il tramonto di un regno









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il tramonto di un regno


di Giancarlo MAGNONI

12° Periodo dal 16 0ttobre 1944 al 26 aprile 1945.
Territorio a nord della linea del fuoco: Repubblica Sociale Italiana

Sedicesima parte dal 29 marzo all’11 aprile 1945
 


giovedì 29 marzo 1945

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Si costituisce il triunvirato insurrezionale del CLNAI composto da: E. Sereni (PCI) (1), Sandro Pertini (PSIUP), Leo Valiani (Pd’A). Tutte le formazioni vengono unificate.
…………
(1) Longo, secondo altri testi.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Ad Alnea (RE), il “Battaglione Alleato” attacca e distrugge il comando del 51° Korps, sede dei documenti più riservati dell’alto comando germanico.


STORIA POSTALE del 29 marzo
 

 

Cartolina postale 0.30 VINCEREMO espressa usata come supporto in quanto il mittente era consapevole del fuori corso di quel tipo di intero postale (fuori corso ufficialmente dal 15 agosto 1944); a fianco una cartolina illustrata regolarmente affrancata 0,50 da Pola a Pasiano di Pordenone (UD) dove giunse il 21 giugno a causa degli eventi bellici in quella zona
 

 




Piego raccomandato affrancato con un singolo 2,50 Fratelli Bandiera







 




venerdì 30 marzo 1945

I TEDESCHI IN ITALIA
A Fiume il contingente tedesco che occupava la “Casa del Balilla”, lascia la città mentre le SS rilasciano i carcerati dalla ex “Casa della Vittoria” alla quale danno fuoco per cancellare le tracce di tanti efferati misfatti.

RESISTENZA: ORGANIZZAZIONE POLITICO – MILITARE
Il generale Raffaele Cadorna e Ferruccio Parri si incontrano a Caserta con gli Alleati e i rappresentanti del Governo italiano per definire alcuni problemi relativi a Trieste, la Venezia Giulia e la Valle d’Aosta. Salvo accordi locali, le trattative della prossima resa dei tedeschi viene deciso che siano avocati agli italiani.
Da un primo bilancio eseguito dal comando delle CVL sulle azioni compiute dai partigiani dal giugno 1944, risulta: attacchi e colpi di mano 6449; sabotaggi 5771; morti nemici 16000; armi catturate: cannoni 109; mitragliatrici 280; fucili mitragliatori 1107; fucili 6505, pistole 2435 e munizioni 763 quintali.

RAPPRESAGLIE NAZI-FASCISTE
Provincia di Piacenza – A Brugneto i tedeschi fucilano due giovani partigiani.



STORIA POSTALE del 30 marzo
 

 

Cartolina illustrata affrancata con la presenza di due gemelli 0,20 Imperiale e Monumenti Distrutti seconda serie; a fianco un piego affrancato come manoscritti 1,20
 

 

 

 

Uno strano piego inviato da Porto Mantovano in RSI a Collesalvetti in Luogotenenza.
Il piego giunse comunque a destinazione solo il 7 agosto 1945 come rilevabile dal bollo di arrivo.

 

 

 

 

 

sabato 31 marzo 1945

Nessuna notizia odierna di rilievo


STORIA POSTALE del 31 marzo

NORD – In data odierna la circolare N.31649/9 della Direzione Provinciale delle Poste di Vicenza, tre giorni dopo la scadenza prefissata (28.2.45), indica: “Validità francobolli Fratelli Bandiera est prorogata fino a nuovo ordine”.
 

 

Ricevuta di ritorno regolarmente affrancata 1,00 con un Fratelli Bandiera singolo; a fianco una bolletta Telve
 

 




Una ricca affrancatura per un espresso che presenta due gemelli del 0,10 e due del 0,50. Censura con fascetta e bollo censore di Verona.


