il cui comando viene assunto dal Brigadiere Generale John E. Wood, passandogli anche il proprio gruppo B.
Il III battaglione del 370° Combat Team raggiunge Borgo a Mozzano (nella foto), mentre il I° battaglione si è spinto fino alla confluenza della Lima col Serchio.

Gli alleati conquistano Borgo a Mozzano e Corsagna in provincia di Lucca.



SETTORE CENTRALE

La 88^ divisione sta attaccando verso i monti Battaglia e Carnevale.

Nella foto i fanti britannici del Gordon Highlanders superano Marradi (FI)





Gli alleati conquistano Bibbiana, Coniale, Pagliana, Palazzuolo sul Senio e Peglio in provincia di Firenze e in Baragazza e Serraglio in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
Aspri combattimenti si svolgono sull’Uso nelle zone di Poggio Berni, Camerano, Sant’Arcangelo di Romagna.

Gli alleati entrano in Igea Marina, San Vito di Rimini e Sant’Arcangelo di Romagna in provincia di Forlì e in Pietramaura e Villa Nuova in provincia di Pesaro.



Storia Postale del 25 settembre

Un piego del Comune di Campobello di Licata per S. Flavia affrancato con una coppia del 0,25 AMGOT negli ultimi giorni di sua validità e una cartolina da Napoli ad Agnana Calabra con visto censura ACS di Napoli.




martedì 26 settembre 1944

ALLEATI
Il New Deal per l’Italia ha alla sua origine dalla odierna dichiarazione di Hyde Park, emanata da Roosvelt e da Churchill. Vi si ammette che l’Italia “ha fatto il suo dovere” nei dodici mesi dopo l’armistizio e ha dimostrato il desiderio di prendere posto tra le nazioni democratiche delle Nazioni Unite. Quindi il governo italiano dovrà ormai avere maggiori responsabilità e la Commissione Alleata di Controllo dovrà diventare solo la Commissione Alleata e gli alti commissari – inglese e americano – dovranno diventare ambasciatori a pieno titolo. La presidenza della commissione andrà ad un civile e non più al comandante supremo delle forze alleate. L’UNRRA invierà medicine ed altri aiuti essenziali e si prenderanno delle iniziative per rimettere in sesto l’economia italiana. Il Governo italiano sarà autorizzato a nominare rappresentanti diretti a Londra e Washington.

DALLA LUOGOTENENZA: RELAZIONI CON L’ESTERO
Il Governo italiano dichiara nulli gli accordi di Monaco del 1938 riguardanti la Cecoslovacchia.

SETTORE TIRRENICO
Dopo cinque giorni di scontri di scarso rilievo coi tedeschi, un plotone brasiliano della 2^ compagnia del 6° reggimento, si porta nei pressi della vetta del Monte Prana che è già stato teatro di esplorazioni e scontri dei partigiani coi tedeschi. Pattuglie percorrono in lungo e in largo il monte, costatandone l’abbandono da parte dei tedeschi, i quali si sono ritirati anche dai monti Vallimono e Acuto, rompendo il contatto. Monte Prana è costato ai brasiliani 5 morti e 17 feriti, mentre sono 31 i tedeschi catturati .

Barga (LU) viene sgomberata dai tedeschi (nella foto le rovine dopo le battaglie).

Gli alleati raggiungono Bocconi (FO) sulla statale 67 dopo il passo del Muraglione e conquistano Anchiano, Chifenti, Coreglia Antelminelli, Granaiola e Lugliano in provincia di Lucca.

SETTORE CENTRALE
Per sfruttare il successo Clark utilizza l’88^ divisione che ha tenuto di riserva, dirottandola da Firenzuola nella Val Santerno lungo la strada che conduce a Imola. La sera, non sapendo che i partigiani hanno inchiodato i tedeschi alle pendici settentrionali del monte Carnevale, il 2° battaglione del 350° reggimento dell’88^, si dirige verso le pendici meridionale del monte.

Gli alleati conquistano Bruscoli e Tirli in provincia di Firenze; Campotizzoro e Pracchia in provincia di Pistoia e Rasora in provincia di Bologna.

 


SETTORE ADRIATICO

Gli alleati entrano in Bellaria (nella foto), Bocconi, Camerano, Poggio Berni, Raggio e San Giovanni in Galilea in provincia di Forlì.

 






Storia Postale del 26 settembre
Nessun documento postale reperito con bollo di partenza in data odierna



mercoledì 27 settembre 1944

SETTORE TIRRENICO
Pattuglie brasiliane si spingono in direzione di Stazzema (LU), del Procinto e del Monte Piglione, a tre chilometri, questo, da Pescaglia. Monte Croce, Passo delle Porchette e Monte Matanna sono occupati invece dai partigiani che vi catturano diversi tedeschi, consegnati poi ai sudamericani a Valpromaro.