 

 

 

 

domenica 1 aprile 1945 – Pasqua

DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Mellini Ponce de Leon ha lunghi colloqui con i rappresentanti diplomatici dell’Ungheria, della Romania, della Slovacchia, della Bulgaria e del Manciukuò. Questi contatti gli hanno suscitato un senso di amarezza e di pena. Lontani dai loro Paesi questi diplomatici sentono approssimarsi giorni tragici e sentono il peso delle gravi responsabilità do decisione e di azione che li attendono. Pensano poi con ansia a quello che sta succedendo nelle loro patrie invase o minacciate dall’invasione russa.

DELLA STAMPA
Sul giornale “Ferrara repubblicana” si legge oggi un vero “capolavoro” di menzogne elaborate in un saggio politico – militare:

Dice la gente: la guerra è già persa. E’ persa perché i rossi sono a sessanta chilometri da Berlino e i tedeschi non riescono a respingerli sulle basi di partenza…E’ persa perché i tedeschi da due anni non fanno che cedere terreno; è persa perché la Germania è stretta tra due fuochi; è persa perché la preponderanza di uomini e mezzi dell’avversario è schiacciante; è persa perché le tanto decantate armi nuove non ci sono, giacché se ci fossero sarebbero già state impiegate. Ma di queste profezie non è il caso di inquietarsi. Gente è sinonimo di massa. Massa è sinonimo di irresponsabilità…Solo gli sciocchi pongono mente a quanto dice il volgo. Il volgo, cioè la mediocrità, giudica infatti sulle apparenze. E le apparenze, invero, oggi più di ieri, sono a tutto nostro svantaggio. Effettivamente da due anni non vi sono che insuccessi; i rossi che due anni fa erano a oltre duemila chilometri da Berlino oggi sono a sessanta…Effettivamente il nemico è paurosamente schiacciante e le armi nuove non sono ancora entrate in scena, nonostante la crisi evidente in cui versa la Germania. Ma anche con tutto ciò, perché si dovrebbe dire che la Germania oggi ha già perso la guerra? Aprite una carta geografica e osservate: i rossi hanno spinto verso Berlino un cuneo che sui due fianchi è seriamente minacciato. I rossi su un totale di quarantacinque milioni di soldati che potevano allineare ne hanno persi oltre trentacinque…Quando io tengo presenti queste cifre paurose (e più pauroso ancora è che i rossi sappiano farsi ammazzare in mole così gigantesca) debbo dire che quel cuneo è veramente poco tranquillante. Che cioè non vorrei essere un rosso entro quel cuneo. Sanno combattere i rossi? Voi mi rispondete: “Altro che combattere, sono alle porte di Berlino”. Ma io potrei rispondere che i tedeschi, meglio di quanto i rossi sappiano avanzare, sanno ritirarsi strategicamente! Più guardo il cuneo rosso e più m’insospettisco. Non vorrei che un giorno quel cuneo dovesse apparire, sui testi di storia militare, come una delle più grandi mosse strategiche della Germania…Siamo ancora e sempre al secondo atto della tragedia. Il terzo, a dispetto di tutti i cunei, non ha ancora avuto inizio”.
 



STORIA POSTALE del 1° aprile

 

 

 

Espresso 3,50 da Milano a Pontremoli (Apuania) località che in quel momento si trovava praticamente sulla linea del fuoco della Linea Gotica


 







lunedì 2 aprile 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Nella provincia di Reggio Emilia ha luogo oggi una cruenta battaglia a Ca’ Marastoni. Vi partecipano, vittoriosamente, la brigata Fiamme verdi, alcuni reparti della XXVI^ brigata comandati da “Gianni” (tenente Gianni Farri), la squadra del Gufo Nero, la compagnia dei russi, il battaglione alleato: un piccolo esercito internazionale che, in miniatura, rispecchia esattamente la conformazione del grande esercito che, su tutti i fronti, combatte il nazifascismo.