Una pattuglia del II battaglione del 370° Combat Team entra in Bagni di Lucca, il cui territorio è in questo giorno liberato dai partigiani che impegnano le retroguardie tedesche al Pian della Rocca, presso le Due Strade.
Gli alleati conquistano Bagni di Lucca, Benabbio, Gemignano, Querceta e Vallecchia in provincia di Lucca.

SETTORE CENTRALE
Con un’avanzata di 25 chilometri l’88^ divisione (II Corpo) è giunta davanti a Castel del Rio dove viene arrestata da forti contrattacchi tedeschi a circa 16 chilometri da Imola (BO).
Gli alleati conquistano Castiglion dei Pepoli, Moranuccio e Valsalva in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
Gli alleati entrano in San Mauro Pascoli e Savignano sul Rubicone in provincia di Forlì.



Storia Postale del 27 settembre

SUD – Da “Il Corriere di Firenze”:





giovedì 28 settembre 1944

DAL DIARIO DI MACMILLAN
Napoli – “(…) Il capo di stato maggiore è venuto a chiedermi che cosa pensi della proposta (appoggiata dal generale G. Clark) di spostare a Roma o il 31 dicembre o il 1° gennaio la sede del quartier generale alleato. La ragione a favore è che durante l’inverno le condizioni di vita dei soldati si fanno durissime. Molte migliaia di loro stanno sotto le tende o in baracche di legno e poi in pratica non hanno possibilità di divertirsi o di svagarsi. Caserta, infatti, è una cittadina, con un solo cinema ecc. ed è a ben venti miglia da Napoli.
D’altro canto, indovino che si faranno grandi obiezioni all’insediamento del quartier generale alleato in una capitale straniera. (Già ad Algeri la cosa ci aveva creato molti guai). L’area di competenza del quartier generale alleato è ben più vasta della sola Italia e se stiamo a Napoli, il comando unico nel settore del Mediterraneo ha senso, ma se stiamo a Roma, si darà l’impressione di far prevalere l’aspetto italiano delle nostre operazioni e il generale Wilson sarà continuamente molestato dai membri del governo italiano e dei rappresentanti del Vaticano. Ad ogni modo, ho caldamente invitato il generale Gammell a non inviare la proposta ai capi di stato maggiore riuniti senza avere prima sondato che cosa ne pensi Londra. Il mio istinto mi dice che il primo ministro sarà decisamente contrario.
Alle undici e mezzo, colloquio con il comandante supremo. Oliver Leese lascia l’ottava armata per andare a comandare le forze armate in Asia (quelle del generale sir George Giffard). E’ una grossa perdita. Al suo posto verrà Dick McCreery. Meno male, che Alex lo apprezza (infatti, McCreery è stato suo capo di stato maggiore in Tunisia). Il generale Wilson mi ha anche informato di dover partecipare domani a Roma ad un incontro per discutere con Myron Taylor, l’arcivescovo Spellman e altre personalità ecclesiastiche e l’ambasciatore Kirk, gli aiuti assistanziali per l’Italia. La cosa ha degli aspetti insidiosi e ho inviato al generale in merito un appunto. (…)”.

ALLEATI
Nella foto, da sinistra, il generale Mark Clark in visita nell’Appennino centrale, il generale Coulter, comandante della 85^ divisione, il gen. Keyes del II corpo d’armata, il sindacalista italo – americano Luigi Antonini e il colonnello della Air Force USA Junius Smith.

DAL DIARIO DI PUNTONI
“I giornali di ieri hanno pubblicato le dichiarazioni di Churchill e di Roosvelt riguardanti l’Italia. I due statisti hanno permesso l’invio di un rappresentante diplomatico italiano a Londra e a Washington. Durante il Consiglio dei ministri del giorno 26, Bonomi ha tentato di puntellare la sua traballante compagine ministeriale facendo un discorso con il quale ha invitato i sei partiti del C.L.N. a stringersi intorno al governo e a sospendere ogni polemica per dedicarsi con tutte le loro forze alla ricostruzione nazionale. Ha dichiarato che ogni decisione di carattere sociale e politico dovrà essere rimandata a quando gli italiani potranno liberamente esprimere la loro volontà. Durante il Consiglio dei ministri è stato pure considerato decaduto l’accordo di Monaco e ciò porterà a un ravvicinamento dell’Italia con il popolo “ceco”.
Il sottosegretario di Stato agli Esteri ha fatto alcune dichiarazioni alla stampa, fra l’altro ha detto che il governo italiano non esclude la possibilità di dichiarare guerra al Giappone e di inviare un corpo di spedizione in Estremo Oriente”.