STORIA POSTALE del 2 aprile
 

 

Ricevuta di ricevimento del Servizio Notificazione Atti Giudiziari regolarmente affrancato 1,00 e una raccomandata espressa da Torino a Venezia regolarmente affrancata 5,00 (1,00 lettera + 2,50 di espresso + 1,50 di raccomandazione


 

martedì 3 aprile 1945

 

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Nella provincia di Reggio Emilia si conclude in giornata la cruenta battaglia a Ca’ Marastoni. Il nemico volta le spalle lasciando sul terreno dodici morti e prigionieri, armi, viveri e munizioni. I partigiani lasciano sul terreno sei morti delle Fiamme Verdi e Valentina Guidetti (“Nadia”) staffetta della XXVI brigata. La battaglia ha segnato la nascita di un modo diverso di lottare da parte dei partigiani reggiani. Non più l’attacco a sorpresa, il colpo di mano e la fuga, ma lo scontro con il nemico in campo aperto, contrattaccando con impeto fino a costringerlo alla fuga.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Modena – A Concordia vengono fucilati nove partigiani.




STORIA POSTALE del 3 aprile

 

 

 

Piego raccomandato da Bussolengo a Torri del Benaco (VR) affrancato con una coppia di 1,25 Provvisoria tiratura di Verona in rosso bruno


 





mercoledì 4 aprile 1945



I TENTATIVI DI SCHUSTER
Monsignor Bicchierai, fiduciario del cardinale Schuster (nella foto), fa recapitare a Dolmann un memoriale nel quale ritorna sui punti con lui discussi nell’ottobre 1944, relativi alla ricerca di una strada per giungere ad una forma di armistizio fra la Germania e gli Alleati.

 

 


RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Lucca – A Forte dei Marmi muore a causa di un bombardamento tedesco la diciottenne Maria José Schouten.
 

 

 

 

STORIA POSTALE del 4 aprile

Siamo ormai agli ultimi giorni della RSI ma le Poste sembra che stiano per emettere una nuova serie con alti valori ordinari ispirati a personaggi del risorgimento. Probabilmente, come avvenuto al sud dal 1° di aprile, c’era l’intenzione di raddoppiare le tariffe e questi valori da lire 2,00, 2,50, 5,00 10,00 e 50,00 avrebbero sostituiti i corrispondenti valori della serie “Imperiale” (escluso il 2,50) pressoché introvabili in questi tagli.

Cartolina 0,30 Mazzini da Caprino (VR) ad Albissola Superiore (SV) dove giunse il 15 luglio a guerra conclusa; a fianco una lettera per la Germania censura in partenza da Padova.





giovedì 5 aprile 1945

Nessuna notizia odierna di rilievo


STORIA POSTALE del 5 aprile
 

 

Una raccomandata 2,50 da Albenga a Savona e una cartolina postale 0,30 Mazzini usata come supporto per una cartolina raccomandata espressa affrancata 6,00 (sembrerebbe in eccesso) da Bologna a Milanino (MI), censurata dalla Commissione Provinciale 41R di Bologna.





venerdì 6 aprile 1945

I RAPPORTI CON L’ALLEATO
Mussolini si incontra con Dollman.

 

STORIA POSTALE del 6 aprile
 

Busta del servizio Notificazione Atti Giudiziari affrancata 5,30 e piego comunale regolarmente affrancato 0,50 da Bagnolo Piemonte a Barge (CN) con bollo comunale ovale con fascio repubblicano





sabato 7 aprile 1945

RAPPRESAGLIE TEDESCHE
Provincia di Apuania - A Bastia, nelle alpi Apuane, viene barbaramente trucidato dai tedeschi il partigiano Leonardo Umile.



STORIA POSTALE del 7 aprile
 

 

 

Lettera raccomandata da Casatenovo (CO) il 7 aprile a Crate Brianza (MI) ove arriva il 14 aprile. Sette giorni per una raccomandata sono molti anche perché le due località non sono molto distanti fra di loro. Evidentemente la situazione delle comunicazioni sta aggravandosi.

 

 

 

 

domenica 8 aprile 1945

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Provincia di Parma - Nella valle del Taro uno dei principali itinerari dell’ormai imminente ritirata tedesca, le divisioni sferrano oggi l’attacca, prima ancora che le truppe alleate varchino i confini della provincia.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Cuneo – A Monesiglio, tedeschi e fascisti giustiziano in modo sommario 7 persone.