DALLA LUOGOTENENZA
Compare oggi su “Il Corriere di Firenze” questo articolo:

SETTORE TIRRENICO
La manovra tedesca di questi giorni tende all’arroccamento su posizioni montane facilmente difendibili, con l’abbandono di qualche chilometro di territorio superfluo. Della 42^ Divisione Jager: il II/25° si sta ritirando verso la zona di Castenuovo Garfagnana; il I°/25° si trova in Alta Versilia e in Garfagnana, schierato dalle Panie fino alla zona di Vergemoli; elementi del 40° reggimento sono segnalati a cavaliere del fiume Serchio, tra Gallicano e Barga; artiglierie della divisione sono piazzate a nord di Castelnuovo.
A fine giornata, il generale Zenobio da Costa, comandante del distaccamento FEB (Forza di Spedizione Brasiliana) riceve dal IV Corpo l’ordine di avanzare in direzione di Castelnuovo Garfagnana, lungo il corso del Serchio, mantenendo il contatto con la 92^ Task Force, un’unità neo costituita.

I tedeschi fanno saltare il ponte ferroviario che attraversa il fiume Corsonna nei pressi dell’Arsenale a Barga (LU).

Gli alleati conquistano Brandeglio, Casalbasciana, Casoli, Cocciglia, Controne, Crasciana e Fabbriche in provincia di Lucca.

SETTORE CENTRALE
L’88^ divisione (II Corpo) conquista Castel del Rio (BO) e, con il decisivo aiuto di una brigata partigiana, il sovrastante monte Battaglia, poi viene arrestata da forti contrattacchi tedeschi a circa 16 chilometri da Imola (BO). Raggiunto il Passo della Raticosa.

Gli alleati conquistano Belmonte, Bordignano, Caburaccia e Pietramala in provincia di Firenze e Lagora e Villa Ranuzzi in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
L’VIII Armata attraversa il fiume Uso e raggiunge il Fiumicino ormai in piena.

Gli alleati entrano in Fiumicino, San Cassiano e Santa Sofia in provincia di Forlì, Montefotogno e Uffogliano in provincia di Pesaro.
 


Storia Postale del 28 settembre

Un piego del Comune di Grottaferrata per il Comune di Castrocielo (FR) vistato dalla censura con ACS di Roma. A fianco una cartolina privata da Napoli a Bari con visto ACS di Napoli.



venerdì 29 settembre 1944

DAL DIARIO DI PUNTONI
“La stampa dà ampio rilievo alle dichiarazioni di Churchill ai Comuni. In complesso, il Premier britannico ha avuto espressioni favorevoli per l’Italia. Il suo tono è sempre però quello del maestro che riprende lo scolaro discolo. Trovano largo posto sulla stampa anche i commenti alle dichiarazioni di Visconti Venosta. I partiti estremisti dichiarano di essere contrari all’invio di truppe italiane in Estremo Oriente. Il Partito Liberale, invece, appoggia l’iniziativa e dice che il gesto ci riporta alla spirito della guerra di Crimea. Tutti questi progetti lasciano perplessi poiché sarebbe necessario che prima di arrivare a decisioni del genere, i governanti richiedessero da parte degli alleati una esplicita dichiarazione di alleanza e l’impegno della restituzione dei prigionieri. Strano è senza dubbio l’atteggiamento degli angloamericani: si sono sempre opposti alla ricostruzione dell’Esercito in Patria e autorizzano o pretendono che i nostri uomini vadano a morire in Oriente”.

SETTORE TIRRENICO
Il III/6° brasiliano si porta sulla destra del distaccamento, col compito primo di sostituire III/370° negro presso la Foce di Pedogna e sulla linea Pescaglia – Roncato. A sera, con l’artiglieria tedesca sempre attiva, gli elementi avanzati hanno raggiunto la linea generale Stazzema – Fornoli

A Barga, abbandonata dal 26, rientra una pattuglia tedesca in cerca di pane. Alcuni elementi si mettono a sparare sui civili che stanno cercando di riparare l’acquedotto (nella cartina la zona di Barga).

Gli alleati conquistano Limano, Lucchio e Vico in provincia di Lucca.


SETTORE CENTRALE
Le vaste distruzioni stradali operate dai tedeschi e la pioggia stanno rallentando le operazioni e Clark è costretto a ordinare una breve pausa, anche per riorganizzare i reparti, provati dalla resistenza nemica.

Gli alleati conquistano Popiglio in provincia di Pistoia; Piano di Voglio e Sparvo in provincia di Bologna.

SETTORE ADRIATICO
Gli alleati sono a 13 km da Cesena e a 18 da Imola.
Oggi entrano in Alessio in provincia di Forlì.




Storia Postale del 29 settembre

 

 

 

Cartolina del Comune di Catania per il Comune di Santa Venerina. Uso del valore Imperiale

 

 

 

 

 

 

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