STORIA POSTALE dell’8 aprile
 

 

 

 

Cartolina illustrata affrancata 0,50


 

 

 

 


 

lunedì 9 aprile 45

NOTIZIE DALL’ESTERO
La spia Canaris viene barbaramente strozzato con un filo di ferro nel campo di concentramento di Flossenburg. Aveva aderito alla congiura contro Hitler del 20 luglio 1944.

RESISTENZA: AZIONI DEI PARTIGIANI
Carrara (Apuania) insorge e si libera con le proprie forze (1).
………..
(1) Alla fine della guerra nella provincia di Apuania (Massa – Carrara) ai 629 partigiani caduti si devono aggiungere le vittime delle rappresaglie tedesche che sono state 795 fra uomini, donne e bambini.

Provincia di Parma – Continuano gli attacchi partigiani nella valle del Taro.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Udine, alle sei del mattino, i tedeschi dividono ventinove partigiani in due gruppi di dieci e uno di nove e li passano per le armi nel cortile delle carceri di via Spalato. Tra la prima e la seconda esecuzione viene impiccato alla ringhiera di protezione delle prigioni il questurino Eugenio Del Patro, che aveva rubato durante un allarme aereo un paio di scarpe a un tedesco.



STORIA POSTALE del 9 aprile
 

 

Raccomandata da Finalborgo (SV) a Savona e una raccomandata 2,50 da San Pietro al Natisone (UD) a Udine





martedì 10 aprile 1945

DEL MINISTERO DEGLI ESTERI
Già in passato il ministero delle Finanze ha intrattenuto l’ambasciatore Rahn sulla urgenza della restituzione dell’oro alla Banca d’Italia sequestrato dai tedeschi e che trovasi attualmente a Fortezza. Rahn aveva promesso il suo interessamento, dando assicurazione per una pronta restituzione. Anfuso è tornato ieri sull’argomento con Rahn e il diplomatico tedesco gli ha comunicato che l’oro sarà senz’altro restituito. Pertanto, Mellini Ponce de Leon si reca oggi all’ambasciata tedesca e conferisce con il dott. Gruber per stabilire le modalità della riconsegna a Milano. Si presentano però vari problemi tecnici da risolvere per garantire la sicurezza del trasporto. Il dottor Gruber è dell’avviso che il momento non sia favorevole e Mellini, ritenendolo in buona fede, pensa non abbia tutti i torti(1).
………..
(1) L’oro per il sopravvenire degli avvenimenti rimarrà a Fortezza e verrà restituito dagli Alleati nell’ottobre 1947.


UNA VIA D'USCITA IN SVIZZERA
Il Consiglio federale elvetico rende noto che un eventuale tentativo di donna Rachele d'entrare nel territorio della Confederazione sarà respinto, mentre potrà essere accettato quello della figlia Annamaria.

RAPPRESAGLIE NAZIFASCISTE
Provincia di Ravenna
– A Solarolo all’inizio dell’offensiva alleata sul fronte del fiume Santerno numerosi civili si erano rifugiati nella torre Manfredonia, nel centro dell’abitato. Essendosi ritirati quasi tutti i tedeschi, i civili mettono alle finestre drappi bianchi in segno di resa. I genieri tedeschi fanno invece saltare con la dinamite la torre seppellendo tutti coloro che vi sono dentro. Muoiono così ventidue persone: sei bambini e bambine sotto i quattordici anni, dieci donne e tredici uomini.


STORIA POSTALE del 10 aprile

 

 

 

 

Raccomandata espressa doppio porto (6,00 totali) da Venezia a Pola


 

 

 




mercoledì 11 aprile 1945

Nessuna notizia odierna di rilievo


STORIA POSTALE dell’11 aprile
 

 

Cartolina illustrata affrancata regolarmente 0,50 con uso di 0,30 Imperiale fuori corso dal 15 marzo 1944 non tassata e Cartolina dell’Ufficio del Registro quale ricevuta di ritorno raccomandata

 

 

 

 

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